Ultime notizie

Corso di formazione per direttori e personale amministrativo delle scuole di ogni ordine e grado.

Un webinar di tipo pratico e operativo per chiarire le modifica  apportate al procedimento di ricostruzione della carriera per quanto concerne il riconoscimento dei servizi pre-ruolo a seguito del nuovo criterio di valutazione introdotto dalla legge per tutto il personale docente e ATA assunto in ruolo con effetto dall'anno scolastico 2023/2024.

Cercheremo di spiegare cosa cambia rispetto al precedente meccanismo di ricostruzione della carriera  che attualmente viene applicato nei confronti del personale immessi in ruolo negli anni precedenti.

Il corso si svolgerà il giorno 13Dicembre 2023, dalle ore 16,30  alle ore 18,30, in modalità webinar.
Relatori: Dott.ssa Maria Rosaria Tosiani e Avv. Stefano Callà

Costo: 20,00 € per partecipante

MODALITA' DI PARTECIPAZIONE

Un nuovo corso in arrivo!

Il webinar si svolgerà il giorno 5 Dicembre 2023 dalle h 16:30 alle 18:30 con la relatrice Maria Rosaria Tosiani dal titolo:

Pensioni e previdenza: il sistema previdenziale e le prestazioni di fine servizio e fine rapporto - MODALITÀ OPERATIVE IN PASSWEB

Costo: 20,00 € per partecipante

 

 

MODALITA' DI PARTECIPAZIONE

Per iscriversi è sufficiente inviare a direttore@euroedizioni.it i propri dati (nome, cognome, scuola di servizio e indirizzo mail). A coloro che effettueranno l'iscrizione sarà inviato il link di collegamento al webinar.

Argomenti

PNRR DIVARI: esternalizzazione dei percorsi formativi ad enti di formazione o del terzo settore

Come procedere all’affidamento di incarichi ad esperti interni o esterni per la realizzazione dei percorsi.

Pasquale Annese

I controlli fiscali da effettuare prima del pagamento di fatture di importo superiore a € 5.000

Le modalità operative e gli adempimenti previsti dall’art. 48-bis del DPR 602/73.

Maria Rosaria Tosiani

Alla primaria facciamo valere la regola della giostra e non quella dei voti

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Sugli scudi ancora il ritorno dei voti numerici alla scuola primaria. La sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti, a cinque mesi dalla precedente esternazione, è tornata sull’argomento nell’ambito di una intervista all’Ansa, e, a ben soppesare le sue parole, sembra proprio che il sistema dei giudizi, introdotto dalla scorsa legislatura, stia per essere definitivamente smantellato.  Perché recriminare? In fondo, sembra che abbia creato solo confusione nelle famiglie e complicato il lavoro dei docenti. Incomprensibili i timori che, invece, aleggiano intorno alla proposta del ritorno dei voti, perché, comunque, i voti nella vita arrivano inesorabili, bisogna abituarsi da bambini.

Nella esternazione di luglio, la sottosegretaria era stata particolarmente chiara nel sostenere che il ritorno dei voti alla primaria è questione che rientra nelle intenzioni della destra di governo, che mira a restituire alla scuola l’ambizione di essere un ascensore sociale, per cui tutti partono dallo stesso piano, ma solo chi merita va avanti, a prescindere dal portafoglio dei genitori. Giusto! Però, siamo sicuri che tutti partano dallo stesso piano? E poi, però… però stiamo parlando di bambini delle primarie e ricorrere ai numeri per bollare ogni loro prestazione, ammettiamolo, fa un certo effetto: equivale a gettare le basi per lo scarto che succederà più avanti, accantonando la visione di una scuola amica, che accoglie, abbraccia, valorizza e accompagna la crescita dei bambini cercando di compensare, in qualche modo, le distanze che lo stigma della nascita (condizioni culturali ed economiche della famiglia di appartenenza, ambiente di crescita, patrimonio ereditario e dotazioni genetiche) comporta e che più che di numeri ha bisogno di parole, di attenzioni, di presa in carico riscontrando i bisogni individuali più che non le prestazioni accademiche.

Argomenti

Alla primaria facciamo valere la regola della giostra e non quella dei voti

Sugli scudi ancora il ritorno dei voti numerici alla scuola primaria. La sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti, a cinque mesi dalla precedente esternazione, è tornata sull’argomento nell’ambito di una intervista all’Ansa, e, a ben soppesare le sue parole, sembra proprio che il sistema dei giudizi, introdotto dalla scorsa legislatura, stia per essere definitivamente smantellato. Perché recriminare?

Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

La dispersione scolastica: il ruolo della scuola e del terzo settore

Una riflessione attenta e dettagliata della problematica a partire già dalla distinzione tra abbandono e dispersione. Vittorio Trifoglio, propone alla lettura un fenomeno che investe molteplici aspetti, spesso concomitanti, sovrapposti o moltiplicativi di effetti, i riflessi della dispersione scolastica si ripercuotono sulla qualità di vita attuale e futura dei giovani precludendone non solo la possibilità di sviluppare competenze cognitive necessarie per poter crescere e vivere nell’attuale società, ma anche lo sviluppo di abilità “non cognitive” quali la motivazione, l’autostima, le relazioni con gli altri. Per ragioni di spazio i modelli per avviare la procedura di co-progettazione con gli enti del terzo settore sono stati pubblicati su "Riviste On line" e sul sito di www.giustoscuola.it nella sezione modulistica - le procedure.

