Ultime notizie

Editoriale di Anna Armone

Direttore Esperta in Scienza dell’Amministrazione Scolastica

(Scienza dell’Amministrazione Scolastican.2/2023)

 

Ho ritenuto opportuno ritornare su un tema che ho spesso affrontato, ma che presenta ancora gli stessi punti oscuri. In occasione del problema della rotazione dei dirigenti è stata correttamente citata la problematica della prevenzione della corruzione.

Il legislatore della legge 190 del 2012 nella formulazione dei limiti soggettivi all’applicazione della normativa ha ripreso la citazione contenuta nell’art. 1, comma 2 del d.lgs. 165/2001 che identifica tra le amministrazioni pubbliche le istituzioni scolastiche. Ciò ha innestato un automatismo applicativo delle norme contenute nella legge n.190.

Rivista trimestrale di SCIENZA DELL’AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA

 

Diretta da Anna Armone

 

Editoriale:

La rotazione dei dirigenti come antidoto alla corruzione mal si adatta alle istituzioni scolastiche. Crea più problemi di quelli che risolve! di Anna Armone

 

Uno sguardo a ritroso sul destino degli organi collegiali della scuola

di Ivana Summa

 

Il difficile percorso del PNRR per il settore dell’istruzione

di Renato Loiero

 

La previsione normativa sul dimensionamento della rete scolastica contenuta nella Legge 28/12/2022 n.197 (Legge di bilancio 2023) e gli adempimenti amministrativo-contabili in capo alle istituzioni scolastiche oggetto di dimensionamento

di Pietro Netti

 

Empatia animale a scuola

di Alessia De Pasquale

 

La scuola che orienta: le nuove Linee Guida del Ministero

di Maria Grazia Accorsi

 

Nuove professionalità nella scuola

di Gian Carlo Sacchi

 

Docenti orientatori e tutor in arrivo a settembre 2023

di Vanna Maria Monducci

 

Provvedimento di sospensione: è legittima la sospensione per tutta la durata dell’anno scolastico?

Decisione del T.A.R. Umbria del 30 marzo 2023, n. 90

di Federica Marotta

 

ANALISI STORICA DELLE POLITICHE SCOLASTICHE DELL’ITALIA REPUBBLICANA a cura di Stefano Callà

RASSEGNA CINEMATOGRAFICA SUL MONDO DELLA SCUOLA a cura di Vincenzo Palermo

RECENSIONI DI TESTI LEGATI A TEMI DI INTERESSE SCOLASTICO a cura di Giuliana Costantini


 

 

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

(DIRIGERE  La SCUOLA N.6/2023)

Infine, anche quest’anno scolastico è arrivato a conclusione. Bene o male? Si dirà: “bene e male insieme”, perché la scuola ha continuato a navigare a vista, ancora oggetto di disposizioni non del tutto chiare e spesso improvvide, che hanno appesantito ulteriormente il suo funzionamento, da una parte gli insegnante e dall’altra i servizi amministrativi, ancora mettendo in affanno e confusione i Dirigenti scolastici e i suoi diretti collaboratori nonché i Direttori SGA e il personale tutto. Sembra che la scuola abbia definitivamente abbandonato la via della chiarezza e della semplicità per essere indirizzata sull’ingarbugliata via dell’eccesso burocratico. Quel che più sconvolge è la leggerezza con cui si riversano sulla scuola impegni e sollecitazioni che non tengono conto degli orari di servizio delle “persone” e dei ritmi di lavoro che si richiedono e che incidono negativamente sulla serenità della scuola nel suo complesso e sul benessere di chi ci lavora. Nello specifico, i docenti sembrano presi in un vortice di adempimenti esasperanti, che non giovano certamente alla definizione di un sereno clima pedagogico e didattico. Chi lavora nella scuola non può avere fretta e ha bisogno di tempi distesi, perché il lavoro con gli studenti, che si esplica attraverso la relazione educativa e formativa, richiede serenità e comprensione.

DIRIGERE LA SCUOLA N. 6/2023

Giugno, tempo di scrutini ed esami (e di merito e demerito?)

Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

 

I fondi del PNRR sono una benedizione per la scuola?

Michela Lella

Il responsabile unico del progetto (RUP) nel nuovo codice dei contratti

Maria Rosaria Tosiani

La dispersione implicita nell’investimento 1.4 del PNRR

Vittorio Trifoglio

Avviato il nuovo sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti

Stefano Feltrin

PNRR: La Scuola di Alta Formazione

Filippo Sturaro

Giftedchildren. Perché la scuola non può perdere gli alunni plus dotati.

