Ultime notizie

Con il Bando per l’anno scolastico 2024/2025 per l’assegnazione del contributo previsto dall’articolo 1, comma 389, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, come sostituito dall’articolo 1, comma 320, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, a favore delle istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado che acquistano uno o più abbonamenti a giornali quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale si ricorda che le domande, firmate digitalmente dal Dirigente scolastico e indirizzate al Dipartimento per l’informazione e l’editoria, potranno essere presentate a partire dal 10 dicembre 2024 al 10 marzo 2025, per le spese sostenute nel periodo compreso tra il 2 settembre 2024 e il 10 febbraio 2025.

Di seguito le nostre offerte di abbonamento:

1) ACQUISTO COME SCUOLA

Per le scuole che intendono sottoscrivere i nostri abbonamenti, vi invitiamo ad inviarci la cedola abbonamenti compilata che troverete a fondo pagina all'indirizzo euroed@euroedizoni.it. La cedola può essere compilata anche online. Per completare la procedura vi invitiamo a completare l'ordine sul MEPA o inviandoci un CIG dell'importo corrispondente agli abbonamenti selezionati.

A seguito della pubblicazione del bando di concorso la CASA EDITRICE EUROEDIZIONI TORINO propone un corso di preparazione al  CONCORSO per Dirigente Tecnico finalizzato al superamento della prova di preselezione e delle prove scritte, in modalità webinar.

Sono previsti 25 lezioni  in modalità WEBINAR, con esercitazioni finalizzate al superamento della prova di preselezione.

Il concorso prevede:

  • una prova di preselezione con test a risposta multipla su tutte le materie del concorso. Essa si articolerà in 60 quesiti a risposta multipla sulle materie specificate nell'allegato A al regolamento.
  • due prove scritte, di cui
  • una prova su tutte le aree oggetto del concorso, articolata in 7 quesiti a risposta aperta
  • una prova pratica consistente in una soluzione di caso

L'obiettivo del corso  è quello di far acquisire la tecnica per affrontare la prova di preselezione attraverso le esercitazioni e le successive prove scritte e la prova orale. Per la prova preselettiva non è prevista la pubblicazione di una banca dati.

Finalmente dopo cinque anni di annunci e rinvii il 9 dicembre 2024  è stato pubblicato il bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 145 dirigenti tecnici con funzioni ispettive del Ministero dell’istruzione e del merito, ai sensi dell’articolo 420, comma 7, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.

il 10% dei posti è riservato ai candidati che hanno svolto la funzione di dirigente tecnico in questi ultimi anni con incarico precario.

Le istanze potranno essere inoltrate solo per via telematica dalla data di pubblicazione  ed entro 45 giorni dalla data di pubblicazione, vale a dire fino alle ore 18,00 del 23 gennaio 2025.

Riguardo i contenuti vengono confermate tutte le regole già scritte nel regolamento del concorso  DECRETO 12 giugno 2024, n. 109. 

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Iscrizioni a.s. 2024/2025 - Domande dall'8 al 31 gennaio 2025

Programma annuale 2025: prorogati i termini di scadenza

Bonus lavoratori dipendenti Natale 2024 su NoiPA

Concorsi ordinari degli insegnanti di religione cattolica

Mansioni collaboratori scolastici

Sanzionato il Sindaco per ritorsione sul dipendente che ha segnalato illeciti -Whistleblowing

Rispetto dei tempi nella liquidazione delle fatture - Circolare della Ragioneria Generale dello Stato con indicazioni per le PA

Differito al 31 gennaio 2025 il termine per la Relazione annuale dei Responsabili Anticorruzione

Forniture, è necessario che il direttore per l’esecuzione del contratto sia diverso dal Rup

Il parere del CSPI sull’ “Adozione del modello nazionale di consiglio di orientamento”

Indicazioni alle stazioni appaltanti per controlli e verifiche nella fase esecutiva degli appalti

Docenti tutor e orientatori

In vista dell'uscita del nuovo concorso per posti di Direttore SGA nelle istituzioni scolastiche che sarà in forma semplificata articolato su due prove secondo le nuove regole introdotte con il Decreto Legge n. 44 del  1 aprile 2021 convertito nella legge 28 maggio 2021, n.76: una prova scritta costituita da 60 test a risposta multipla e da una prova orale su tutte le materie del concorso, la nostra Casa Editrice propone a condizioni molto vantaggiose un corso completo per la preparazione al concorso.

Il Corso di preparazione on line, sarà strutturato su 15 lezioni on line (Webinar), su tutte le materie del concorso.

L'obiettivo del corso è quello di far acquisire la tecnica di risposta ai test a risposta multipla previsti per la prova scritta e lo studio di caso previsto per lo svolgimento della prova orale. Durante lo svolgimento del corso saranno assegnati per esercitarsi test a risposta multipla strutturati e centrati sugli argomenti trattati durante la lezione in modo da facilitare l'apprendimento.

Ciò premesso, i webinar che vi proponiamo avranno una metodologia laboratoriale finalizzata al superamento alla specifica prova del concorso

Il corso avrà inizio  Giovedì 8 gennaio 2025, alle ore 17. A coloro che avranno effettuato l'iscrizione sarà inviato il link per effettuare il collegamento al webinar.

Costo del corso 350,00 euro.