Vittorio Trifoglio

Le prerogative del dirigente nel procedimento valutativo degli apprendimenti

Editoriale di Anna Armone
Direttore Responsabile

Ho tante volte cercato di descrivere la figura dirigenziale. I contenuti e i limiti dei suoi poteri. E ogni volta arrivo alla stessa conclusione: sarebbe stato meglio riflettere a lungo prima di “inventare” questa figura. Una delle occasioni nelle quali emerge la difficoltà di applicare pienamente le prerogative del ruolo dirigenziale è il procedimento valutativo. Si tratta del procedimento più importante messo in campo dall’istituzione scolastica, costituendo percorso e risultato del processo di insegnamento - apprendimento. Per inciso, non bisogna dimenticare come in questo procedimento si realizza una partecipazione necessaria da parte del soggetto destinatario del provvedimento finale, una sorta di compartecipazione necessaria, imprescindibile.

Ma la valutazione degli apprendimenti è un processo a forte contenuto discrezionale tecnico, basato, com’è, su una serie di elementi che vengono filtrati dalla cultura e dalla visione del docente. È vero che il momento collegiale dovrebbe costituire una sorta di trama generale a garanzia dell’equità e della trasparenza, ma le maglie lasciano sempre, in ogni caso, spazio all’individualità valutativa del docente.

Le prerogative del dirigente nel procedimento valutativo degli apprendimenti
Editoriale: di Anna Armone

La valutazione scolastica
Cosa si valuta, come si valuta, qual è la funzione della valutazione in itinere, sono queste le domande che non possono trovare risposta nelle norme, ma devono portare alla normazione
di Ivana Summa

Le arti performative nel processo di apprendimento delle lingue straniere
Dalle ricerche più recenti sull’origine del teatro pare evidente il carattere educativo delle sue forme primordiali. Ecco che la performance primitiva, oltre ad avere una valenza rituale-religiosa, trasmetteva delle credenze, narrava delle storie e forniva elementi fondamentali per la formazione personale e sociale
di Alessia De Pasquale

Bilancio e prospettive a 6 anni dal Dlgs n. 65/2017
Un’analisi organizzativa e giuridica dell’evoluzione dei finanziamenti per i servizi educativi e scolastici 0-6 anni dal 2017 ad oggi. Le criticità del mancato coordinamento tra le diverse linee d’azione e quindi la formulazione di proposte migliorative, per una maggiore efficacia nell’utilizzo delle risorse
di Gabriele Ventura - Massimo Nutini

Il Ministero dell’Istruzione nell'informativa fornita alle organizzazioni sindacali ha comunicato l'imminente uscita del bando di concorso per i docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado.

Posti

Posti che saranno messi a concorso per la scuola secondaria n.20.575.

È prevista una riserva del 30% dei posti per ciascuna regione e tipologia di posto, in favore di coloro che hanno svolto, entro il termine di presentazione delle istanze, un servizio presso le istituzioni scolastiche statali di almeno 3 anni scolastici, anche non continuativi, nei dieci anni precedenti, di cui uno nella tipologia di posto per la quale concorre.

 
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha comunicato la data della prova scritta del concorso ordinario di educazione motoria alla scuola primaria, che si svolgerà il giorno 15 dicembre 2023 dalle ore 9.00 alle ore 10.40.
Le operazioni di identificazione avranno inizio dalle ore 8:00. Le prove scritte si svolgeranno nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda di partecipazione, nelle sedi individuate dagli Uffici scolastici regionali competenti per territorio. L'elenco delle sedi d'esame, con la loro esatta ubicazione e con l'indicazione della destinazione dei candidati, è comunicato dagli Uffici Scolastici Regionali presso i quali si svolge la prova almeno quindici giorni prima della data di svolgimento delle prove tramite avviso pubblicato nei rispettivi albi e siti internet.
Gli avvisi degli uffici scolastici regionali pubblicati sui siti hanno valore di notifica a tutti gli effetti. I candidati che non ricevono comunicazione di esclusione dalla procedura sono tenuti a presentarsi per sostenere la prova scritta, muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità e del codice fiscale.

Il Ministero dell’Istruzione nell'informativa fornita alle organizzazioni sindacali ha comunicato l'imminente uscita del bando di concorso per i docenti di scuola primaria e dell'infanzia.

Modalità di presentazione della domanda

Per quanto riguarda il concorso per la scuola primaria e dell’infanzia si prevedono 9.641 posti. La domanda di partecipazione può essere fatta in ununica regione per tutte le tipologie di posto cui hanno titolo. Chi concorre per più procedure presenta comunque ununica istanza e indica quelle a cui vuole partecipare.

Dalle ore 14.00 del giorno di pubblicazione del bando sul Portale Unico del reclutamento e fino alle ore 23.59 del 29° giorno successivo a quello di apertura delle istanze decorreranno i tempi per la presentazione delle domande (30 giorni).

La domanda si presenta su www.inpa.gov.it. con il possesso delle credenziali SPID o di quelle della Carta di Identità Elettronica (CIE). Inoltre, occorre essere abilitati a Istanze on line”. Il servizio è raggiungibile anche dallapplicazione Piattaforma Concorsi e Procedure selettive”, collegandosi allindirizzo www.miur.gov.it, attraverso il percorso Argomenti e Servizi > Servizi > lettera P > Piattaforma Concorsi e Procedure selettive, vai al servizio”.