Vittoria Striato

Proviamo a riflettere sull’azione formativa promossa realmente dalla “scuola dell’autonomia”

Giacomo Mondelli

Piano Triennale per l’informatica nella PA – aggiornamento 2022-2024

Anna De Luca

Emancipare l’inclusione dalle derive cliniche

Filippo Cancellieri

 

Rubriche

LA SCUOLA IN EUROPA a cura di Mario Di Mauro

Più politica o più tecnica la cultura dell’educare ad apprendere tra i banchi di scuola?

 

GIURISPRUDENZA SCOLASTICA a cura di Gianluca Dradi

Responsabilità della P.A. derivante da illegittimità del provvedimento

 

I CASI DELLA SCUOLA a cura di Alessandra Morazzano

Diffida e messa in mora per il mancato riconoscimento del diritto all’indennità sostitutiva per ferie non godute di un docente di scuola secondaria di primo grado

 

PSICOLOGIA DELLA GESTIONE a cura di Vittorio Venuti

La motivazione, ingrediente base dell’apprendimento (Prima parte)

 

SPORTELLO ASSICURATIVO a cura di Valentino Donà

L’ organizzazione dei viaggi di Istruzione e coperture assicurative

 

AMMINISTRARE LA SCUOLA N. 6/2023

Argomenti

I compiti dei comuni in materia di spese d’ufficio

Carmelo Febbe e Angelo Orsingher

La ricostruzione della carriera dei docenti di religione cattolica a tempo deter­minato (Seconda parte)

Luciana Petrucci Ciaschini

Le fasi delle procedure di affidamento nel nuovo codice dei contratti pubblici

Raffaella Scibinico

La gestione documentale dei PON FSER in ambiente SIF 2020

Vittorio Trifoglio

La liquidazioe dei compensi ai collaboratori esperti esterni

Maria Rosaria Tosiani

Il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente

Anna Armone

Dal programma biennale degli acquisti al programma triennale

Raffaella Scibinico

 

Rubriche

PENSIAMOCI SU... a cura di Angelo Muratore

Il diritto comunitario sulla progressione economica anche per i precari

I CASI DELLA SCUOLA... a cura di Stefania Cera

Responsabilità del Dirigete nell’attività negoziale

PSICOLOGIA DEL LAVORO... a cura di Vittorio Venuti

Gestione dei conflitti. Mediazione consensuale dei conflitti (Terza parte)

GIOCANDO S’IMPARA

QUESITI DEI LETTORI

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Editoriale a cura di Vittorio Venuti

(DIRIGERE  La SCUOLA N.5/2023)

Mentre ancora il mondo della scuola entra in allarme e si interroga sul senso del dimensionamento scolastico come conseguenza diretta del calo demografico – francamente “indigeribile” e percepito come un ulteriore colpo mortale al già provato sistema d’istruzione – ecco che già il MIM cala un altro “carico”: l’istituzione di due figure professionali, il docente tutor e il docente orientatore, come prevedono le linee guida per l’orientamento approvate con il decreto n. 328 firmato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito il 22 dicembre 2022, in “attuazione della riforma prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in quanto misura di  aiutare docenti, studenti e famiglie a contribuire alla costruzione di una scuola capace di contrastare la crisi educativa del Paese e dare avvio a un percorso virtuoso volto a favorire il superamento delle disuguaglianze esistenti di natura sociale e territoriale”.

Argomenti

È prossima l’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici

I principi generali del nuovo Codice dei contratti pubblici che diventerà operativo a decorrere dal 1° aprile 2023, mentre dal 1° luglio 2023 è prevista l’abrogazione del vecchio Codice di cui al D.L.vo n.50/2016.

Maria Rosaria Tosiani

Percorsi scolastici attivi - la formazione del personale docente e del personale ata

Oggi, più che mai, è necessario fare leva su un processo di apprendimento che consenta di acquisire sempre nuove e maggiori conoscenze utili a valorizzare la professionalità docente e del personale ATA.

Carmelo Febbe - Angelo Orsingher

Il contributo volontario delle famiglie per l’assicurazione degli studenti

Secondo alcune indiscrezioni non sarà più un obbligo. Sarà vero?

