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Il Ministro Bianchi e le OO.SS. hanno siglato il “Patto per la Scuola al centro del Paese”, che contiene precisi impegni su: reclutamento, stabilizzazione, formazione, contrattazione, riduzione alunni per classe e altri temi di rilievo per il sistema di istruzione.
Il Patto nasce da un confronto che si è avviato dal 6 maggio e che è pervenuto ad una positiva conclusione con ben ventuno punti di precisi impegni, tutti da affrontare congiuntamente fra le parti e tutti finalizzati ad incrementare ed elevare la qualità dell’offerta formativa e il superamento della dispersione scolastica. La sua applicazione è immediata e integrale, a partire dal Decreto sostegni, varato nel frattempo, che già comprende le misure necessarie per la stabilizzazione di tutti precari.
I ventuno punti riguardano la lotta il precariato e la promozione della stabilità nella scuola; ripartenza al 1° settembre 2021 senza le annose e ormai croniche disfunzioni a cui la collettività assiste da anni (ogni cattedra, ogni ufficio, ogni presidenza, a settembre dovrebbero essere coperti dal personale necessario, nella consapevolezza che la stabilità, la tempestività della copertura, la continuità del servizio, sono la condizione necessaria per rilanciare la scuola del nostro Paese). Quindi saranno messe in atto tutte le misure per assumere il personale e ottenere la copertura e la stabilità dei posti vacanti, anche attraverso procedure inedite e semplificate. In questo quadro si impone l’avvio immediato di un meccanismo di assunzioni che sia regolare e non più sporadico e frutto di situazione emergenziale.
Tramite il contratto, si perseguirà una concreta valorizzazione del personale (dai docenti agli ATA, ai dirigenti scolastici, agli educatori) con apposite risorse stanziate in coerenza con il “Patto per l’Innovazione del lavoro pubblico”.
Accanto a ciò nell’accordo si puntualizza la necessità di una politica programmatoria sugli organici in funzione di una riduzione del numero degli alunni per classe e per istituzione scolastica, in coerenza con quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Completano il quadro degli impegni i temi della sicurezza, della individuazione e distinzione delle responsabilità in materia di sicurezza degli edifici scolastici, della formazione iniziale e in servizio per ogni specifica professionalità, del rafforzamento e supporto all’autonomia scolastica, del rafforzamento della struttura centrale e periferica dell’amministrazione, della semplificazione delle procedure e della normativa (redazione di un nuovo testo unico della scuola), della mobilità del personale e della dirigenza, del potenziamento della istruzione tecnica e professionale.
Con una metodologia improntata alla partecipazione e al confronto, su tutti questi temi l’Amministrazione sottoscrive un impegno di consultazione e confronto permanente e preventivo con le Organizzazioni sindacali al fine di rendere effettiva l’intenzione esplicitata dal Ministero di operare, tramite specifici tavoli tecnici, con il coinvolgimento attivo delle forze sindacali.
In merito al decreto sostegni, le OO.SS. lamentano che non è stato condiviso né discusso con loro e che dunque dovrà essere adeguato al Patto. Da qui la richiesta di aprire i tavoli per la sua attuazione.