Ultime notizie

Con il Bando per l’anno scolastico 2024/2025 per l’assegnazione del contributo previsto dall’articolo 1, comma 389, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, come sostituito dall’articolo 1, comma 320, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, a favore delle istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado che acquistano uno o più abbonamenti a giornali quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale si ricorda che le domande, firmate digitalmente dal Dirigente scolastico e indirizzate al Dipartimento per l’informazione e l’editoria, potranno essere presentate a partire dal 10 dicembre 2024 al 10 marzo 2025, per le spese sostenute nel periodo compreso tra il 2 settembre 2024 e il 10 febbraio 2025.

Di seguito le nostre offerte di abbonamento:

1) ACQUISTO COME SCUOLA

Per le scuole che intendono sottoscrivere i nostri abbonamenti, vi invitiamo ad inviarci la cedola abbonamenti compilata che troverete a fondo pagina all'indirizzo euroed@euroedizoni.it. La cedola può essere compilata anche online. Per completare la procedura vi invitiamo a completare l'ordine sul MEPA o inviandoci un CIG dell'importo corrispondente agli abbonamenti selezionati.

A seguito della pubblicazione del bando di concorso la CASA EDITRICE EUROEDIZIONI TORINO propone un corso di preparazione al  CONCORSO per Dirigente Tecnico finalizzato al superamento della prova di preselezione e delle prove scritte, in modalità webinar.

Sono previsti 25 lezioni  in modalità WEBINAR, con esercitazioni finalizzate al superamento della prova di preselezione.

Il concorso prevede:

  • una prova di preselezione con test a risposta multipla su tutte le materie del concorso. Essa si articolerà in 60 quesiti a risposta multipla sulle materie specificate nell'allegato A al regolamento.
  • due prove scritte, di cui
  • una prova su tutte le aree oggetto del concorso, articolata in 7 quesiti a risposta aperta
  • una prova pratica consistente in una soluzione di caso

L'obiettivo del corso  è quello di far acquisire la tecnica per affrontare la prova di preselezione attraverso le esercitazioni e le successive prove scritte e la prova orale. Per la prova preselettiva non è prevista la pubblicazione di una banca dati.

Finalmente dopo cinque anni di annunci e rinvii il 9 dicembre 2024  è stato pubblicato il bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 145 dirigenti tecnici con funzioni ispettive del Ministero dell’istruzione e del merito, ai sensi dell’articolo 420, comma 7, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.

il 10% dei posti è riservato ai candidati che hanno svolto la funzione di dirigente tecnico in questi ultimi anni con incarico precario.

Le istanze potranno essere inoltrate solo per via telematica dalla data di pubblicazione  ed entro 45 giorni dalla data di pubblicazione, vale a dire fino alle ore 18,00 del 23 gennaio 2025.

Riguardo i contenuti vengono confermate tutte le regole già scritte nel regolamento del concorso  DECRETO 12 giugno 2024, n. 109. 

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Iscrizioni a.s. 2024/2025 - Domande dall'8 al 31 gennaio 2025

Programma annuale 2025: prorogati i termini di scadenza

Bonus lavoratori dipendenti Natale 2024 su NoiPA

Concorsi ordinari degli insegnanti di religione cattolica

Mansioni collaboratori scolastici

Sanzionato il Sindaco per ritorsione sul dipendente che ha segnalato illeciti -Whistleblowing

Rispetto dei tempi nella liquidazione delle fatture - Circolare della Ragioneria Generale dello Stato con indicazioni per le PA

Differito al 31 gennaio 2025 il termine per la Relazione annuale dei Responsabili Anticorruzione

Forniture, è necessario che il direttore per l’esecuzione del contratto sia diverso dal Rup

Il parere del CSPI sull’ “Adozione del modello nazionale di consiglio di orientamento”

Indicazioni alle stazioni appaltanti per controlli e verifiche nella fase esecutiva degli appalti

Docenti tutor e orientatori

In vista dell'uscita del nuovo concorso per posti di Direttore SGA nelle istituzioni scolastiche che sarà in forma semplificata articolato su due prove secondo le nuove regole introdotte con il Decreto Legge n. 44 del  1 aprile 2021 convertito nella legge 28 maggio 2021, n.76: una prova scritta costituita da 60 test a risposta multipla e da una prova orale su tutte le materie del concorso, la nostra Casa Editrice propone a condizioni molto vantaggiose un corso completo per la preparazione al concorso.

Il Corso di preparazione on line, sarà strutturato su 15 lezioni on line (Webinar), su tutte le materie del concorso.

L'obiettivo del corso è quello di far acquisire la tecnica di risposta ai test a risposta multipla previsti per la prova scritta e lo studio di caso previsto per lo svolgimento della prova orale. Durante lo svolgimento del corso saranno assegnati per esercitarsi test a risposta multipla strutturati e centrati sugli argomenti trattati durante la lezione in modo da facilitare l'apprendimento.

Ciò premesso, i webinar che vi proponiamo avranno una metodologia laboratoriale finalizzata al superamento alla specifica prova del concorso

Il corso avrà inizio  Giovedì 8 gennaio 2025, alle ore 17. A coloro che avranno effettuato l'iscrizione sarà inviato il link per effettuare il collegamento al webinar.

Costo del corso 350,00 euro.

Nel costo del corso sono compresi la spedizione gratuita del "MANUALE PER LA PREPARAZIONE AL CONCORSO e la GUIDA ALLA PROVA SCRITTA  CONCORSO DIRETTORE SGA con l'utilizzo gratuito del simulatore on line costituito da oltre 2.500 test a risposta multipla su tutte le materie del concorso. Tutti i test sono centrati sulle domande più ricorrenti con risposte commentate per consentire l’autoapprendimento e la simulazione delle prove.

Il 4 dicembre 2024 si è svolto  presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, un incontro di informativa in cui l’Amministrazione ha annunciato che la pubblicazione del bando di Concorso Ordinario per la Copertura di 1.435 posti da funzionario Elevate Qualificazioni con incarico da DSGA è prevista per il 13 dicembre p.v. sul portale InPa.

Le istanze potranno essere inoltrate solo per via telematica dalle ore 12:00 del 16 dicembre e fino alle ore 23:59 del 15 gennaio 2025.