Vincenzo Casella

 

Gli adempimenti contributivi che gravano sulla liquidazione dei compensi accessori

Il trattamento di quiescenza e previdenza dei compensi accessori è stato da sempre disciplinato da un ricco impianto normativo. Sicchè è doveroso vagliare i principali istituti con esemplificazioni pratiche, dopo un attento excursus teorico.

Raffaella Scibinico

 

Le modalità di fruizione del congedo parentale

Successivamente all’approfondimento nello scorso numero, riepiloghiamo in questa sede le caratteristiche della fruizione in unico periodo senza soluzione di continuità, in modalità frazionata e in modalità oraria.

Marta Brentan

 

Ricostruzione della carriera: applicazione del CCNL sottoscritto in data 06/12/2022

Per l’utilizzo delle funzioni aggiornate SIDI per l’applicazione del CCNL 2022 occorre distinguere il personale cessato dal servizio dal 2019, 2020 e 2021, il personale in servizio.

Luciana Petrucci Ciaschini

 

Regolamento contabile ed orientamenti applicativi su eventuali aspetti patologici del conto consuntivo 2022

Prorogati di 30 giorni tutti i termini previsti dall’art. 23, commi 1, 2, 3, 4 e 5 del D.I. 129/2018, per la predisposizione ed approvazione del conto consuntivo 2022.

Angelo Muratore

 

Il caso Tik Tok e la scuola

L’uso dei social può aggravare gli effetti di comportamenti abusivi, come diffondere indebitamente notizie riservate sull’attività svolta dagli uffici pubblici, sui procedimenti in corso e sul conto di persone coinvolte...

Anna Armone

 

Dove ci porterà l’inerzia educativa?

Dovremmo insegnare ai ragazzi che non esiste un copione di massa da seguire per risultare a tutti i costi “vincenti” nella vita. Il progetto esistenziale è l’esito di segnali, indicazioni, parole, gesti, raccomandazioni, richiami utili a definire quelle esperienze educative personalizzate e contestualizzate. 

Michela Lella

 

Rubriche

PENSIAMOCI SU... a cura di Angelo Muratore

Le regole sulla privacy a scuola (La prima parte è stata pubblicata sul n.4 di aprile 2023)  

 

LA SCUOLA NELLA GIURISPRUDENZA... a cura di Luciana Petrucci Ciaschini

Diritto dei genitori all’accesso ai titoli di studio dei docenti

 

PSICOLOGIA DEL LAVORO... a cura di Vittorio Venuti

La gestione del conflitto. Dinamica gestionale del conflitto

 

GIOCANDO S’IMPARA

QUESITI DEI LETTORI

OSSERVATORIO GIURISPRUDENZIALE

 

Con l'art. 5 del DECRETO-LEGGE 22 aprile 2023, n. 44  sono state apportate ulteriori modifiche alle norme sul reclutamento dei Dirigenti Tecnici contenuta nel D.L.vo n.297/1994.

Speriamo che sia la volta buona e che si possa finalmente passare dagli annunci alle azioni concrete per realizzazione quanto annunciato.

In sintesi le nuove modifiche riguardano.

1) Viene meglio precisato il requisito dell'anzianità di servizio per partecipare al concorso. Docente che abbia  superato  il  periodo  di prova e che abbia maturato un'anzianità complessiva nel  profilo  di appartenenza o anche nei diversi profili indicati nel presente comma, di almeno dieci anni

2) Si prevede anche la possibilità che venga data una valutazione alla  eventuale prova di preselezione;

3) Cambia il punteggio per la valutazione delle singole prove.

Le commissioni esaminatrici dispongono  di  210  punti,  di cui:

        a) massimo 70 punti da  attribuire  a  ciascuna  delle  prove scritte;

        b) massimo 60 punti da attribuire alla prova orale;

        c) massimo  10  punti  da  attribuire  alla  valutazione  dei titoli.»;

4) cambia la composizione della commissione esaminatrice

Mala tempora currunt sed peiora parantur

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

(Dirigere La SCUOLA N.1/2023)

 

Corrono brutti tempi, ma se ne preparano di peggiori. Ovviamene, non sappiamo se sarà così e lo speriamo davvero, ma le suggestioni che provengono dai “piani alti”, non fanno ben sperare per la scuola. Al giro di boa in cui ci troviamo, sembra che si debba andare alla deriva.

