Ultime notizie

Editoriale di Anna Armone

Direttore Esperta in Scienza dell’Amministrazione Scolastica

(Scienza dell’Amministrazione Scolastican.2/2023)

 

Ho ritenuto opportuno ritornare su un tema che ho spesso affrontato, ma che presenta ancora gli stessi punti oscuri. In occasione del problema della rotazione dei dirigenti è stata correttamente citata la problematica della prevenzione della corruzione.

Il legislatore della legge 190 del 2012 nella formulazione dei limiti soggettivi all’applicazione della normativa ha ripreso la citazione contenuta nell’art. 1, comma 2 del d.lgs. 165/2001 che identifica tra le amministrazioni pubbliche le istituzioni scolastiche. Ciò ha innestato un automatismo applicativo delle norme contenute nella legge n.190.

Rivista trimestrale di SCIENZA DELL’AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA

 

Diretta da Anna Armone

 

Editoriale:

La rotazione dei dirigenti come antidoto alla corruzione mal si adatta alle istituzioni scolastiche. Crea più problemi di quelli che risolve! di Anna Armone

 

Uno sguardo a ritroso sul destino degli organi collegiali della scuola

di Ivana Summa

 

Il difficile percorso del PNRR per il settore dell’istruzione

di Renato Loiero

 

La previsione normativa sul dimensionamento della rete scolastica contenuta nella Legge 28/12/2022 n.197 (Legge di bilancio 2023) e gli adempimenti amministrativo-contabili in capo alle istituzioni scolastiche oggetto di dimensionamento

di Pietro Netti

 

Empatia animale a scuola

di Alessia De Pasquale

 

La scuola che orienta: le nuove Linee Guida del Ministero

di Maria Grazia Accorsi

 

Nuove professionalità nella scuola

di Gian Carlo Sacchi

 

Docenti orientatori e tutor in arrivo a settembre 2023

di Vanna Maria Monducci

 

Provvedimento di sospensione: è legittima la sospensione per tutta la durata dell’anno scolastico?

Decisione del T.A.R. Umbria del 30 marzo 2023, n. 90

di Federica Marotta

 

ANALISI STORICA DELLE POLITICHE SCOLASTICHE DELL’ITALIA REPUBBLICANA a cura di Stefano Callà

RASSEGNA CINEMATOGRAFICA SUL MONDO DELLA SCUOLA a cura di Vincenzo Palermo

RECENSIONI DI TESTI LEGATI A TEMI DI INTERESSE SCOLASTICO a cura di Giuliana Costantini


 

 

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

(DIRIGERE  La SCUOLA N.6/2023)

Infine, anche quest’anno scolastico è arrivato a conclusione. Bene o male? Si dirà: “bene e male insieme”, perché la scuola ha continuato a navigare a vista, ancora oggetto di disposizioni non del tutto chiare e spesso improvvide, che hanno appesantito ulteriormente il suo funzionamento, da una parte gli insegnante e dall’altra i servizi amministrativi, ancora mettendo in affanno e confusione i Dirigenti scolastici e i suoi diretti collaboratori nonché i Direttori SGA e il personale tutto. Sembra che la scuola abbia definitivamente abbandonato la via della chiarezza e della semplicità per essere indirizzata sull’ingarbugliata via dell’eccesso burocratico. Quel che più sconvolge è la leggerezza con cui si riversano sulla scuola impegni e sollecitazioni che non tengono conto degli orari di servizio delle “persone” e dei ritmi di lavoro che si richiedono e che incidono negativamente sulla serenità della scuola nel suo complesso e sul benessere di chi ci lavora. Nello specifico, i docenti sembrano presi in un vortice di adempimenti esasperanti, che non giovano certamente alla definizione di un sereno clima pedagogico e didattico. Chi lavora nella scuola non può avere fretta e ha bisogno di tempi distesi, perché il lavoro con gli studenti, che si esplica attraverso la relazione educativa e formativa, richiede serenità e comprensione.

DIRIGERE LA SCUOLA N. 6/2023

Giugno, tempo di scrutini ed esami (e di merito e demerito?)

Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

 

I fondi del PNRR sono una benedizione per la scuola?