Il candidato dovrà pagare 10 euro per ogni tipologia di posto per la quale si presenta listanza utilizzando la piattaforma “Pago In Rete”, il cui link sarà reso disponibile allinterno della Piattaforma concorsi e procedure selettive”. La ricevuta dell’avvenuto pagamento deve essere allegata all’istanza, pena di esclusione.

Corso di formazione per Dirigenti scolastici e DSGA delle scuole di ogni ordine e grado

Chiarire i punti critici della pubblicazione degli atti nell’area Amministrazione trasparente

Entro il 30 novembre i dirigenti scolastici hanno l'obbligo di attivare le misure contenute nella griglia trasparenza ANAC 2023.

Vi vogliamo proporre un webinar per chiarire i punti critici della pubblicazione degli atti nell’area Amministrazione trasparente.

Il corso si svolgerà il giorno 22 Novembre 2023, dalle ore 17 alle ore 19, in modalità webinar

  • L'INFORMAZIONE IN BREVE

Unioncamere - Confindustria nelle scuole - Alternanza scuola lavoro

Manovra Aumenti per la Retribuzione aggiuntiva - Stanziati 5 miliardi per i contratti dei dipendenti statali e della scuola

Attivazione della Carta del docente per l'anno 2023/2024

Credito di imposta per l’affitto dell’insegnante e punteggio aggiuntivo per il servizio prestato in montagna

Piano sperimentale di misure welfare - Piattaforma benefits per docenti e Ata

Maturità 2024 - Pubblicata l’Ordinanza relativa al calendario delle festività e degli esami - anno scolastico 2023/2024

Permessi diritto allo studio, scadenza per la presentazione delle domande 15 novembre 2023

Piattaforma Unica per favorire e semplificare i servizi per famiglie, studenti e personale

In arrivo su www.e-euroedizioni.it i due nuovi manuali di preparazione al concorso docenti 2023 con test di verifica su tutte le materie della Prova Scritta. Completa i manuali una Appendice normativa scaricabile online con apposita password, sulle materie oggetto di esame, che sarà costantemente aggiornata fino al termine del concorso. 

Le opere sono l’esito della collaborazione e del confronto assiduo e prolungato degli autori Vittorio Venuti e Giacomo Mondelli.

PRESENTAZIONE

Prepararsi per affrontare un concorso, nello specifico per docenti, è cosa alquanto ardua, che si commisura, sostanzialmente, con le motivazioni che stanno alla base della decisione di farlo, quindi anche con le esperienze e le conoscenze di cui si dispone in merito. Ma non basta! Conta molto la storia che ciascuno ha e i valori di riferimento che l’attraversano; inoltre, conta molto, indubbiamente, anche la gestione dei ricordi dello studente che si è stati e degli insegnanti avuti, comunque da recuperare in maniera critica, primariamente per affermare che “molta acqua è passata sotto i ponti” – fosse anche solo qualche anno – e che oggi è importante assumere, più discretamente, il ruolo di studente che contempla la figura dell’insegnante al quale potrebbe dar vita. Se si vuol fare l’insegnante, è necessario studiare pensando di esserlo, così da attivare una modalità più strettamente pedagogica di farlo: per ogni argomento appare irrinunciabile chiedersi cosa significhi, cosa chiede di sapere e perché lo si ritiene importante per l’insegnante. Occorre, cioè affrontare lo studio pensando che il suo scopo non è informativo ma formativo.

 

Dopo un lungo periodo di attesa sembra che qualcosa si muova sul fronte del concorso per dirigenti scolastici.

 I due bandi di concorso sono stati predisposti dal Ministero ed inviati agli organi di controllo.

 Dall'informazione che il Ministero ha dato ai sindacati lo scorso 23 ottobre 2023, sembra che in ordine di tempo sarà bandito prima il   concorso riservato (entro il prossimo novembre) e successivamente il concorso ordinario (entro il prossimo dicembre).

 I posti disponibili che saranno messi a concorso sono complessivamente 979, di cui:

 - concorso ordinario posti 587 (60%)

 - concorso riservato posti 392 (40%)

Quanto sopra per comunicarvi che a partire dal mese di novembre riprenderemo l'attività di preparazione al concorso e accoglieremo nuovi corsisti con le registrazioni delle lezioni precedentemente svolte. Vi consigliamo il Manuale completo ed aggiornato su tutte le materie del concorso. 

 

 Dopo un lungo periodo di attesa sembra che qualcosa si muova sul fronte del concorso per dirigenti scolastici.

 I due bandi di concorso sono stati predisposti dal Ministero ed inviati agli organi di controllo.

 Dall'informazione che il Ministero ha dato ai sindacati lo scorso 23 ottobre 2023, sembra che in ordine di tempo sarà bandito prima il   concorso riservato (entro il prossimo novembre) e successivamente il concorso ordinario (entro il prossimo dicembre).

 I posti disponibili che saranno messi a concorso sono complessivamente 979, di cui:

 - concorso ordinario  posti 587 (60%)

 - concorso riservato  posti 392 (40%)

 Quanto sopra per comunicarvi che a partire dal mese di novembre riprenderemo l'attività di preparazione al concorso.