Scuola sempre più aggredita

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Troppe aggressioni agli insegnanti e ai dirigenti scolastici. Dalle parole si è passati ai fatti e questo è intollerabile. L’ultima, in ordine di tempo (giovedì 14 novembre), sconcertante quanto allarmante per il modo e la spregiudicatezza con cui si è svolta, quella ordita da una trentina di genitori, che hanno fatto irruzione nella scuola media di Scanzano (frazione di Castellammare di Stabia), per aggredire un’insegnante di sostegno procurandole un trauma cranico a causa dei colpi ricevuti e messa in salvo dai carabinieri intervenuti prontamente. Non entriamo qui nel merito delle ragioni che hanno provocato questa “perfida spedizione” punitiva, ma non possiamo tacerne la gravità, che travalica ogni possibile giustificazione e immaginazione. Si va verso l’imbarbarimento, la “giustizia fai da te”, la reazione violenta e illogica come risposta immediata ad un presunto torto. In tutto questo, come nel caso in questione, i “social” hanno un ruolo di piano, diventano strumento di pettegolezzo, di approssimazione, di notizie e confidenze che si diffondono e si gonfiano man mano seguendo la regola dell’imprecisione fino allo stravolgimento delle notizie; ne resta l’agitazione emotiva che si è originata e che favorisce prese di posizioni collettive, ventilando l’urgenza di saldare i conti con la violenza, di distruggere in qualche modo l’altro.

A quando una riflessione strategica sulle condizioni della scuola e delle condizioni nelle quali si trova ad operare? Non si tratta solo di affrontare i nodi strutturali (dal numero degli alunni per classe al trattamento economico di docenti e personale ATA, ma di una modificazione a tutto campo dell’impianto culturale che la sorregge e la dirige).

Si va confermando una deriva sociale sempre più pericolosa, arditamente maleducata, egoista, cinica, reazionaria, ignominiosamente impositiva, come confermano anche le aggressioni ai medici e al personale infermieristico di ospedali e pronto soccorso, di una gioventù che agisce con spregio alla vita propria e degli altri.

Nota a margine:

Argomenti

L’uso strategico dell’orario di lavoro nell’organizzazione del servizio del personale ATA
La scelta dei criteri e delle modalità operative per dare concreta attuazione ai diversi modelli orari di organizzazione del lavoro del personale ATA rientra nell’autonoma valutazione dell’amministrazione. Spetta all’amministrazione stabilire quali modelli orari sono più idonei e funzionali per garantire le esigenze di servizio.
Rocco Callà

I permessi retribuiti per il diritto allo studio
La nuova disciplina è ora contenuta nel CCNL 18/1/2024.
Angelo Muratore

La dichiarazione dei servizi: procedimento per la validazione
La Dichiarazione dei Servizi deve essere presentata dal dipendente al momento dell’assunzione in servizio  presso l’istituzione scolastica.
Luciana Petrucci Ciaschini

Recesso e valutazione negativa del periodo di prova del personale ata
Il recesso per esito sfavorevole della prova, anche se si fonda su un giudizio ampiamente discrezionale, deve essere sufficientemente motivato con specifico riferimento agli elementi di giudizio negativi posti a base del provvedimento stesso.
Stefano Callà

Argomenti

Scuola sempre più aggredita
Troppe aggressioni agli insegnanti e ai diri­genti scolastici. Dalle parole si è passati ai fatti e questo è intollerabile. L’ultima, in ordine di tem­po (giovedì 14 novembre), sconcertante quanto allarmante per il modo e la spregiudicatezza con cui si è svolta, quella ordita da una trentina di genitori, che hanno fatto irruzione nella scuola media di Scanzano (frazione di Castellammare di Stabia)...
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

Gli affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture: le precisazioni dell’ANAC
Il Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) nell’adunanza del 30 luglio 2024 ha approvato il Vademecum informativo per gli affidamenti diretti di lavori di importo inferiore a 150.000,00 euro, e di forniture e servizi di importo inferiore a 140.000 euro.
Raffaella Scibinico

La gestione dei permessi per motivi personali e familiari
La Corte di cassazione chiarisce la portata applicativa delle norme contrattuali.
Rocco Callà

Lo Stalking Occupazionale

In arrivo la nota annuale con le indicazioni sul percorso di formazione e prova per l’a.s. 2024/2025.

L’impianto del percorso formativo che prevede in tutto un impegno pari a 50 ore distinte in 4 fasi:

  • incontri propedeutici e di restituzione finale (6 ore);
  • laboratori formativi (12 ore);
  • peer to peer ed osservazione in classe (12 ore);
  • formazione online (20 ore).

Il Ministero ha emanato la circolare  le iscrizioni alle scuole dell'infanzia e al primo e secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2025/2026.

La finestra per la presentazione delle domande va dall’8 al 31 gennaio 2025.

Le iscrizioni per tutte le classi iniziali della Scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado statale si effettueranno online, attraverso la piattaforma UnicaOnline così come le iscrizioni ai percorsi di istruzione e formazione professionale e alle scuole paritarie che su base volontaria aderiscono alla modalità telematica.

Alla piattaforma Unica si accede attraverso le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di identità elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o eIDAS (electronicIDentification Authentication and Signature).

Vanno consegnate direttamente presso la Segreteria delle Istituzioni scolastiche, in forma cartacea, le domande di iscrizione alla Scuola dell’infanzia, alle scuole di Valle d’Aosta, Trento e Bolzano, nonché le iscrizioni a specifici percorsi dettagliati nell’annuale nota emanata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Nella piattaforma Unica sono disponibili informazioni sulle scuole (“Cerca la tua scuola”) e sezioni dedicate all’orientamento, per accompagnare le famiglie e gli studenti nella scelta della scuola più adatta alle loro competenze, aspirazioni e attitudini

 

Il Ministero ha emanato la nota nr. 8235 del 26 novembre 2024 con la quale ha disposto la  proroga dei termini di presentazione del Programma Annuale 2025.

In particolare, le tempistiche per la predisposizione ed approvazione del programma annuale 2025 sono le seguenti:

  • entro il 15 gennaio 2025, le istituzioni scolastiche predispongono il programma annuale e la relazione illustrativa; entro la medesima data, il programma annuale e la relazione illustrativa, sono sottoposti all’esame dei revisori dei conti per il parere di regolarità;
  • entro il 15 febbraio 2025, i revisori dei conti rendono il suddetto parere. Tale parere può essere acquisito anche con modalità telematiche;
  • entro il 15 febbraio 2025, il Consiglio d’Istituto delibera in merito all’approvazione del programma annuale. La delibera di approvazione del programma annuale è adottata entro il 15 febbraio 2025, anche nel caso di mancata acquisizione del parere dei revisori dei conti entro la data fissata per la deliberazione stessa.

 

Trent’anni dopo il Testo unico sull’istruzione

Editoriale di Anna Armone

Direttore Responsabile

Quarant’anni fa entrava in vigore il Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti relative alle scuole di ogni ordine e grado. È stata la legge delega n. 421/1991 a dare il via alla costruzione, da parte del Governo, della raccolta normativa tutt’oggi vigente.