Michela Lella

Il responsabile unico del progetto (RUP) nel nuovo codice dei contratti

Maria Rosaria Tosiani

La dispersione implicita nell’investimento 1.4 del PNRR

Vittorio Trifoglio

Avviato il nuovo sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti

Stefano Feltrin

PNRR: La Scuola di Alta Formazione

Filippo Sturaro

Giftedchildren. Perché la scuola non può perdere gli alunni plus dotati.

Vittoria Striato

Proviamo a riflettere sull’azione formativa promossa realmente dalla “scuola dell’autonomia”

Giacomo Mondelli

Piano Triennale per l’informatica nella PA – aggiornamento 2022-2024

Anna De Luca

Emancipare l’inclusione dalle derive cliniche

Filippo Cancellieri

 

Rubriche

LA SCUOLA IN EUROPA a cura di Mario Di Mauro

Più politica o più tecnica la cultura dell’educare ad apprendere tra i banchi di scuola?

 

GIURISPRUDENZA SCOLASTICA a cura di Gianluca Dradi

Responsabilità della P.A. derivante da illegittimità del provvedimento

 

I CASI DELLA SCUOLA a cura di Alessandra Morazzano

Diffida e messa in mora per il mancato riconoscimento del diritto all’indennità sostitutiva per ferie non godute di un docente di scuola secondaria di primo grado

 

PSICOLOGIA DELLA GESTIONE a cura di Vittorio Venuti

La motivazione, ingrediente base dell’apprendimento (Prima parte)

 

SPORTELLO ASSICURATIVO a cura di Valentino Donà

L’ organizzazione dei viaggi di Istruzione e coperture assicurative

 

AMMINISTRARE LA SCUOLA N. 6/2023

Argomenti

I compiti dei comuni in materia di spese d’ufficio

Carmelo Febbe e Angelo Orsingher

La ricostruzione della carriera dei docenti di religione cattolica a tempo deter­minato (Seconda parte)

Luciana Petrucci Ciaschini

Le fasi delle procedure di affidamento nel nuovo codice dei contratti pubblici

Raffaella Scibinico

La gestione documentale dei PON FSER in ambiente SIF 2020

Vittorio Trifoglio

La liquidazioe dei compensi ai collaboratori esperti esterni

Maria Rosaria Tosiani

Il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente

Anna Armone

Dal programma biennale degli acquisti al programma triennale

Raffaella Scibinico

 

Rubriche

PENSIAMOCI SU... a cura di Angelo Muratore

Il diritto comunitario sulla progressione economica anche per i precari

I CASI DELLA SCUOLA... a cura di Stefania Cera

Responsabilità del Dirigete nell’attività negoziale

PSICOLOGIA DEL LAVORO... a cura di Vittorio Venuti

Gestione dei conflitti. Mediazione consensuale dei conflitti (Terza parte)

GIOCANDO S’IMPARA

QUESITI DEI LETTORI

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Editoriale a cura di Vittorio Venuti

(DIRIGERE  La SCUOLA N.5/2023)

Mentre ancora il mondo della scuola entra in allarme e si interroga sul senso del dimensionamento scolastico come conseguenza diretta del calo demografico – francamente “indigeribile” e percepito come un ulteriore colpo mortale al già provato sistema d’istruzione – ecco che già il MIM cala un altro “carico”: l’istituzione di due figure professionali, il docente tutor e il docente orientatore, come prevedono le linee guida per l’orientamento approvate con il decreto n. 328 firmato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito il 22 dicembre 2022, in “attuazione della riforma prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in quanto misura di  aiutare docenti, studenti e famiglie a contribuire alla costruzione di una scuola capace di contrastare la crisi educativa del Paese e dare avvio a un percorso virtuoso volto a favorire il superamento delle disuguaglianze esistenti di natura sociale e territoriale”.

Argomenti

È prossima l’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici

I principi generali del nuovo Codice dei contratti pubblici che diventerà operativo a decorrere dal 1° aprile 2023, mentre dal 1° luglio 2023 è prevista l’abrogazione del vecchio Codice di cui al D.L.vo n.50/2016.

Maria Rosaria Tosiani

Percorsi scolastici attivi - la formazione del personale docente e del personale ata

Oggi, più che mai, è necessario fare leva su un processo di apprendimento che consenta di acquisire sempre nuove e maggiori conoscenze utili a valorizzare la professionalità docente e del personale ATA.