 Sono previste 30 lezioni in modalità webinar di approfondimento e aggiornamento normativo finalizzate al superamento della prova.

 La prova scritta è composta da quesiti a risposta aperta in cui l'aspirante dirigente dovrà dimostrare di saper agire con le abilità e le conoscenze acquisite. Di conseguenza la finalità del corso che proponiamo è proprio diretta a far acquisire i concetti chiave degli argomenti e soprattutto l'abilità di saperli articolare in modo da predisporre, in un tempo limitato, degli elaborati esaustivi e completi.

 Dopo un lungo periodo di attesa sembra che qualcosa si muova sul fronte del concorso per dirigenti scolastici.

 I due bandi di concorso sono stati predisposti dal Ministero ed inviati agli organi di controllo.

 Dall'informazione che il Ministero ha dato ai sindacati lo scorso 23 ottobre 2023, sembra che in ordine di tempo sarà   bandito prima il   concorso riservato (entro il prossimo novembre) e successivamente il concorso ordinario (entro il   prossimo dicembre).

 I posti disponibili che saranno messi a concorso sono complessivamente 979, di cui:

 - concorso ordinario posti 587 (60%)

 - concorso riservato posti 392 (40%)

Quanto sopra per comunicarvi che a partire dal mese di novembre riprenderemo l'attività di preparazione al concorso e accoglieremo nuovi corsisti con le registrazioni delle lezioni precedentemente svolte. 

Mentre attendiamo la pubblicazione degli imminenti bandi di primaria e secondaria, sia comune che sostegno, vi proponiamo questo corso costituito da 11 webinar che trovate già su Euroformscuola.it: L'inclusione scolastica per i docenti impegnati in classi con alunni disabili

 I relatori sono il Dott.Tullio Faia, Dirigente scolastico ed esperto formatore e Loredana De Simone, Dirigente scolastica.

Qui sotto il Programma delle 11 videolezioni per docenti che vogliono impegnarsi in classi con alunni disabili o superare il periodo di prova sul sostegno:

Sulla Rivista DIRIGERE LA SCUOLA n. 11 appena pubblicata c'è un articolo di Rocco Callà che riflette su “La contrattazione del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa”, esponendo gli adempimenti e le regole a cui attenersi nella contrattazione delle risorse destinate al personale dipendente. Si ricorda che tutta la materia delle relazioni sindacali in ambito scolastico è stata riscritta dal nuovo CCNL 2019/2021, per cui, a seguito della firma definitiva, ad esso bisogna fare riferimento e non più al precedente CCNL del 2018.

 

Il testo che proponiamo giunto oramai alla sua quarta edizione nasce dall’esigenza di offrire ai dirigenti scolastici una guida operativa alla conduzione delle relazioni sindacali nell’ambito delle istituzioni scolastiche e l’efficace svolgimento delle operazioni di contrattazione integrativa e di confronto sindacale:

Rocco Callà

GUIDA ALLA CONTRATTAZIONE D’ISTITUTO E ALLE RELAZIONI SINDACALI IN AMBITO SCOLASTICO

Regole, limiti, materie, schemi pratici. Il testo è aggiornato con il CCNL 2019/2021 e comprende schemi di contrattazione e numerose esemplificazioni.

Edizione 2023, € 26,00

Comunità Educante VS Istituzione Educativa

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

In apertura d’anno scolastico, in una intervista apparsa su “Il Corriere della Sera” del 3 settembre 2023, il Ministro Valditara espresse la sua forte preoccupazione in ordine alla diffusione, sempre più evidente, di aggressioni, da parte di studenti e genitori, nei confronti degli insegnanti: ben 5 al mese da settembre 2022 a maggio 2023, secondo un monitoraggio disposto dal ministro stesso. Non sappiamo se il numero delle aggressioni, nel frattempo, sia percentualmente aumentato, fatto è che la cronaca ancora ci riporta episodi di bullismo e di aggressioni a danno dei docenti che non possono non preoccupare, perché la scuola appare impreparata a fronteggiare il fenomeno, indecisa sulle misure di contenimento da adottare alla bisogna o preventivamente.

Il Ministro ha giustamente evidenziato l’importanza di esemplari provvedimenti anche ricorrendo al supporto dell’Avvocatura dello Stato. Non possiamo nascondere che, in certi casi, la reazione lecita sarebbe quella di ricorrere finanche alla “espulsione da tutte le scuole del Regno” per gli studenti, così da “punire” anche i genitori, ormai “sindacalisti” dei figli e pronti ad etichettare con il termine “ragazzate” comportamenti anche penalmente perseguibili. Di recente, anche qualche insegnante si è espresso in questo senso e non possiamo escludere che tali opinioni siano più diffuse di quanto si possa pensare.