L’intento di fondo è stato, allora, coordinare disposizioni talora contrastanti o di ambigua interpretazione, anche se il Testo unico non riusciva già allora e non riesce ad esaurire la disciplina in materia di istruzione. Infatti, per avere un quadro completo dal punto di vista normativo, è fondamentale considerare le seguenti altre fonti:

le disposizioni relative alla contrattazione nazionale;

la disciplina del pubblico impiego che trova applicazione anche per il personale della scuola;

Trent’anni dopo il Testo unico sull’istruzione
Editoriale: di Anna Armone

Quali prospettive sul tormentato rapporto tra i poteri del dirigente scolastico e le competenze degli organi collegiali alla luce di due recenti sentenze di Francesco G. Nuzzaci

 Le politiche nel settore della formazione come risposta alla “grande trasformazione” del mercato del lavoro di Renato Loiero

Oltre il “talento”: per un orientamento scolastico che valorizzi l’autodeterminazione di Federico Bizzeti e Patrizia Giorgi

A lezione di Etica Animale
Spunti e riflessioni su come integrarla nei programmi di studio di Alessia De Pasquale

Il perimetro dell’autonomia scolastica tra centralismo ministeriale ed autonomia regionale

Editoriale di Ivana Summa

Le urgenze e le emergenze periodiche e quotidiane che attraversano le nostre scuole e l’abituale frene­sia decretativa che da sempre caratterizza il Mini­stero dell’istruzione impediscono ai docenti e di­rigenti scolastici di dedicare la dovuta attenzione e la conseguente riflessione alle riforme di carattere generale che riguardano anche il sistema scolastico e le potenzialità della propria specifica autonomia. Con riguardo alle prime – che si riferiscono spesso ad aspetti di carattere prevalentemente ammini­strativo, come trasparenza, privacy, anticorruzio­ne, acquisizione di beni e servizi - qui evidenziamo l’attualità della legge 26 giugno 2024, n. 86 recante disposizioni per l'attuazione dell'autonomia diffe­renziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzio­ne. Si tratta della cosiddetta legge Calderoli che, come ci suggeriscono ben due contributi pubblicati in questo numero – quello di Anna Armone e di Giancarlo Sacchi – mette in gioco diritti costitu­zionalmente protetti (salute ed istruzione) e le ri­sorse per poterli garantire a tutti e nella stessa mi­sura. Proprio la rilevanza di tali diritti, riconosciuti come fondamentali dalla nostra costituzione, ci fa comprendere perché questa legge ha stabilito che occorre prima determinare i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) e poi avviare la procedura per eventualmente conferire maggiore autonomia alle regioni che lo richiedano. La lettura di questi due contributi ci consente di dare uno spessore storico-giuridico alla questione dell’autonomia e, di conse­guenza, di comprendere che essa è incardinata nel disegno della struttura costituzionale. Gli stessi contributi, tuttavia, non azzardano previsioni sul­lo stesso destino della legge n. 86/2024 anche in considerazione che la Legge costituzionale n. 3 del 2001 non si è mai realizzata.

EDITORIALE Ivana Summa
Il perimetro dell’autonomia scolastica tra centralismo ministeriale ed autonomia regionale
Le urgenze e le emergenze periodiche e quotidiane che attraversano le nostre scuole e l’abituale frene­sia decretativa che da sempre caratterizza il Mini­stero dell’istruzione impediscono ai docenti e di­rigenti scolastici di dedicare la dovuta attenzione e la conseguente riflessione alle riforme di carattere generale che riguardano anche il sistema scolastico e le potenzialità della propria specifica autonomia.

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità

L'autonomia differenziata per la scuola: rischi o opportunità? Gian Carlo Sacchi

Il Framework UNESCO per le Competenze IA degli Studenti Gabriele Benassi

Autonomia scolastica: luci e ombre di una riforma necessaria Eva Raffaella Maria Nicolò

Educazione civica e Paideia costituzionale nelle nuove Linee guida Andrea Porcarelli

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: riflessioni

Il MIM ha aggiornato il cronoprogramma sulla piattaforma Futura per le scadenze relative all’avviso PNRR Competenze STEM e multilinguistiche di cui al D.M. 65/2024 e all’avviso PNRR Formazione del personale scolastico per la transizione digitale di cui al D.M. 66/2024. Le nuove scadenze sono: per l’aggiudicazione le ore 12 del 30 novembre 2024, per la stipula dei contratti il 31 dicembre 2024.

Con questo proposito, Euroedizioni propone 10 laboratori di formazione per il personale scolastico come previsto dal Decreto:

  • Corso 1: L’Intelligenza Artificiale Generativa applicata nella didattica 
  • Corso 2: La valutazione formativa: realizzare rubriche di valutazione con dell’Intelligenza Artificiale
  • Corso 3: Didattica BES 3.0: Strumenti digitali per una scuola inclusiva e accessibile a tutti
  • Corso 4: Innovare l’insegnamento: le web app fondamentali per ogni docente
  • Corso 5: Da zero a e-Book Realizza e pubblica con Book Creator
  • Corso 6: Costruire relazioni efficaci: tecniche di comunicazione per docenti
  • Corso 7: Workshop Intensivo di Produzione Video
  • Corso 8: Proteggere la privacy degli studenti
  • Corso 9: Creazione di artefatti culturali con Canva - Un laboratorio interattivo per docenti
  • Corso 10: Documentazione di buone pratiche - Un laboratorio interattivo per docenti

Obiettivi formativi per azioni di didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico (M4C1I2.1)

Premesso che la nota 150796 del 25 settembre 2024  relativa ai pensionamenti del personale scolastico aventi effetto dal prossimo 1 settembre 2025,  prevede come adempimento da parte delle Istituzioni scolastiche l'utilizzo esclusivo dell’applicativo Nuova Passweb, per il caricamento dei dati pensionistici del personale per consentire l'erogazione della pensione entro il termine massimo del 10 gennaio 2025.

Vi proponiamo una serie di laboratori di formazione pratici e operativi per personale amministrativo su specifici compiti che gravano sugli uffici di segreteria.

I corsi saranno erogati in modalità ONLINE SINCRONO.

Area DigCompEdu – Coinvolgimento e valorizzazione professionale

A ciascun partecipante sarà inviato il link per la partecipazione al corso

Modalità di partecipazione:

E’ possibile fare ordine diretto sul MEPA.

Compito del referente tutor del corso inviare a direttore@euroedizioni.it nominativi dei partecipanti con il loro indirizzo mail. A ciascun partecipante sarà inviato il link di collegamento al corso. Le scuole con l'ordine di acquisto dei corsi comunicheranno i nominativi dei partecipanti e il codice CIG e UNIVOCO per il rilascio della fattura.