Carmelo Febbe - Angelo Orsingher

Il contributo volontario delle famiglie per l’assicurazione degli studenti

Secondo alcune indiscrezioni non sarà più un obbligo. Sarà vero?

Vincenzo Casella

 

Gli adempimenti contributivi che gravano sulla liquidazione dei compensi accessori

Il trattamento di quiescenza e previdenza dei compensi accessori è stato da sempre disciplinato da un ricco impianto normativo. Sicchè è doveroso vagliare i principali istituti con esemplificazioni pratiche, dopo un attento excursus teorico.

Raffaella Scibinico

 

Le modalità di fruizione del congedo parentale

Successivamente all’approfondimento nello scorso numero, riepiloghiamo in questa sede le caratteristiche della fruizione in unico periodo senza soluzione di continuità, in modalità frazionata e in modalità oraria.

Marta Brentan

 

Ricostruzione della carriera: applicazione del CCNL sottoscritto in data 06/12/2022

Per l’utilizzo delle funzioni aggiornate SIDI per l’applicazione del CCNL 2022 occorre distinguere il personale cessato dal servizio dal 2019, 2020 e 2021, il personale in servizio.

Luciana Petrucci Ciaschini

 

Regolamento contabile ed orientamenti applicativi su eventuali aspetti patologici del conto consuntivo 2022

Prorogati di 30 giorni tutti i termini previsti dall’art. 23, commi 1, 2, 3, 4 e 5 del D.I. 129/2018, per la predisposizione ed approvazione del conto consuntivo 2022.

Angelo Muratore

 

Il caso Tik Tok e la scuola

L’uso dei social può aggravare gli effetti di comportamenti abusivi, come diffondere indebitamente notizie riservate sull’attività svolta dagli uffici pubblici, sui procedimenti in corso e sul conto di persone coinvolte...

Anna Armone

 

Dove ci porterà l’inerzia educativa?

Dovremmo insegnare ai ragazzi che non esiste un copione di massa da seguire per risultare a tutti i costi “vincenti” nella vita. Il progetto esistenziale è l’esito di segnali, indicazioni, parole, gesti, raccomandazioni, richiami utili a definire quelle esperienze educative personalizzate e contestualizzate. 

Michela Lella

 

Rubriche

PENSIAMOCI SU... a cura di Angelo Muratore

Le regole sulla privacy a scuola (La prima parte è stata pubblicata sul n.4 di aprile 2023)  

 

LA SCUOLA NELLA GIURISPRUDENZA... a cura di Luciana Petrucci Ciaschini

Diritto dei genitori all’accesso ai titoli di studio dei docenti

 

PSICOLOGIA DEL LAVORO... a cura di Vittorio Venuti

La gestione del conflitto. Dinamica gestionale del conflitto

 

GIOCANDO S’IMPARA

QUESITI DEI LETTORI

OSSERVATORIO GIURISPRUDENZIALE

 

Con l'art. 5 del DECRETO-LEGGE 22 aprile 2023, n. 44  sono state apportate ulteriori modifiche alle norme sul reclutamento dei Dirigenti Tecnici contenuta nel D.L.vo n.297/1994.

Speriamo che sia la volta buona e che si possa finalmente passare dagli annunci alle azioni concrete per realizzazione quanto annunciato.

In sintesi le nuove modifiche riguardano.

1) Viene meglio precisato il requisito dell'anzianità di servizio per partecipare al concorso. Docente che abbia  superato  il  periodo  di prova e che abbia maturato un'anzianità complessiva nel  profilo  di appartenenza o anche nei diversi profili indicati nel presente comma, di almeno dieci anni

2) Si prevede anche la possibilità che venga data una valutazione alla  eventuale prova di preselezione;

3) Cambia il punteggio per la valutazione delle singole prove.