Argomenti

Piano educativo individualizzato. I correttivi e le novità introdotte dal Decreto 153/2023
Analisi delle modifiche introdotte dal D.I. del 1° agosto 2023 n. 153: emergono chiaramente delle questioni lasciate in sospeso, specialmente per le difficoltà riscontrate dalle componenti del GLO. Non trascurabile del resto che non sia ancora oggi costituita l’unità di valutazione multidisciplinare (d.lgs. 66 del 2017).
Tullio Faia

Il programma annuale E.F. 2024
Le indicazioni del Ministero con la specificazione dei finanziamenti
Con la nota n. 25954 del 29 settembre 2023 sono state fornite specifiche indicazioni in merito alle misure attivate per garantire la prosecuzione dell’attività didattica e gli interventi di innovazione e sviluppo del sistema amministrativo-contabile in supporto all’autonomia scolastica.
Maria Rosaria Tosiani

La redazione del programma annuale 2024. Gli aspetti pratici per la redazione del programma annuale
Le operazioni da compiere relativamente alla determinazione dell’avanzo di amministrazione, delle entrate e delle spese del programma annuale, del fondo di riserva ed infine la compilazione di tutte le schede finanziarie riferite ai progetti e attività.
Maria Rosaria Tosiani

Argomenti

Comunità Educante VS Istituzione Educativa
In apertura d’anno scolastico, in una intervista apparsa su “Il Corriere della Sera” del 3 settembre 2023, il Ministro Valditara espresse la sua forte preoccupazione in ordine alla diffusione, sempre più evidente, di aggressioni, da parte di studenti e genitori, nei confronti degli insegnanti: ben 5 al mese da settembre 2022 a maggio 2023, secondo un monitoraggio disposto dal ministro stesso.
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

Il programma annuale 2024
Il programma annuale rappresenta il principale documento contabile mediante il quale vengono programmate tutte le operazioni finanziarie che l’istituzione scolastica prevede di compiere nel corso dell’anno solare. Vediamo gli adempimenti cui è tenuto il dirigente scolastico.
Maria Rosaria Tosiani

La gestione dei compensi accessori come politica di incentivazione del personale
La gestione delle risorse umane costituisce un preciso obbligo del dirigente scolastico, in quanto rappresenta uno dei principali strumenti dell’organizzazione del lavoro del personale dipendente (art.25 D.L.vo n.165/2001).
Stefano Callà

Argomenti

È la svolta “legge e disciplina”?
L’immagine della scuola, che si profila sempre più chiaramente, è quella di un’istituzione perennemente sotto assedio, così esposta com’è a progetti di riforma, modifiche, aggiustamenti quasi sempre dettati da repentini “cambi di campo”, quindi disconnessi da una visione organica del “sistema”, quand’anche si intercettino buone intuizioni, presi come si è da pressioni ideologiche che, seppur comprensibili, fanno passare in secondo piano il senso del confronto e della concertazione, due aspetti chiave attorno ai quali si definiscono il senso stesso della scuola e la sua capacità di innovarsi in ragione di una costante disamina del suo rapporto con la contemporaneità interna ed esterna.
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

PNRR: l’affidamento diretto nel regime transitorio tra vecchio e nuovo codice dei contratti
L’art. 225 comma 8 del d.lgs. n. 36/2023 applica le disposizioni del vecchio codice dei contratti a tutte le procedure negoziali in corso per le quali i bandi o gli avvisi siano stati pubblicati prima del 1 luglio 2023 e alle procedure di affidamento e ai contratti riguardanti investimenti pubblici, anche suddivisi in lotti, finanziati in tutto o in parte con le risorse previste dal PNRR e dal PNC, nonché dai programmi cofinanziati dai fondi strutturali dell’Unione Europea, anche dopo il 1° luglio 2023.
Pasquale Annese

   

 

La Casa Editrice Euroedizioni Torino, in collaborazione con il CIDI di Bologna terrà un Seminario di formazione a Rimini nelle giornate del 28 e 29 ottobre 2023 la cui caratteristica principale sarà la laboratorialità: verrà privilegiato il taglio pratico e operativo e gli esperti saranno a vostra disposizione nei singoli incontri, per risolvere i casi concreti incontrati dai dirigenti, docenti e direttori SGA partecipanti. Ascolta la presentazione di alcuni dei laboratori nei tre video sopra proposti. 

Il 17 luglio il Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria ha pubblicato i due avvisi per l’anno 2023 previsti dall'art. 1, comma 389 e comma 390, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, destinati alle istituzioni scolastiche statali e paritarie.

Sono previsti due distinti contributi:

La Casa Editrice EUROEDIZIONI Torino, in collaborazione con il CIDI di Bologna vi invita a partecipare ad un Seminario di formazione a Rimini nelle giornate del 28 e 29 ottobre 2023.

Destinatari: Dirigenti scolastici, Direttori SGA, Docenti in servizio o che si stanno preparando per il concorso per Dirigente scolastico e Dirigente Tecnico.

Il seminario si svolgerà presso l'HOTEL "Sporting" Viale Amerigo Vespucci, 20 - RIMINI il 28 e 29 ottobre 2023.

La caratteristica del seminario è la laboratorialità:  sarà privilegiato il taglio pratico e operativo e gli esperti saranno a vostra disposizione  nei singoli incontri, per risolvere i casi concreti incontrati dai dirigenti, docenti e direttori SGA partecipanti.

Concorso docenti 2023: Le novità dopo la pubblicazione del DPCM del 25 settembre 2023

Le principali novità in merito al reclutamento docenti riguardano la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 25 settembre 2023 del DPCM 4 agosto 2023 avente ad oggetto “Definizione del percorso universitario e accademico di formazione iniziale dei docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, ai fini del rispetto degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Inoltre nei scorsi giorni il Governo ha autorizzato il ministero dell'Istruzione a bandire il concorso docenti per il reclutamento di n. 30.216 posti di docente, di cui n. 21.101 su posto comune e n. 9.115 su posto di sostegno.