Per ogni altro chiarimento inviare una email a direttore@euroedizioni.it

SINGOLI MODULI FORMATIVI

1) Dematerializzazione dei Contratti al personale interno ed esterno procedure di individuazione, piattaforma PERLAPA, piattaforme per adempimenti fiscali e previdenziali: studio di casi

CODICE MEPA: CORSOAMM1

DURATA DEL CORSO: 12 ore. Le lezioni saranno articolate in 4 webinar della durata di 3 ore.

Il periodo di svolgimento sarà concordato con la scuola

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Risarcimento da 4 a 24 mensilità per chi ha subito abuso dei contratti a tempo determinato

Conferimento supplenze su posti di assistente amministrativo liberi per progressione area funzionari di elevata qualificazione

Progetto didattico sperimentale Studente-atleta di alto livello” per l'a.s. 2024/2025

Precariato nella scuola, l’UE trascina l’Italia davanti alla Corte di giustizia

Concorso straordinario Insegnamento Religione Cattolica: istruzioni operative per la valutazione delle domande

Incompatibile come Responsabile anticorruzione chi gestisce amministrazione attiva e a rischio corruttivo

Certificati di malattia e visite mediche: nuovo servizio su app IO

Lo scollamento cronico tra la scuola reale e i decisori politici

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Dovremmo esserci abituati al fatto che la scuola reale e i decisori politici viaggiano su due binari diversi e che le “convergenze parallele” sono costrette più che condivise. Ad ogni mutamento politico, che sia di destra o di sinistra, la scuola viene sottoposta ad una somma di interventi che entrano nello specifico del suo funzionamento introducendo innovazioni che incidono fortemente sia a livello strutturale sia anche sull’impianto didattico, il tutto corroborato dall’annunciata intenzione di produrre/riprodurre una opportuna e risolutoria riforma. Un fermento di notevole spessore etico, quello che si intercetta e non v’è ragione di dubitare che non sia dettato dal reale interesse di dare alla scuola nuovi orientamenti per riscontrare meglio le esigenze di una società in mutamento costante e consentire ai nostri giovani di arricchirsi delle competenze necessarie per un proficuo inserimento nella dinamica di sviluppo e crescita che caratterizzerà sempre più le esigenze del paese.

Alla scuola, quindi, si riconosce di essere al centro degli interessi dei governanti, luogo deputato alla formazione della futura struttura portante del Paese, luogo in cui abita il futuro e gli insegnanti, svolgendo il “lavoro più bello del mondo”, si possono rappresentare come figure mitiche, il tramite che consente la realizzazione stessa delle ambizioni del Paese.

Almeno questa è l’impressione che si ricava dalle parole pronunciate dal Ministro Valditara in occasione della giornata mondiale degli insegnanti, e mai parole hanno reso così giustizia agli insegnanti, da alcuni anni in caduta libera nella stima e considerazione che la società riserva loro.

Argomenti

Le disposizioni per redigere il programma annuale 2025
Le annuali indicazioni del Ministero con la specificazione dei finanziamenti.
Maria Rosaria Tosiani

Come procedere nella redazione del programma annuale 2025
Le fasi in cui si articola il procedimento di costruzione del programma annuale: gli aspetti pratici e operativi.
Maria Rosaria Tosiani

I pensionamenti del personale scolastico aventi effetto dal 1° settembre 2025
Requisiti pensionistici e adempimenti delle segreterie con la gestione PASSWEB.
Raffaella Scibinico

Parità di genere: a che punto siamo?
Antonietta Di Martino

Argomenti

Lo scollamento cronico tra la scuola reale e i decisori politici
Dovremmo esserci abituati al fatto che la scuola reale e i decisori politici viaggiano su due binari diversi e che le “convergenze parallele” sono costrette più che condivise. Ad ogni mutamento politico, che sia di destra o di sinistra, la scuola viene sottoposta ad una somma di interventi che entrano nello specifico del suo funzionamento introducendo innovazioni che incidono fortemente sia a livello strutturale sia anche sull’impianto didattico, il tutto corroborato dall’annunciata intenzione di produrre/riprodurre una opportuna e risolutoria riforma.
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

La redazione del Programma Annuale 2025
La programmazione delle risorse finanziarie e la predisposizione della rela­zione del dirigente a corredo del programma annuale.
Maria Rosaria Tosiani

La contrattazione del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa anno scolastico 2024/2025
Limiti e modalità di conduzione del negoziato secondo le regole del nuovo CCNL 2019/2021.
Rocco Callà

Abuso e maltrattamento di minori: scuola e assoc

Premesso che la nota 150796 del 25 settembre 2024  relativa ai pensionamenti del personale scolastico aventi effetto dal prossimo 1 settembre 2025,  prevede come adempimento da parte delle Istituzioni scolastiche l'utilizzo esclusivo dell’applicativo Nuova Passweb, per il caricamento dei dati pensionistici del personale per consentire l'erogazione della pensione entro il termine massimo del 10 gennaio 2025.

Vi vogliamo proporre su questa complessa materia due webinar formativi per chiarire al personale che dovrà fare il lavoro i dubbi su questi  adempimenti  di non semplice applicazione che riguardano il riconoscimento e l'inserimento dei servizi al sistema informatico per il calcolo della pensione.La gestione dei procedimenti pensionistici si presenta molto complessa. Le istituzioni scolastiche in materia pensionistica non hanno competenza ad emettere i  provvedimenti,

Tale competenza è dell’INPS. Tuttavia la corretta gestione dei procedimenti pensionistici da parte dell’INPS presuppone la corretta comunicazione delle informazioni che le istituzioni scolastiche sono chiamate a fornire,  per via informatica, attraverso la nuova PASSWEB.

Il corso si svolgerà  nei giorni 8 e 15 Novembre 2024 , dalle ore 16.00  alle ore 18,00, in modalità webinar.

