A margine di un convegno tenutosi a Roma all’Università di Tor Vergata, il ministro Fioramonti è tornato sulla circolare relativa allo sciopero degli studenti per presenziare alla manifestazione sul clima di venerdì 27 settembre, per ribattere alle molte polemiche suscitate, rilevando che alla base dei no da parte di dirigenti scolastici, consigli e collegi dei docenti ci sia stata una lettura poco attenta della circolare ministeriale, giacché, “prima della mia iniziativa” molti di loro avevano “comunicato al ministero che avrebbero accettato la giustificazione per la partecipazione alla manifestazione”. Quindi il ministro ha precisato che la circolare afferma “una cosa molto semplice e cioè che i ragazzi vanno giustificati con le normali procedure di ogni scuola ma che per la prima volta nella storia di questo Paese una famiglia potrà indicare la verità e cioè: essere orgogliosa che il proprio figlio o la propria figlia abbia partecipato alla manifestazione contro i cambiamenti climatici e scriverlo sul libretto e la scuola può decidere di accettarlo senza indicare ‘motivi famigliari’ o altre scuse”.

Intanto si conferma che numerosi dirigenti scolastici di scuole secondarie superiori hanno concordato con gli studenti di partecipare alla manifestazionesull’ambiente con uno striscione del proprio istituto per dimostrare l’adesione dell’intera scuola.

Polemica la posizione del Codacons, per il quale si tratta di una posizione politica e del tutto fuori luogo: “Il ministro non è chiamato a giustificare un bel nulla, perché i genitori degli studenti possono, in totale autonomia, giustificare le assenze dei figli da scuola per qualunque ragione”.

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