Ora si attende il via libera da parte della commissione Europea per consentire al ministero dell'Istruzione di bandire i concorsi per il reclutamento del personale docente.

Il bando del prossimo concorso per docenti dovrebbe arrivare nel corso di questo autunno, ma è necessario tenere conto che siamo in un paese degli annunci che generano aspettative e poche certezze.

In arrivo un nuovo manuale di Euroedizioni Torino: SALUTE e SICUREZZA nella SCUOLA (Guida tecnica e strumento per adempiere agli obblighi e organizzare la sicurezza. Testo aggiornato alla Legge 3 luglio 2023, n. 85, di conversione del Decreto-Legge 4 maggio 2023 n. 48) di Antonietta Di Martino e Paolo Pieri.

 

Salute e sicurezza nella scuola è una guida tecnica utilizzabile:

 

  • come manuale per la preparazione ai concorsi destinati ai dirigenti scolastici e ai dirigenti tecnici e come testo per la preparazione agli esami universitari attinenti alla materia;
  • come prontuario operativo per adempiere agli obblighi e organizzare la sicurezza in ambito scolastico ad uso dei dirigenti scolastici e tecnici e di tutte le figure previste dal D.Lgs. n. 81/08 (Responsabili e Addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione, addetti alle emergenze, dirigenti e preposti, Rap- presentanti dei lavoratori per la sicurezza), con esempi e modulistica per la corretta gestione;
  • come punto di riferimento e strumento di condivisione di temi, obiettivi e buone pratiche, per gli Enti Locali e per tutti i soggetti istituzionali o privati che interagiscono in materia di salute e sicurezza con il mondo scolastico.

 

L'INFORMAZIONE IN BREVE

  • Individuazione delle scuole polo per la formazione sul digitale degli studenti e dei docenti
  • Formazione delle commissioni per il  concorso educazione motoria nella scuola primaria
  • Progetto didattico sperimentale Studente - atleta di alto livello a.s. 2023/2024
  • Elezioni dei rappresentanti degli studenti

Argomenti

I requisiti che devono possedere gli operatori economici per partecipare alle gare di appalto
Tutti gli adempimenti preliminari e successivi alle gare di appalto che devono curare le istituzioni scolastiche.
Raffaella Scibinico

La disciplina sul conferimento delle supplenze al personale docente, educativo e ATA per l’a.s. 2023/2024
Le novità della circolare n. 43440 del 19 luglio 2023 vertono principalmente sull’attribuzione delle supplenze vertono sul sostegno da GPS I fascia, sull’estensione di tale procedura anche al personale già di ruolo, gli spezzoni su posti di educazione motorio per la scuola primaria.
Le norme sul conferimento delle supplenze al personale amministrativo tecnico e ausiliario
Maria Rosaria Tosiani

È la svolta “legge e disciplina”?

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

L’immagine della scuola, che si profila sempre più chiaramente, è quella di un’istituzione perennemente sotto assedio, così esposta com’è a progetti di riforma, modifiche, aggiustamenti quasi sempre dettati da repentini “cambi di campo”, quindi disconnessi da una visione organica del “sistema”, quand’anche si intercettino buone intuizioni, presi come si è da pressioni ideologiche che, seppur comprensibili, fanno passare in secondo piano il senso del confronto e della concertazione, due aspetti chiave attorno ai quali si definiscono il senso stesso della scuola e la sua capacità di innovarsi in ragione di una costante disamina del suo rapporto con la contemporaneità interna ed esterna, La scuola non può avere fretta, ma deve essere messa in condizione di agire presto e bene, considerando che su di essa si riversano le incongruenze sociali, economiche, politiche e culturali di una società in cui il vivere si è fatto sempre più precario e complicato, asservito e strumentalizzato. In un quadro del genere, certamente la scuola ha bisogno di essere compresa e valorizzata come punto fermo al quale guardare con rinnovata fiducia, quale ambiente da cui i giovani devono imparare a trarre il sé ed meglio da sé, per sé, per l’indefinito “altro” e per la comunità.

Comunità Educante VS Istituzione Educativa

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

In apertura d’anno scolastico, in una intervista apparsa su “Il Corriere della Sera” del 3 settembre 2023, il Ministro Valditara espresse la sua forte preoccupazione in ordine alla diffusione, sempre più evidente, di aggressioni, da parte di studenti e genitori, nei confronti degli insegnanti: ben 5 al mese da settembre 2022 a maggio 2023, secondo un monitoraggio disposto dal ministro stesso. Non sappiamo se il numero delle aggressioni, nel frattempo, sia percentualmente aumentato, fatto è che la cronaca ancora ci riporta episodi di bullismo e di aggressioni a danno dei docenti che non possono non preoccupare, perché la scuola appare impreparata a fronteggiare il fenomeno, indecisa sulle misure di contenimento da adottare alla bisogna o preventivamente.

Il Ministro ha giustamente evidenziato l’importanza di esemplari provvedimenti anche ricorrendo al supporto dell’Avvocatura dello Stato. Non possiamo nascondere che, in certi casi, la reazione lecita sarebbe quella di ricorrere finanche alla “espulsione da tutte le scuole del Regno” per gli studenti, così da “punire” anche i genitori, ormai “sindacalisti” dei figli e pronti ad etichettare con il termine “ragazzate” comportamenti anche penalmente perseguibili. Di recente, anche qualche insegnante si è espresso in questo senso e non possiamo escludere che tali opinioni siano più diffuse di quanto si possa pensare.