Relatrice: Dott.ssa Maria Rosaria Tosiani

Costo: 20€ per partecipante

Modalità di partecipazione: 

Per iscriversi è sufficiente che la scuola invii a direttore@euroedizioni.iti nominativi dei partecipanti con il loro indirizzo mail. A ciascun partecipante sarà inviato il link di collegamento al webinar. Le scuole con l'ordine di acquisto dei corsi comunicheranno i nominativi dei partecipanti e il codice CIG e UNIVOCO per il rilascio della fattura. Per ogni altro chiarimento  inviare una email a  direttore@euroedizioni.it Per ogni altra informazione di dettaglio consultare il sito www.euroedizioni.it

Con l'avviso n.155157 del 02/10/2024 il Ministero dell'istruzione e del merito avvisa l'inizio della prova scritta del concorso dirigenti scolastici che si terrà il mercoledì 30 ottobre 2024, alle h 14:30. Si evidenzia che, a norma del medesimo articolo 7, comma 1, del bando di concorso, la prova scritta si svolge nella sede individuata nell’USR al quale il candidato ha presentato la domanda di partecipazione. L’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati, è comunicato dagli Uffici scolastici regionali presso i quali si svolge la prova almeno quindici giorni prima della data di svolgimento della prova stessa. Tale comunicazione è data tramite avviso pubblicato sul Portale Unico del reclutamento di cui all’articolo 35-ter del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, raggiungibile all’indirizzo www.inpa.gov.it, e nei rispettivi albi e siti internet degli Uffici scolastici regionali. Il candidato, inoltre, dal Portale Unico del reclutamento, potrà accedere tramite il link https://concorsi.istruzione.it/piattaforma-concorsi-web/graduatoria/lista-istanze all'area "Graduatorie" della Piattaforma “Concorsi e Procedure selettive” e, scegliendo il concorso di interesse, visualizzare/salvare il documento relativo alla propria convocazione presente nella sezione “Allegati”. Detto avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti.

Il caso della dirigente scolastica fatta oggetto di delinquenziali atti persecutori

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Considerata l’importanza della vicenda che in­teressa, da ben nove anni, la dott.ssa Maria Antonia Vitale, dirigente Scolastica dell’Istituto “Pacinotti” di Foggia, riteniamo opportuno evidenziarla in apertu­ra di rivista, giacché si configura come una summa sconcertante di atti persecutori e intimidatori, mol­to più gravi di quanto abbiamo potuto registrare, fi­nora, in merito a minacce e atti di violenza agiti nei confronti dei dirigenti scolastici. Si va declinando un sempre più ostile ed intollerabile comportamento intimidatorio nei confronti del personale scolastico, nel caso specifico raggiungendo plurime forme de­linquenziali. Ne parliamo essendo autorizzati a farlo dalla stessa interessata.

Così vengono riportati i fatti dal giornalista Al­berto D’Agostino su “Foggia Today” di venerdì 13 luglio 2024.

Clima di terrore al Pacinotti, dirigente vittima di gravi episodi: “Stai attenta, passerai un brutto guaio”.

È l’assurda storia che ci racconta la dirigente sco­lastica dell’istituto A. Pacinotti di Foggia. Due furti di borsa, il condotto della benzina dell’auto tagliato e le minacce al citofono di casa.

Quello che sta accadendo all’interno dell’Ipsia A. Pacinotti di Foggia ha dell’incredibile. A denunciarlo è la dirigente scolastica Maria Antonia Vitale.

Argomenti

Il caso della dirigente scolastica fatta oggetto di delinquenziali atti persecutori
Considerata l’importanza della vicenda che in­teressa, da ben nove anni, la dott.ssa Maria Antonia Vitale, dirigente Scolastica dell’Istituto “Pacinotti” di Foggia, riteniamo opportuno evidenziarla in apertu­ra di rivista, giacché si configura come una summa sconcertante di atti persecutori e intimidatori, mol­to più gravi di quanto abbiamo potuto registrare, fi­nora, in merito a minacce e atti di violenza agiti nei confronti dei dirigenti scolastici.
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

La vigilanza sugli adempimenti del preposto
Obblighi del datore di lavoro/dirigente, orientamenti giurisprudenziali e suggerimenti operativi.
Antonietta Di Martino

La mitigazione del decremento demografico attraverso il contrasto alla dispersione scolastica: strategie di intervento
La progettualità per il contrasto alla dispersione scolastica.
Vittorio Trifoglio

Equità valutativa e inoppugnabilità della valutazione nella scuola secondaria di primo grado

Argomenti

I nuovi funzionari di elevata qualificazione
I direttori SGA diventano Funzionari di elevata qualificazione ma il profilo resta immutato.
Rocco Callà

L’attività Ispettiva e formativa del personale ATA nelle scuole non è più di competenza del DSGA
Il novo profilo del direttore non solo non viene migliorato ma si tolgono funzioni che in precedenza lo qualificavano.
Maria Rosaria Tosiani

L’accesso informale, strumento di partecipazione semplificata
Anna Armone

Le regole sulla contrattazione integrativa d’istituto a seguito dell’entrata in vigore del nuovo CCNL 2019/2021
I principali adempimenti connessi alle relazioni sindacali d’istituto.
Rocco Callà

Modello 770/2024: scadenza presentazione 31 ottobre 2024

Con il Disegno di legge “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati” approvato in via definitiva dal Senato ieri 25 settembre 2024 sono state apportate modifiche al Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62.

Di seguito un riassunto delle modificazioni apportate.

Per la scuola primaria: a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti, ivi compreso l’insegnamento di educazione civica, delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria è espressa collegialmente dai docenti con giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti (ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente). Sempre nella scuola primaria la valutazione del comportamento dell’alunna e dell’alunno è espressa collegialmente dai docenti con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione.

Per la scuola secondaria di primo grado: la valutazione del comportamento è espressa in decimi, fermo restando quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249.

Guida completa ed aggiornata allo svolgimento delle prove del concorso

Terza edizione 

La casa editrice Euroedizioni Torino ha appena pubblicato il nuovo Manuale per la preparazione al concorso Dirigente Tecnico del Ministero dell’Istruzione (Guida completa ed aggiornata allo svolgimento delle prove del concorso - Terza edizione). La Guida è concepita in funzione della specifica preparazione che bisogna avere per affrontare le prove del concorso avuto riguardo alle funzioni che i Dirigenti Tecnici saranno chiamati a svolgere in seno all’amministrazione scolastica.

DISPONIBILE SUL SITO WWW.EUROEDIZIONI-SHOP.IT

La presente guida aggiornata con le più recenti disposizioni legislative e regolamentari è rivolta ai partecipanti al concorso per titoli ed esami per Dirigenti Tecnici del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Essa si propone di offrire le necessarie cognizioni per superare le prove del concorso costituite da due prove scritte ed una prova orale ed una eventuale prova di preselezione.

La Guida è concepita in funzione della specifica preparazione che bisogna avere per affrontare le prove del concorso avuto riguardo alle funzioni che i Dirigenti Tecnici saranno chiamati a svolgere in seno all’amministrazione scolastica; essa illustra in modo chiaro e completo tutte le materie delle quali è richiesta la conoscenza ai fini della preparazione delle prove del concorso.