Sorvoliamo sulle affermazioni poco accorte che ci è toccato registrare, quale quella del Merito come“chiaro messaggio politico”, una minaccia più che non una spiegazione; o quella sull’umiliazione come pratica educativa/formativa, o l’annuncio di una riforma del sostegno. Senza dubbio, pregevole l’intenzione di riformare il settore, perché “l’insegnante di sostegno deve fare emergere i talenti, deve saper valorizzare lo studente. I ragazzi hanno necessità di un docente che non cambi di anno in anno. È importante una riforma del reclutamento, qui dobbiamo intervenire. Un lavoro così delicato non può essere dato così facilmente. Bisogna avere una formazione adeguata”. In realtà, tutti gli

insegnanti, al di là della disciplina che insegnano, hanno il dovere di valorizzare tutti gli studenti e di fare emergere i loro talenti. Sarà, in ogni caso, interessante seguire il percorso di questa intenzione. Proprio vero che, nel mondo della scuola, una riforma non la si nega a nessuno, anche a prescindere dalle competenze e dalle conoscenze che si possiedono. Per questo auspichiamo sempre (e negli ultimi anni il viavai nel palazzo è stato non è stato di poco conto) che il designato al dicastero dell’Istruzione, oggi anche del Merito, studi le carte e analizzi la situazione, prima di intraprendere qualunque ipotesi di riforma. La scuola ha bisogno di essere studiata e compresa ancor prima di una qualsivoglia modifica, senza lasciare che prevalga una qualche ideologia di parte. Ha bisogno che se ne comprenda il senso e che lo si dichiari a chiare lettere.

Nel finale d’anno il Ministro Valditara ha ritenuto utile ed opportuno ribadire il divieto di utilizzare il cellulare durante le lezioni:“L’interesse delle studentesse e degli studenti, che noi dobbiamo tutelare, è stare in classe per imparare. Distrarsi con i cellulari non permette di seguire le lezioni in modo proficuo ed è inoltre una mancanza di rispetto verso la figura del docente, a cui è prioritario restituire autorevolezza. L’interesse comune che intendo perseguire è quello per una scuola seria, che rimetta al centro l’apprendimento e l’impegno. Una recente indagine conoscitiva della VII commissione del Senato ha anche evidenziato gli effetti dannosi che l’uso senza criterio dei dispositivi elettronici può avere su concentrazione, memoria, spirito critico dei ragazzi”. Perfettamente d’accordo sul recupero del rispetto per gli insegnanti, la qual cosa dovrebbe toccare in primo luogo ai genitori.

Intanto, prosegue quella che si trasformerà in un altro aggravamento del sistema scolastico: il già ventilato dimensionamento, giustificato dai vincoli dell’Europa in attuazione del PNRR. L’obiettivo dovrebbe essere quello di armonizzare la distribuzione delle Istituzioni scolastiche a livello regionale con l’andamento della denatalità e quindi della riduzione degli studenti. In che modo? Elevando il numero degli studenti per istituzione, dagli attuali 600 ai 900, quindi accorpando ulteriori plessi a quelli già esistenti e, in tal modo, riducendo il fabbisogno di dirigenti scolastici e DSGA. Trovato il modo di far quadrare il cerchio! “Tra l’altro - secondo il Ministro Valditara -, la misura da noi voluta genera dei risparmi, che abbiamo ottenuto rimangano a beneficio del mondo della scuola e in particolare dei dirigenti scolastici. Questi sono fatti suffragati dall’analisi degli uffici tecnici del ministero”. Ma come, anziché far fronte compatto davanti ad un ulteriore peggioramento del nostro sistema d’istruzione, e approfittare della denatalità per poter pensare a ridurre il numero di alunni per classe e perseguire un po’ più da presso l’obiettivo della qualità, ci complichiamo ulteriormente la vita peggiorando una situazione che è già ai limiti del collasso? Ma si ha idea di come e quanto si siano complicate le istituzioni scolastiche e delle doti di ubiquità che si richiedono ai dirigenti, peraltro già vessati da una sempre più intollerabile ed ostile burocrazia?

Ciononostante non ci resta che confidare nel buon senso che solo la scuola attiva riesce ad intercettare.

 

Gli articoli di questo numero:

Tullio Faiariprende il suo contributo in merito al“Periodo di formazione e prova per i docenti neoassunti”, di cui allo scorso n. 12, e lo completa in seguito all’emanazione della nota 39972 del 15/11/22. In particolare ci si sofferma sui passaggi fondamentali della nota per articolare, infine, una sua disamina critica.