Non vogliamo entrare nel merito del “giusto o sbagliato”, ma una qualche riflessione occorre pur farla per cercare di riportare la questione sui binari della operatività razionale, sul “cosa fare” come istituzione e, più importante, come “comunità”. Deve essere successo qualcosa per cui la scuola ha perso il suo “appeal”, il credito o la fiducia, la credibilità quanto meno per una fascia di popolazione studentesca o genitoriale, che sembra misconoscere il significato di “rispetto” come valore, sentimento, diritto. Ricordiamo che il rispetto nelle relazioni si coniuga con l’atteggiamento attraverso il quale si evidenzia che le persone coinvolte godano dello stesso valore, pur con le inevitabili diversità. Già solo questa specificazione richiederebbe che se ne tenesse conto come motivo ispiratore del senso di comunità, che dovrebbe aleggiare nella scuola tra tutte le persone coinvolte, specificazione che dovrebbe porsi alla base della rete di relazioni che si intrecciano in ogni classe.

Il punto di snodo, a nostro parere, si centra sui diversi significati che la scuola si riconosce e sui quali incentra il proprio progetto … educativo o educante (?). La distinzione tra i due termini è di fondamentale importanza, perché sottintendono significati e modalità operative diverse. L’istituzione educativa designa soltanto la struttura che si dedica all’accoglienza, all’educazione e alla formazione degli alunni, quindi una immagine in sé statica, nella quale si garantiscono azioni che danno senso al termine “educante”, qualcosa che risponde ad una progettualità che si svolge man mano e che tiene conto della maturazione e maturità progressive degli alunni e della necessità di assicurare loro gli “strumenti” per riconoscersi e costruirsi un’identità che consenta di inserirsi attivamente nel mondo frequentato e/o che frequenteranno.

Una prima, pregnante riflessione, ciascuna scuola dovrebbe farla in questo senso, recuperando anche il dettato dell’art. 24 del Contratto Collettivo del comparto scuola:

1. Ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, la scuola è una comunità educante di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, approvata dall’ONU il 20 novembre 1989, e con i principi generali dell’ordinamento italiano.

2. Appartengono alla comunità educante il dirigente scolastico, il personale docente ed educativo, il DSGA e il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché le famiglie, gli alunni e gli studenti che partecipano alla comunità nell’ambito degli organi collegiali previsti dal d.lgs. n. 297/1994

La scuola non smette mai di essere educante, nemmeno quando è contraddetta, quando i cattivi comportamenti la mettono alla prova, perché quelli sono i momenti in cui deve trovare il coraggio della coerenza istituzionale, di quella coerenza che non esclude, ma si interroga, ricerca e propone.

Non la punizione fine a se stessa, la sospensione per qualche giorno o l’espulsione sono i rimedi, ma la riprovazione e la ridefinizione di un percorso riabilitativo, che si sviluppi possibilmente parallelamente all’impegno scolastico e che sia esemplificativo dei valori che occorre riconoscere all’accoglienza dell’altro, alla collaborazione, al farsi strumento di servizio. Non si mette fuori il “peccatore” ma il “peccato”. Per quanto riguarda i genitori, occorre che la scuola riapra il dialogo con loro, facendosi forte del ruolo che svolge, non avendone timore e, come si dice, facendo quadrato attorno al personale, al fine di riqualificarsi come comunità educante, ambiente che, educando i figli, educa anche i genitori e la società tutta.

Lasciamo aperto l’argomento, fiduciosi che su di esso si possa avviare un dibattito su queste pagine come anche all’interno di ogni collegio docenti.

Gli articoli di questo numero.

Maria Rosaria Tosiani si sofferma, in “Il programma annuale 2024”, sulla programmazione delle risorse finanziarie avendo a riferimento la nota con cui il Ministero ha comunicato alle istituzioni scolastiche l’ammontare delle risorse finanziarie su cui possono contare per l’elaborazione di quello che rappresenta il principale documento contabile mediante il quale si dà concreta considerazione a tutte le operazioni finanziarie che ciascuna istituzione scolastica prevede di compiere nel corso dell’anno solare. Si tratta, dunque, di un atto di gestione che rientra nei compiti del Dirigente scolastico, che, allo scopo, si avvale del supporto e della collaborazione del Direttore SGA.

Stefano Callà porta all’attenzione “La gestione dei compensi accessori come politica di incentivazione del personale”, materia di pregnante interesse perché si riverbera sulla gestione delle risorse umane, quindi su uno dei principali strumenti dell’organizzazione del lavoro del personale dipendente: il sistema di incentivazione del personale svolge sicuramente un ruolo importante, rappresentando una formidabile leva motivazionale.

A seguire, Rocco Callà riflette su “La contrattazione del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa”, esponendo gli adempimenti e le regole a cui attenersi nella contrattazione delle risorse destinate al personale dipendente. Si ricorda che tutta la materia delle relazioni sindacali in ambito scolastico è stata riscritta dal nuovo CCNL 2019/2021, per cui, a seguito della firma definitiva, ad esso bisogna fare riferimento e non più al precedente CCNL del 2018.