La presente raccolta di leggi e atti aventi forza di legge è finalizzata a sod­disfare  le esigenze di coloro che devono sostenere le prove scritte nei concorsi indetti dal Ministero dell'Istruzione e del Merito  a posti di Dirigente Tecnico , Dirigente Scolastico, Direttore SGA.

Il presente  testo può essere consultato durante lo svolgimento delle prove scritte, in quanto contiene solo norme di legge ed atti equiparati  non commentati e non annotati con la giurisprudenza.

Il testo raccoglie in modo organico e coordinato le norme del Testo Unico di cui al D.L.vo 16 aprile 1994, n.297 in materia di istruzione delle scuole di ogni ordine, nonché le disposizioni legislative che negli anni sono state emanate ad integrazione e modifica del stesso Testo Unico e, a completamento del quadro normativo, le disposizioni di legge che ad esso si collegano.

Il testo è aggiornato fino alla legge  n. 121  del 8 agosto 2024  che istituisce la filiera formativa tecnologico-professionale.

Completano la presente raccolta di leggi, la costituzione della Repubblica Italiana,  le norme sul pubblico impiego di cui al D.L.vo n.165/2001, la legge n.241/1990 sul procedimento amministrativo e il diritto di accesso agli atti e documenti amministrativi, nonchè  il codice dei contratti pubblici di cui al D.L.vo n.36/2023, il testo unico sulla salute e sicurezza di cui al D.L.vo n.81/2008, il codice di giustizia amministrativa e il codice di giustizia contabile, le norme in materia di privacy, trasparenza e anticorruzione,

ed, infine le norme del codice penale con riguardo ai delitti contro la P.A. e in danno dei minori, le  norme sulle funzioni amministrative degli enti locali in materia scolastica, le norme sulla riforma degli istituti tecnici e professionali e le norme di attuazione del PNRR.

Per agevolare la consultazione il testo è corredato da un indice analitico alfabetico sulle norme della costituzione della Repubblica Italiana e da un secondo indice analitico alfabetico su tutta la raccolta delle leggi della scuola e delle disposizioni ad essa collegate.

Si può acquistare al seguente link: https://www.euroedizioni-shop.it/prodotto/codice-delle-leggi-della-scuola/

Ripensare il sistema organizzativo della scuola non più adeguato e fermo da molti anni

Editoriale di Anna Armone
Direttore Responsabile

L’assetto organizzativo di un’amministrazione pubblica costituisce il sistema nervoso della stessa che consente il percorso trasparente e fluido delle decisioni.

A seguito della l. “Bassanini 1” un’ipotesi di ridisegno globale dell’articolazione e delle competenze ministeriali fu avviata dal decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300. L’art. 4 prevede che l’organizzazione, la dotazione organica, l’individuazione degli uffici di livello dirigenziale generale ed il loro numero, le relative funzioni e la distribuzione dei posti di funzione dirigenziale, l’individuazione dei dipartimenti, nei casi e nei limiti fissati dalle disposizioni del presente decreto legislativo, e la definizione dei rispettivi compiti sono stabiliti con regolamenti o con decreti del ministro emanati ai sensi dell’articolo 17, comma 4 bis, della legge 23 agosto 1988, n.400. Si applica l’articolo 19 della legge 15 marzo 1997, n.59. Da diversi anni oramai il Regolamento di organizzazione del Ministero, previsto dall’art. 4 del d.lgs. 300/1999, viene adottato con D.P.C.M. e non più con d.p.r., con la conseguenza della facoltatività dell’acquisizione del parere del Consiglio di Stato, elemento questo per così dire caratterizzante tale atto (a parte ovviamente il non coinvolgimento nella procedura del Presidente della Repubblica). È necessario riportare stralci normativi di un iter oramai fossilizzato che ha messo il recinto all’autonomia scolastica.

L’assetto organizzativo del sistema dell’istruzione risale art. 75 del d.lgs. 300/1999: [Gli USR] esercitano tra le funzioni residuate allo Stato in particolare quelle inerenti all’attività di supporto alle istituzioni scolastiche autonome, ai rapporti con le amministrazioni regionali e con gli enti locali, ai rapporti con le università e le agenzie formative, al reclutamento e alla mobilità del personale scolastico, ferma restando la dimensione provinciale dei ruoli del personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliare, alla assegnazione delle risorse finanziarie e di personale alle istituzioni scolastiche. Il comma 3 prevede che “ai fini di un coordinato esercizio delle funzioni pubbliche in materia di istruzione è costituito presso ogni ufficio scolastico regionale un organo collegiale a composizione mista, con rappresentanti dello Stato, della regione e delle autonomie territoriali interessate, cui compete il coordinamento delle attività gestionali di tutti i soggetti interessati e la valutazione della realizzazione degli obiettivi programmati”.

Sin dal primo Regolamento del Ministero dell’Istruzione, il d.p.r. n. 347/2000, è stato previsto che l’USR “Al fine di assicurare la continuità istituzionale del servizio scolastico a salvaguardia dei diritti fondamentali dei cittadini, attiva la politica scolastica nazionale sul territorio supportando la flessibilità organizzativa, didattica e di ricerca delle istituzioni scolastiche; integra la sua azione con quella dei comuni, delle province e della regione nell’esercizio delle competenze loro attribuite dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; promuove la ricognizione delle esigenze formative e lo sviluppo della relativa offerta sul territorio in collaborazione con la regione e gli enti locali; cura i rapporti con l’amministrazione regionale e con gli enti locali, per quanto di competenza statale, per l’offerta formativa integrata, l’educazione degli adulti, nonché’ l’istruzione e formazione tecnica superiore e i rapporti scuola-lavoro; esercita la vigilanza sulle scuole non statali paritarie e non paritarie, nonché’ sulle scuole straniere in Italia; svolge attività di verifica e di vigilanza al fine di rilevare l’efficienza dell’attività delle istituzioni scolastiche; valuta il grado di realizzazione del piano per l’offerta formativa; assegna alle istituzioni scolastiche ed educative le risorse di personale ed esercita tutte le competenze, ivi comprese le relazioni sindacali, non attribuite alle istituzioni scolastiche o non riservate all’Amministrazione centrale; assicura la diffusione delle informazioni; esercita le attribuzioni, assumendo legittimazione passiva nei relativi giudizi, in materia di contenzioso del personale della scuola, nonché del personale amministrativo in servizio; supporta le istituzioni scolastiche ed educative statali, in raccordo con la direzione generale per le risorse umane e finanziarie, in merito alla assegnazione dei fondi alle medesime istituzioni. L’ufficio scolastico regionale cura, inoltre, le attività connesse ai procedimenti per responsabilità penale, amministrativo-contabile e disciplinare a carico del personale amministrativo in servizio presso l’ufficio scolastico regionale esclusi i dirigenti di prima fascia e fatte salve le competenze di cui all’articolo 6, comma 5, lettere s) e u).