Stefano Callàpropone “Controversie relative al contenzioso disciplinare degli alunni” con esplicito riferimento alle sanzioni disciplinari degli alunni delle secondarie di primo e secondo grado, per le quali l’art.4 del DPR 24/6/98, n.249 demanda all’autonomia dei Consiglio d’istituto l’adozione di un apposito regolamento interno mediante il quale procedere all’individuazione dei comportamenti che rilevano sotto il profilo disciplinare in relazione alla violazione dei doveri stabiliti in via generale per tutti gli studenti dall’art.3 dello stesso DPR. Si tratta di un atto amministrativo vincolante per i destinatari e anche per gli organi interni della scuola, che fa salvi i diritti del contradditorio, di difesa e di libertà di opinione.

Anna Armoneprospetta “Un caso di responsabilità diretta nei confronti della Pubblica Amministrazione: l’esercizio della libera professione da parte del docente senza autorizzazione”. La normativa di settore prevede che i docenti abilitati all’esercizio di libera professione richiedano l’autorizzazione al dirigente scolastico. In mancanza della quale l’Amministrazione può denunziare un pregiudizio erariale in conseguenza dell’intervenuto svolgimento di attività libero professionale esterna non autorizzata. Da qui l’invito ai dirigenti scolastici di verificare, sin dal momento della presa di servizio, le dichiarazioni di svolgimento di attività libero professionali, , in modo da garantire che l’accettazione dell’incarico sia accompagnata dal provvedimento autorizzativo e non decorrano, eventualmente, i termini di prescrizione dell’azione risarcitoria.

Filippo Cancellieri, sulla scorta che, per la prima volta, una donna è a capo del governo del nostro paese, riflette su “Istruzione e divario di genere: riflessioni per rompere il tetto di cristallo”, interrogandosi se, al di là dell’aspetto simbolico, si termineranno nella società e nella stessa istituzione scolastica nuovi e più avanzati equilibri nelle relazioni tra i generi. Una riflessione che può apparire singolare, ma che disegna scenari importanti con i quali è il caso che tutti ci si confronti.

Michela Lellaorienta il suo intervento su “La forza della scuola” riconoscendo che in ogni scuola agisce una “forza umana” in grado di contribuire a sostenere le azioni dirigenziali, una forza rappresentata dai preziosi collaboratori il cui contributo concorre a rendere più efficace ed efficiente l’azione gestionale. L’azione diretta del Dirigente scolastico, da sola non appare sufficiente né esaustiva ai fini della costruzione di un consenso interno, utile a governare tutti i processi istituzionali. Laforza della scuola come organizzazione che apprende, sta nella fondatezza delle due dimensioni: individuale e collettiva, da cui emerge la possibilità di una leadership plurale, allorché l’interazione di gruppo si trasformi in una proprietà identificabile nei tanti piuttosto che in una singole persona.

Luciano Lelli, a proposito del disegno di legge sulle cosiddette “competenze non cognitive”, pone l’interrogativo “Le characterskills: non bastavano le competenze della mente?”. Dopo un’analisi dei probabili propositi dei propugnatori parlamentari dell’innovazione, condotta attraverso una serie di interrogativi, l’autore riflette sull’interesse della letteratura pedagogica per le competenze in questione rilevando che, attualmente, la problematica sia vivacizzata da un interesse più acuto che in passato, registrandosi una bibliografia sull’argomento in gran parte prodotta in ambito culturale anglosassone. In Italia, i pareri sono stati discordanti e ancora è lecito chiedersi: che cosa sono (o sarebbero) le “competenze non cognitive”? Anche in considerazione del fatto che le stesse sono oggetto di una pluralità di definizioni. In chiusura di fa appello ai parlamentari e agli esperti (autentici o tali di sé dicenti) perché non sovrappongano agli insegnanti, in campo e in problematica attività, le loro voluttà riformistiche.

Loredana De Simone, nel suo pezzo“Le scuole ad indirizzo musicale: opportunità per una formazione estetica” in considerazione che con l’inizio del prossimo anno scolastico partono i corsi ad indirizzo musicale la cui organizzazione è stata demandata all’autoregolamentazione interna della scuola, propone e analizza un possibile schema di regolamento interno che la scuola potrà adottare alle proprie specifiche esigenza.