Anna Armone incentra il suo intervento su “La responsabilità amministrativa del dirigente scolastico in caso di violazione del diritto alla Privacy”. Nella trattazione del tema, si fa riferimento al pronunciamento della Procura Regionale della Corte dei Conti dal Lazio, che, nel 2018, conviene in giudizio il dirigente e tre docenti condannandoli al pagamento di una sanzione amministrativa irrogata dal Garante per la Protezione dei dati Personali, in conseguenza dell’avvenuta pubblicazione sulla rete internet di una circolare d’Istituto contenente dati idonei a rivelare lo stato di salute di alunni minori di età ed affetti da disabilità.

Antonietta Di Martino riferisce di una “Condanna penale del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza”: una sentenza che fa riflettere anche in ambito scolastico. Si tratta del primo caso di coinvolgimento penale, insieme al datore di lavoro, di un RLS, che, si ricorda, non ricopre una posizione di garanzia nel sistema prevenzionistico normato dal D.L.gs n. 81/08, Testo unico salute e sicurezza sul lavoro (di seguito T.U.S.).La pronuncia della Corte di Cassazione Penale, Sez.4, del 25 settembre 2023, n. 38914, impone una riflessione sul ruolo e sulle responsabilità di questa fondamentale figura, che, nell’articolo, vengono ripercorsi anche in riferimento ai contenuti della sentenza.

Fede Pagni richiama “Le Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 e il Piano delle attività della scuola” per rappresentare il caso della “competenza linguistica” e gli adempimenti del Collegio Docenti e del Dirigente Scolastico. Scopo dell’intervento è focalizzare l’attenzione sull’importanza che l’apprendimento dell’italiano assume nelle Indicazioni e sugli impegni conseguenti, che il Piano delle Attività di ogni scuola dovrebbe prevedere per la sua promozione e realizzazione.

Michele De Filippo riprende ed estende il discorso avviato nel numero 9 di Dirigere su “Regionalismo differenziato e autonomia scolastica”. Nell’ottica del regionalismo asimmetrico, l’autonomia didattica dovrebbe essenzialmente esprimersi nella definizione del curricolo di scuola (istanza della differenziazione) da costruire sulla base dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) determinati su scala nazionale (istanza dell’omogeneità) e di Indicazioni e Linee guida regionali /territoriali.   L’autonomia scolastica si configura, dunque, come uno strumento essenziale per conseguire progressivamente livelli sempre più elevati di qualità dell’offerta formativa e dell’intervento educativo-didattico.

Mario Di Mauro, per La Scuola in Europa, tratta de “Il valore educativo di una storia di civiltà tra uguali e diversi: la Bulgaria” prendendo a riferimento le vicende della nazione bulgara, che ha vissuto storie incredibili proprio nel riconoscersi “comunità” dopo anni di continua ricerca di sé. Una storia, quella della Bulgaria, che ha sempre cercato in ogni presente un po’ di futuro progettandosi in continuità per un domani tanto più vicino quanto più libero.

Stefania Cera, per I Casi della Scuola, presenta “Richiesta di pensionamento anticipato Collaboratrice Scolastica per lavori gravosi”, ove si rappresenta la richiesta, pervenuta a un Dirigente Scolastico, da parte di una collaboratrice di scuola dell’infanzia, di rilascio di certificazione che attesti lo svolgimento di lavoro usurante ai fini dell’accesso al pensionamento anticipato. Vengono evidenziate, in relazione al quadro normativo di riferimento e alle responsabilità dirigenziali, le principali azioni del Dirigente nella situazione e nel contesto professionale descritto.

Vittorio Venuti, per Psicologia della Gestione, propone “Impegno irrinunciabile della scuola: educare la creatività”, nel quale si evidenzia l’importanza di educare la creatività e l’immaginazione già fin dal primo momento in cui il bambino entra nel percorso scolastico. Se la creatività sottende la capacità di rielaborare gli elementi acquisiti, l’immaginazione definisce la facoltà dell’individuo di rappresentarsi mentalmente quel che accade, quel che gli stimoli e le percezioni gli suggeriscono secondo le sue proprie esperienze, quindi di trasformarle, svilupparle e anche deformarle; un processo alla cui origine dobbiamo sempre riconoscere l’efficacia della dotazione genetica e dell’impianto neurofisiologico dell’individuo, la cultura nella quale si forma e gli stili di vita che gli fanno da sfondo.

Gianluca Dradi, per La scuola nella giurisprudenza, propone “Annullamento della bocciatura e riedizione del potere di decisione della commissione d’esame”, avendo come spunto la sentenza nella quale il TAR Veneto si pronuncia sul tema dell’elusione del giudicato di un’ordinanza cautelare in tema di mancato superamento dell’esame di Stato di uno studente delle scuole secondarie superiori.

Valentino Donà, per Sportello Assicurativo, pone all’attenzione il caso di “Infortunio all’ingresso della scuola della nonna che accompagna il bambino”, esponendo la vicenda di una nonna che, accompagnando la nipote a scuola, attraversando l’atrio d’ingresso inciampava contro il bordo della nicchia di incasso dello zerbino, in quel momento rimosso per essere pulito, e riportava la frattura dell’anca con conseguente intervento chirurgico. Qualche settimana dopo, il legale della Signora ha fatto richiesta di pagamento di tutte le spese e dell’invalidità residua. X

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