Tali competenze non sono mai state modificate. L’attuale Regolamento, il d.p.c.m. 208/2023, all’art. 8, comma 4 prevede ancora che “Presso ciascun ufficio scolastico regionale è costituito l’organo collegiale di cui all’articolo 75, comma 3, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, previsto in tutti i regolamenti, dal 1999 in poi”.

Tutto ciò nonostante nel 2001, la legge costituzionale n. 3 abbia determinato un cambiamento radicale nelle competenze sull’istruzione, riconoscendo allo Stato la competenza esclusiva sulle norme generali dell’istruzione, tra le quali l’autonomia scolastica, e alle regioni la competenza legislativa concorrente. Le competenze amministrative seguirono il principio di sussidiarietà, affidate, dunque, ai Comuni ex art. 118.

Lo Stato avrebbe dovuto subire un forte dimensionamento, tanto più che nelle stesse materie di competenza esclusiva statale le relative funzioni amministrative devono essere di norma esercitate dai Comuni e solo eccezionalmente e in via sussidiaria dallo Stato e dagli altri enti locali necessari. Ciò avrebbe dovuto comportare un trasferimento di funzioni e delle relative risorse finanziarie ai soggetti periferici competenti in concreto a provvedere. Non se ne è fatto nulla.

Il sistema è caratterizzato da una logica di tendenziale persistente accentramento burocratico, di centralismo ministeriale, sia pure talvolta dislocato a livello degli uffici regionali scolastici che sono diventati un nuovo punto di riferimento sistematico dell’organizzazione pubblica ministeriale e spesso si è avuta la percezione, anche esplicita, di tentativi di svuotamento dell’opzione per l’autonomia. Da ricordare che, a seguito del D.P.R. 132/2011 l’USR non costituisce più un autonomo centro di responsabilità amministrativa, né assegna le risorse finanziarie alle istituzioni scolastiche. Infatti, secondo la L. 196/2006, centro di responsabilità organizzativa sono le unità organizzative di primo livello, cioè i dipartimenti. Nonostante ciò la situazione è rimasta invariata.

In questo scenario la dipendenza funzionale dell’istituzione scolastica dall’USR, di fatto si riscontra anche nella competenza del Direttore dell’USR, prevista dall’art. 6 d.p.r. 347/2000 di stipulare i contratti individuali con i dirigenti scolastici ed emettere i relativi atti di incarico. Manifestazione di potere datoriale.

Vorrei concludere con le parole di Mariangela Bastico e di Alessandro Pajno.

«Perché, vedete, un potere lo si riduce soltanto se c’è un altro potere che riesce ad affermarsi, cioè è inutile dichiarare che dobbiamo prima smontare il centralismo se poi non abbiamo la forza di farlo, e questo io l’ho ricordato anche alle Regioni. Le Regioni avevano già la piena autonomia di legiferare e di assumere le loro competenze oggi. È inutile che continuiamo a dichiarare che c’è qualcuno che deve creare le condizioni affinché qualcun altro eserciti i suoi poteri. Io credo che questo in un assetto maturo di carattere costituzionale e istituzionale, questo sia un principio che non vuol dire la contrapposizione, vuol dire che dentro un quadro si riconoscono, diciamo così, i poteri e le competenze che nella Costituzione prima di tutto e le leggi assegnano alle varie istituzioni» (Mariangela Bastico, 2008).

«L’autonomia non l’ha voluta attuare la politica perché, dobbiamo dirlo con franchezza, ogni ministro che si siede sulla sedia di ministro dell’istruzione pensa di doversi legittimare nei confronti dei propri funzionari e quindi diventa automaticamente centralista. Cioè è un centralismo di posizione, dipende dalla sedia che occupa. Ritiene che la sua qualità dipenda dalla capacità di dare fiducia ai propri burocrati. C’è la responsabilità del sistema regionale che non ha voluto, sostanzialmente, assumersi le responsabilità che avrebbe potuto assumersi. C’è la responsabilità del sindacato che in qualche modo ha lottato perché c’è la paura che nei confronti dello stesso personale la parola “autonomia” poteva evocare, perché evocava una sorta, come dire, di quadro, appunto, bianco, che non riusciva a identificare» (Alessandro Pajno, 2008).

In continuità con l’editoriale si presenta l’articolo di Giancarlo Sacchi “Il PNRR e la volontà di cambiamento”. L’autore fa un’amara analisi dello stato attuativo del Piano, non tanto per l’efficacia della spesa, quanto per il sistema e il contesto nel quale il Piano va ad attuarsi. I punti critici toccati sono molti, diretti e collaterali, ma necessari per spiegare la frammentarietà del sistema istruzione, nel quale soggetti e obiettivi si muovono senza una logica programmatica che valorizzi, principalmente, la dimensione territoriale dell’autonomia scolastica.

Mario Maviglia completa il percorso illustrativo dell’attività dell’ispettore tecnico. In questa terza parte descrive l’intero percorso non tanto dal punto di vista formale, ma dalla gestione della relazione con l’ispezionato e il suo contesto. È una guida preziosa che spiega dal profondo del vissuto una professione da valorizzare e ridefinire dal punto di vista giuridico.

Massimo Nutini espone efficacemente il progetto di legge presentato il 25 gennaio di quest’anno denominato “Introduzione della cattedra inclusiva nelle scuole di ogni ordine e grado”. È davvero una sfida epocale sul passaggio da un sistema escludente a un sistema fattivamente includente, nella convinzione che sia possibile contrastare la spinta egoistica ed individualistica, che si fa strada nel contesto di una visione conservatrice della scuola e della società, incapace di riconoscere nell’altro “una persona”. L’articolo porta a sostegno del valore della proposta esperienze già in atto che dimostrano l’efficacia di un sistema razionalizzato non solo all’interno della scuola, ma anche sul territorio. Il testo dell’articolato del progetto di legge, come afferma l’autore, non è solo una proposta rivolta alle istituzioni e al legislatore; è anche un programma d’azione, un programma che sfida la politica, le istituzioni scolastiche, l’associazionismo, il mondo accademico, la pedagogia, ad esprimersi, a confrontarsi e ad operare.

Alessia De Pasquale affronta la funzione terapeutica del teatro partendo dalla visione ministeriale della sua importanza e spaziando in ambiti “difficili” nei quali la funzione del teatro, da spettatori e da protagonisti, svolge una funzione essenziale di ricostruzione del proprio mondo. Il caso richiamato, di una comunità terapeutica, dovrebbe ispirare interventi formativi teatrali coinvolgenti tutti gli studenti, ma in particolare coloro che hanno bisogno di trovare una propria dimensione inclusiva, allontanandosi dalla condizione, spesso nascosta nel proprio profondo, di isolamento.