Le commissioni esaminatrici dispongono  di  210  punti,  di cui:

        a) massimo 70 punti da  attribuire  a  ciascuna  delle  prove scritte;

        b) massimo 60 punti da attribuire alla prova orale;

        c) massimo  10  punti  da  attribuire  alla  valutazione  dei titoli.»;

4) cambia la composizione della commissione esaminatrice

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

(DIRIGERE  La SCUOLA N.3/2023)

Con circolare 15184 dell’8 febbraio c.a., avente come oggetto“Episodi di violenza nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico”, il Ministro Valditara, dicendosi giustamente preoccupato per il“recente allarmante aumento di episodi di violenza nei confronti del personale scolastico, posti in essere, anche nel corso delle lezioni” ha giustamente invitato i dirigenti scolastici a segnalare tempestivamente gli illeciti al competente Ufficio scolastico regionale, che, vagliata la segnalazione, la inoltrerebbe al Ministero per il possibile seguito nei riguardi dell’Avvocatura. Preoccupazione che fa onore al Ministro e che dovrebbe far sentire il personale della scuola rassicurato e, anche, tenuto da conto. Apprezzabile iniziativa, dunque, che ribadisce l’importanza“di preservare il clima di rispetto, responsabilità e serenità che, assicurando la qualità delle attività didattiche, garantisce il diritto allo studio, nell’ottica di una sempre più forte alleanza tra scuola, famiglie, alunne e alunni”.

Al riguardo, non possiamo tacere della recentissima minaccia di morte al Prof. Fabio Muccin, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Alberto Manzi” di Cordenons, che, dopo una serie di intimidazioni, infine è stato minacciato di morte:“Se non lo fai [togliere due note ricevute da un bambino di classe prima] vengo lì, ti porto dall’altra parte del confine e ti riempio la testa di proiettili che non ti riconoscerà neanche tua madre”. Ovviamente, il dirigente - al quale va la nostra totale solidarietà - ha sporto immediata denuncia.

Attenzione ancora più apprezzabile, quindi, questa del Ministro, segno di vicinanza in un periodo in cui la scuola continua ad arrancare nel suo ormai cronico affanno. Però... però, non possiamo non rilevare che gli interventi del Ministro, da quando ha assunto l’alto incarico, sembrano viaggiare a margine delle problematiche reali della scuola, in alcuni di essi evidenziando un carattere sanzionatorio e una visione educativa in qualche modo difforme da quella che le istituzioni scolastiche cercano di perseguire.

Il ricorso all’Avvocatura per la risoluzione di episodi di violenza agiti da studenti nei confronti del personale, viene associato all’incidenza che tali episodi hanno sulla“qualità delle attività didattiche” - senza considerare che, per altro verso e per altra situazione - questa dipenda marginalmente dalle scorrettezze degli studenti e, invece, in maniera più importante dalle stesse disposizioni ministeriali e dalle norme che regolano il sistema d’istruzione, non sempre chiare e a volte contraddittorie. Per quanto i docenti si diano da fare per garantire la qualità del servizio scolastico, d’altra parte devono fare i conti con una considerazione sociale del ruolo sempre più scadente, complice anche la politica scolastica, che, di certo, negli ultimi decenni non ha brillato per saggezza organizzativa e ha manifestato verso i docenti molta disattenzione, finendo con il mortificare quella stessa qualità tanto giustamente invocata.

Certamente il Ministro ha, incolpevolmente, ereditato l’attuale situazione del sistema scolastico, già duramente penalizzato dal famoso piano di “razionalizzazione” dell’anno scolastico 1999/2000, che ha accorpato, irrazionalmente, migliaia di plessi scolastici, con inevitabili ripercussioni sulla qualità dell’istruzione. Adesso, in questo preciso momento storico, con una scuola che da allora non si è più ripresa, si prospetta un’altra razionalizzazione, simpaticamente chiamata“dimensionamento”, a causa della denatalità, che prevede l’accorpamento di circa 700 scuole, con una penalizzazione che toccherà significativamente (70%) le regioni meridionali: la Campania subirebbe 140 fusioni, la Sicilia 109, la Calabria 79, la Puglia 66, la Sardegna 45, il Lazio 37. Di riflessosi verificheranno tagli su Dirigenti, Direttori SGA, personale ATA. In questo modo si salvaguarderà la qualità della scuola? Si saneranno le carenze degli edifici scolastici? Si migliorerà il prestigio degli insegnanti?

Nel momento in cui si parla di denatalità, ci sarebbe da mettere in campo una politica di riscatto della scuola, prevedendo classi con meno alunni e investendo sull’immagine e sulla formazione dei docenti. E non si facciano raffronti con le altre nazioni, tirando fuori il rapporto docenti-alunni, perché non è veritiero, già solo per il semplice fatto che la scuola italiana persegue una logica inclusiva ospitando migliaia di bambini e ragazzi con disabilità (316 mila, il 3,8% degli iscritti, nell’anno 2021/2022), con l’impiego di migliaia di docenti di sostegno (oltre 207 mila), che alterano quel rapporto.