Rossella De Lucarichiama una tematica di cui si discute molto in quest’ultimo periodo “Transizione ecologica e culturale. Non possiamo più pensare ad un’economia distante dall’ecologia”. Le azioni delle scuole, e quindi la connessa progettualità, dovranno in tali ambiti concentrarsi su tre aree di intervento: rafforzamento delle competenze di base (con particolare attenzione a quelle linguistiche), contrasto della dispersione scolastica, potenziamento della didattica delle STEM. Occorre promuovere una cittadinanza sostenibile, in grado di coniugare prosperità economica con equità sociale e rispetto dell’ambiente, occasione preziosa per mettere insieme a sistema una nuova visione della scuola, “Blue&Green”, una scuola che miri a coniugare la promozione di idee blu (cultura digitale e società dell’informazione) con la diffusione e lo sviluppo diidee verdi (sostenibilità ambientale, economia green, circolare e dello share), per favorire una modalità relazionale centrata sulla qualità delle relazioni e dei processi.

Vittorio Trifoglioespone il suo pensiero sulle“Figure di sistema: criticità e possibili sviluppi” partendo dall’assunto che un servizio scolastico di qualità necessita che le risorse umane operanti al suo interno si esprimano al massimo delle proprie possibilità interagendo in un’ottica sistemica, che richiede la regolamentazione delle parti interne e una conoscenza condivisa di priorità e obiettivi di processo finalizzata al raggiungimento di quest’ultimi. Da qui l’importanza che si valorizzi la struttura organizzativa dell’istituzione scolastica, che rappresenta in sé lo strumento attraverso il quale si possono raggiungere gli obiettivi di sistema prefissati. Le figure di sistema si rivelano essere risorsa fondamentale; nella maggior parte dei sistemi scolastici Europei hanno una connotazione ben delineata con funzioni che sono riconosciute formalmente.

Mario Di Mauro, per la Scuola in Europa, ci introduce a “L’educare in Spagna, forse la palestra giusta per una autonomia insieme identitaria e comunitaria”. Nel divenire spesso epidermico e acritico di tanti nazionalismi, infatti, è il modo di imparare a viverli il vero nodo gordiano di una società pacificante. Da qui la legittima curiosità di esaminare non più l’intreccio dei paesi ai confini orientali dei cosiddetti Balcani occidentali ma quelli che chiudono l’Occidente europeo sull’Atlantico. Tra di essi il Portogallo di tanta storia e soprattutto quella Hispania latina come si denominava un tempo la penisola iberica, un paese certamente dalla storia tra le più travagliate e complesse che se guarda al suo mare piccolo con le Baleari si affaccia anche su quello grande fino alle lontane e solitarie Canarie atlantiche.

Gianluca Dradi propone “La remunerazione dei commissari degli esami di Stato e la durata del viaggio”, commento a Corte App. Bologna, sent. n. 798 del 24.11.2022. Il contenzioso oggetto d’esame riguarda la modalità di calcolo della seconda componente del compenso per un commissario che, per raggiungere la sede d’esame, aveva a disposizione, come mezzo di linea extraurbano, il treno.

Vittorio Venuti, per la rubrica di Psicologia, evidenzia che “Per sua natura, l’apprendimento è democratico, lento e rivoluzionario”. L’organismo umano è fatto per apprendere e funziona proprio perché apprende: se non apprende non evolve, si spegne e muore. Tutti possono apprendere e l’apprendimento non ha fretta, non accade secondo ritmi prestabiliti, si lega all’intuizione, alla creatività, all’accortezza cognitiva, alla specificità dei talenti e delle potenzialità possedute, al collegamento tra i sistemi percettivi e la capacità elaborativa, soprattutto nella scuola primaria e per gran parte della secondaria di primo grado. Per sua natura l’apprendimento è rivoluzionario, perché determina uno sconvolgimento nella vita di ciascuno, lo potenzia nel momento in cui si fa apprezzare e gli si consente di allocarsi in lui, perché possa germinare e andare oltre sé stesso, oltre la semplice stabilità/stagnazione della conoscenza.

Valentino Donà per la rubrica sportello assicurativo si sofferma e analizza le coperture assicurative in caso di danni o infortuni agli alunni durante la settimana bianca

Antonio Di Lello, per la rubrica osservatorio scolastico nel suo pezzo “Ricorso del genitore contro il voto di condotta attribuito al figlio” si sofferma e analizza il caso di un genitore che presenta al dirigente un esposto con il sette in condotta attribuito al figlio. X

 

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