Francesco Nuzzaci illustra la pronuncia della Corte di Cassazione sul ritenuto impedimento di accesso al ruolo di dirigente scolastico per mancato superamento di un precedente periodo di prova. La Suprema Corte ha sovvertito le contrarie pronunce del Giudice di prime cure e della Corte d’appello, ponendo fine, come dice l’autore, al calvario di una (declassata) docente ri-vincitrice di concorso a dirigente scolastico, gravido di sofferenze patite e di consistenti spese sostenute.

Vanna Monducci affronta un argomento d’attualità, l’intelligenza emotiva, che non è altro che la capacità di leggere, interpretare e gestire le proprie ed altrui emozioni, imparare a conoscersi e ad instaurare relazioni sane, profonde e arricchenti, elementi cruciali per la crescita, lo sviluppo e il miglioramento individuale e sociale. Il lavoro sull’educazione emotiva è fondamentale, ma in particolare è importante lavorare con bambini e adolescenti fornendo loro sin dall’infanzia tutti gli strumenti per superare le criticità e gli ostacoli della vita e permettere loro di sviluppare le componenti necessarie a diventare adulti consapevoli.

Ivana Summa si sofferma sulla selezione dei docenti tra formazione iniziale, continua ed innovazione. Dopo un’ampia dissertazione sugli scenari e sulla funzione educativa della scuola, inquadra la funzione docente tra le professioni esercitate all’interno di organizzazioni, in questo caso pubbliche, come la scuola. L’analisi delle attuali modalità di reclutamento evidenzia discrasie e vuoti, primo fra tutti la valutazione dell’attività di insegnamento. Come afferma l’autrice, è necessario ed urgente partire da una concezione dell’insegnare e dell’insegnante di cui ha bisogno la nostra scuola oggi e in futuro, comprendendo che l’attuale setaccio iniziale, costituito dai diversi concorsi- alcuni ancora in atto e altri già pianificati - è scarsamente correlato con l’esercizio di una professione che da anni chiede di essere ripensata profondamente nelle fasi di selezione e reclutamento e non soltanto nella declaratoria del profilo contenuta nei contratti di lavoro.

Anna Armone affronta offrendo indicazioni operative il delicato tema della responsabilità del dirigente scolastico nel caso di infortunio occorso durante il PCTO. Il ruolo di garante della salute e della sicurezza degli studenti durante il PCTO è svolto dal soggetto ospitante-datore di lavoro e dal tutor esterno in forza dell’art. 2 D.lgs. 81/20085. Su entrambi ricade la responsabilità penale. Ma tale responsabilità può ricadere, ai sensi dell’art. 40 cod. pen., anche su dirigente scolastico e tutor interno nel caso di palese errata valutazione delle condizioni di sicurezza sia in fase di individuazione del soggetto ospitante che nel corso dell’attività. L’unica estensione della responsabilità del docente, civilistica, si può riscontrare nel caso di percorso scuola-luogo dell’attività, rientrando nella fattispecie dell’art. 2048 cod. civ.

Nella rubrica di giurisprudenza, curata da Federica Marotta, viene trattata la responsabilità per i danni causati dall’alunno a se stesso (Corte di Cassazione, Sez. III Civile, Ord. n. 14720/2024). Per poter leggere in maniera critica e consapevole l’ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione che interesserà la rubrica odierna, è importante affrontare il tema della responsabilità civile e patrimoniale del personale docente in materia di vigilanza sugli alunni, questo al fine di offrire alcuni elementi di natura giuridica ed evidenziare quei punti critici che sono alla base di contrasti interpretativi da parte della giurisprudenza. Nello specifico, nel caso di danno ingiusto auto procurato dall’alunno, la responsabilità è considerata di tipo contrattuale e, pertanto, spetterà al Ministero la prova della non imputabilità del danno, che può essere fornita anche per presunzioni, in quanto, come si è detto, è il ministero a risultare responsabile, che può eventualmente rivalersi sul docente. A ragione, quindi, si va a delineare lo specifico quadro normativo di riferimento, incrociando e combinando le disposizioni legislative con quelle contrattuali.

Vincenzo Palermo propone tre film che entrano di diritto nei percorsi educativi e formativi degli studenti. Il primo film, Racconto di due stagioni, Regia di Nuri Bilge Ceylan, analizza il ruolo della scuola nelle comunità rurali anatoliche. Come dice l’autore, il mondo etico rappresentato nell’opera va oltre i confini del luogo narrato e investe l’umanità intera. Il secondo film, La Terra Promessa, Regia di Nikolaj Arcel, narra le vicende del capitano Ludvig Kahlen che, nel 1775, decide di fondare una colonia nell’incolta brughiera danese. Il film contrappone i due grandi estremi del bene e del male rielaborato intorno ad una vicenda realmente accaduta. Il terzo film è C’era una volta in Bhutan, Regia di Pawo Choyning Dorji. La storia della democratizzazione del Bhutan è un laboratorio etico e politico che permette di riflettere sul ruolo delle democrazie in tutti i sistemi repubblicani odierni. Il film racconta la transizione democratica del Bhutan di metà anni duemila, avvenuta attraverso le libere volontà del monarca e senza alcuna rivoluzione, e realizzata attraverso un modello partecipativo popolare che ha portato ad una vera rivoluzione culturale.

Concludiamo con le recensioni librarie di Giuliana Costantini. Il primo libro, di Rachel Lynn Solomon Nessuna nuvola all’orizzonte, narra duna storia moderna di un’aspirante giornalista che ha da sempre sognato di esercitare tale professione, ma si trova ad affrontare l’ambiente reale del giornale con l’unica arma possibile, la serenità e l’ottimismo. Il secondo libro, di Anna Maria Buontempo, Storia di una maestra. Ricordi e riflessioni di una centenaria, è la tenera storia di una maestra del Sud che, nel secolo scorso, con entusiasmo affronta le difficoltà di un luogo deprivato, rinunciando spesso, come accade, anche al tempo della sua vita privata. L’ultimo libro, di Gaja Cenciarelli, A scuola non si muore, è un giallo ambientato in una scuola, nella quale il vice preside rimane vittima di un delitto. Centrale è il ruolo dell’insegnante di inglese che indagherà sul caso, aiutata anche dai suoi studenti, ragazzini romani che colorano le pagine del libro con il loro linguaggio infarcito qua e là di romanesco. X

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