Dal Ministro, oltre alle circolari che sostengono a forza il rispetto per la scuola e gli insegnanti, vorremmo una politica che facesse gli interessi della scuola e del personale che vi lavora, certi che questo vorrebbe dire fare gli interessi degli studenti, delle famiglie e, di rimpallo, della società intera.

Altrimenti, chi salverà la scuola?

 

Gli articoli di questo numero:

Tullio Faiaapre focalizzando l’attenzione su un argomento che interessa da vicino molti docenti e dirigenti, “La conduzione del colloquio per i docenti in anno di prova e formazione”, corrispondendo alle prescrizioni del Decreto 16:08:2022 n. 226, nel quale si riconosce prioritariamente che il percorso di formazione e periodo di prova annuale in servizio è finalizzato specificamente a verificare la padronanza degli standard professionali propri della professione docente. Il contributo evidenzia le fasi del colloquio, a partire dalla fase preparatoria fino alla fase della valutazione.

Filippo Sturaropropone “Le nuove linee guida per l’orientamento” secondo il D.M. del 22.12.2022 n. 328, che dà attuazione alla riforma del sistema di orientamento nell’ambito della Missione 4c - componente 1 del PNRR finanziato dall’Unione Europea. Si segnala che le nuove Linee guida riflettono l’esigenza di sistema strutturato e coordinato di interventi di orientamento che riconosca i talenti, le attitudini, le inclinazioni e il merito degli studenti, accompagnandoli nella costruzione di un loro progetto di vita, anche di natura professionale.

Francesco G. Nuzzaciintroduce una riflessione su “La sospensione dal servizio e dello stipendio nelle more del trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale: analisi di una decisione invero stravagante”, alla cui base pone la segnalazione di una dirigente scolastica, con corredo documentale, inerente la sua sospensione cautelare dal servizio e dallo stipendio nelle more del trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale e l’assunzione di comportamenti lesivi del prestigio e della funzionalità dell’ufficio.

Pietro Nettiincentra il contributo su“L’estromissione del comitato di valutazione dei docenti dall’utilizzo della quota dei fondi MOF per la valorizzazione del personale scolastico tra norma e contratto”, come si rileva dal CCNI 2020-2021 e confermato nei successivi 2021-2022 e 2022-2023. Il Contratto sembra avere estromesso, di fatto, il comitato di valutazione (esteso alla componente genitori/alunni e membro esterno) e disattivato la legge 107/15, riconducendo l’utilizzo della somma del bonus integralmente al tavolo contrattuale.

Giacomo Mondelli pone all’attenzione “Prendere parte per dare un senso forte alle scelte educative e didattiche” alla cui base si pone un interrogativo dolente: “si può, oggi, in questo momento e di fronte alle tragedie alle quali quotidianamente assistiamo o delle quali continuamente riceviamo notizia, proseguire, come se nulla fosse, a parlare di educazione o, peggio, per quello che di più sovente capita, di organizzazione scolastica, di metodologia, di didattica?”. Un interrogativo che invita tutti noi alla riflessione al fine di valorizzare i termini che possono supportare la risposta: Sì, “perché per quei bambini e per quei ragazzi la vita sia migliore di quella che vivono. E perché lo sia a scuola, a casa, oggi, domani. Sempre”.

Tullio Faiadopo essersi interessato, nel precedente numero di Dirigere la Scuola, della compilazione del Pei nella scuola secondaria, rivolge l’attenzione al segmento di scuola precedente e descrive, con la consueta chiarezza e precisione le “Indicazioni minime per la redazione del PEI nella scuola Primaria” dando rilievo alle Linee guida per la redazione della certificazione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica e del profilo di funzionamento, pubblicate sul sito del Ministero della salute in data 10.11.2022. Come già nel precedente contributo, le indicazioni si avvalgono della preziosa esperienza e conoscenza dell’autore nello specifico dell’argomento trattato, sezione per sezione. La trattazione è completata dalla presentazione del modello PEI della Primaria preziosamente arricchito di note e suggerimenti in tutte le sue parti.

Rossella De Lucapropone“Piano Scuola 4.0 e... Selfie”,evidenziando l’importanza della configurazione degli ambienti di apprendimento in ambito formativo per adeguarli alle esigenze del mondo secondo i riferimenti del Piano 4.0 nelle sue due azioni, Next Generation Classroom e Next Generation Labs. Allo scopo, con il PNRR il Ministero dell’Istruzione (ora anche del Merito) ha investito ben 2,1 miliardi di euro per trasformare 100.000 classi tradizionali in ambienti di apprendimento innovativi. Nel contributo si valorizza l’importanza del SELFIE (Autoriflessione su un apprendimento efficace mediante la promozione dell’innovazione attraverso le tecnologie per la didattica), un utile strumento organizzativo per supportare le scuole nelle attività di analisi e autovalutazione legate all’utilizzo del digitale.

Michela Lellaargomenta su “La leadership dell’innovazione”, per rilevare la difficoltà a riscontrare la presenza, nelle organizzazioni, di un numero elevato di buoni leader: al contrario, sembra che aumentino e abbondino quelli autoritari, che credono ancora nella forza del potere dipendente dal ruolo esercitato, in qualche modo compromettendo il riconoscimento del capo quale leader dell’organizzazione e falsando l’innovazione. Si evidenzia ancor più la necessità di un modello di leadership che sappia guardare allo sviluppo delle risorse umane.

Filippo Cancelliericoncede una pausa distensiva con “Non ci resta che ridere: il valore socio-educativo dell’umorismo”. Questo dell’umorismo è argomento caro anche alla psicologia, come contraltare alla estrema serietà o rigidità che comprime asfitticamente la vita, agendo sugli schemi di controllo consolidati. Come rilevato in sede sperimentale, l’utilizzo dell’umorismo nella didattica, e più in generale nelle relazioni di lavoro, può avere risvolti anche altamente positivi. La materia – avverte l’autore -, benché evochi divertimento e leggerezza, va però maneggiata con prudenza, perizia e consapevolezza.

Mario Di Mauro, per La Scuola in Europa, avvia il suo contributo all’insegna di una domanda: “Il comunicare umano, più filosofia del linguaggio o scienza cognitiva?”. Un problema - suggerisce l’estensore dell’articolo -“in apparenza senza capo né coda, in realtà dentro cui scavare e tanto di più perché a scuola non sono solo due menti e due linguaggi che si parlano, ma sono anche due menti alle prese con realtà sempre più a tinte forti e perciò sfuggenti alla comprensione”, un problema evoluzionistico ed evolutivo, che origina dai modi in cui si articolano i suoni del comunicare, i cui caratteri i bambini acquisiscono dagli adulti ben prima di parlare.

Stefano Callàper la rubrica casi di scuola nel suo pezzo “Il ricorso in materia disciplinare degli alunni agli accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento” si occupa delle sanzioni disciplinari da irrogare agli alunni proponendo una soluzione alternativa al provvedimento autoritativo al fine di pervenire ad una determinazione concordata con la famiglia dell’alunno della sanzione disciplinare più adeguata da applicare al caso concreto. Si tratta di vagliare la possibilità del ricorso all’istituto dell’accordo integrativo o sostitutivo del provvedimento di cui all’art. 11 della legge n. 241 del 1990.

Vittorio Venuti, per Psicologia della gestione, si sofferma su “Impegno prioritario della scuola: insegnare a pensare”, in ragione del fatto che, fin dal primo momento, il bambino arriva a scuola con strutture di pensiero elaborate nell’ambito della relazione affettiva con i propri genitori e nella più ampia cerchia relazionale che lo ha interessato e che continua ad interessarlo e a coinvolgerlo. Una competenza, quindi, il pensiero, che emerge dall’intreccio delle capacità cognitive, possedute al momento, con la dimensione emozionale che si connette alle esperienze che si vivono e con la dinamicità assicurata dall’intuizione e dalla creatività. Quanto incide la capacità di pensare sull’apprendimento e quanto - e come - se ne tiene conto a scuola, nel rapporto che lega l’insegnante ad ogni allievo oltre che all’intera classe?

Valentino Donà, per lo Sportello Assicurativo, risponde al quesito sulla opportunità per gli insegnanti di stipulare una adeguata e specifica polizza assicurativa per le responsabilità che dovessero eventualmente scaturire dall’attività docente. X

 

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