Nel costo del corso sono compresi la spedizione gratuita del "MANUALE PER LA PREPARAZIONE AL CONCORSO e la GUIDA ALLA PROVA SCRITTA  CONCORSO DIRETTORE SGA con l'utilizzo gratuito del simulatore on line costituito da oltre 2.500 test a risposta multipla su tutte le materie del concorso. Tutti i test sono centrati sulle domande più ricorrenti con risposte commentate per consentire l’autoapprendimento e la simulazione delle prove.

Il 4 dicembre 2024 si è svolto  presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, un incontro di informativa in cui l’Amministrazione ha annunciato che la pubblicazione del bando di Concorso Ordinario per la Copertura di 1.435 posti da funzionario Elevate Qualificazioni con incarico da DSGA è prevista per il 13 dicembre p.v. sul portale InPa.

Le istanze potranno essere inoltrate solo per via telematica dalle ore 12:00 del 16 dicembre e fino alle ore 23:59 del 15 gennaio 2025.

Scuola sempre più aggredita

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Troppe aggressioni agli insegnanti e ai dirigenti scolastici. Dalle parole si è passati ai fatti e questo è intollerabile. L’ultima, in ordine di tempo (giovedì 14 novembre), sconcertante quanto allarmante per il modo e la spregiudicatezza con cui si è svolta, quella ordita da una trentina di genitori, che hanno fatto irruzione nella scuola media di Scanzano (frazione di Castellammare di Stabia), per aggredire un’insegnante di sostegno procurandole un trauma cranico a causa dei colpi ricevuti e messa in salvo dai carabinieri intervenuti prontamente. Non entriamo qui nel merito delle ragioni che hanno provocato questa “perfida spedizione” punitiva, ma non possiamo tacerne la gravità, che travalica ogni possibile giustificazione e immaginazione. Si va verso l’imbarbarimento, la “giustizia fai da te”, la reazione violenta e illogica come risposta immediata ad un presunto torto. In tutto questo, come nel caso in questione, i “social” hanno un ruolo di piano, diventano strumento di pettegolezzo, di approssimazione, di notizie e confidenze che si diffondono e si gonfiano man mano seguendo la regola dell’imprecisione fino allo stravolgimento delle notizie; ne resta l’agitazione emotiva che si è originata e che favorisce prese di posizioni collettive, ventilando l’urgenza di saldare i conti con la violenza, di distruggere in qualche modo l’altro.

A quando una riflessione strategica sulle condizioni della scuola e delle condizioni nelle quali si trova ad operare? Non si tratta solo di affrontare i nodi strutturali (dal numero degli alunni per classe al trattamento economico di docenti e personale ATA, ma di una modificazione a tutto campo dell’impianto culturale che la sorregge e la dirige).

Si va confermando una deriva sociale sempre più pericolosa, arditamente maleducata, egoista, cinica, reazionaria, ignominiosamente impositiva, come confermano anche le aggressioni ai medici e al personale infermieristico di ospedali e pronto soccorso, di una gioventù che agisce con spregio alla vita propria e degli altri.

Nota a margine:

Argomenti

L’uso strategico dell’orario di lavoro nell’organizzazione del servizio del personale ATA
La scelta dei criteri e delle modalità operative per dare concreta attuazione ai diversi modelli orari di organizzazione del lavoro del personale ATA rientra nell’autonoma valutazione dell’amministrazione. Spetta all’amministrazione stabilire quali modelli orari sono più idonei e funzionali per garantire le esigenze di servizio.
Rocco Callà

I permessi retribuiti per il diritto allo studio
La nuova disciplina è ora contenuta nel CCNL 18/1/2024.
Angelo Muratore

La dichiarazione dei servizi: procedimento per la validazione
La Dichiarazione dei Servizi deve essere presentata dal dipendente al momento dell’assunzione in servizio  presso l’istituzione scolastica.
Luciana Petrucci Ciaschini

Recesso e valutazione negativa del periodo di prova del personale ata
Il recesso per esito sfavorevole della prova, anche se si fonda su un giudizio ampiamente discrezionale, deve essere sufficientemente motivato con specifico riferimento agli elementi di giudizio negativi posti a base del provvedimento stesso.
Stefano Callà

Argomenti

Scuola sempre più aggredita
Troppe aggressioni agli insegnanti e ai diri­genti scolastici. Dalle parole si è passati ai fatti e questo è intollerabile. L’ultima, in ordine di tem­po (giovedì 14 novembre), sconcertante quanto allarmante per il modo e la spregiudicatezza con cui si è svolta, quella ordita da una trentina di genitori, che hanno fatto irruzione nella scuola media di Scanzano (frazione di Castellammare di Stabia)...
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

Gli affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture: le precisazioni dell’ANAC
Il Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) nell’adunanza del 30 luglio 2024 ha approvato il Vademecum informativo per gli affidamenti diretti di lavori di importo inferiore a 150.000,00 euro, e di forniture e servizi di importo inferiore a 140.000 euro.
Raffaella Scibinico

La gestione dei permessi per motivi personali e familiari
La Corte di cassazione chiarisce la portata applicativa delle norme contrattuali.
Rocco Callà

Lo Stalking Occupazionale

In arrivo la nota annuale con le indicazioni sul percorso di formazione e prova per l’a.s. 2024/2025.

L’impianto del percorso formativo che prevede in tutto un impegno pari a 50 ore distinte in 4 fasi:

  • incontri propedeutici e di restituzione finale (6 ore);
  • laboratori formativi (12 ore);
  • peer to peer ed osservazione in classe (12 ore);
  • formazione online (20 ore).

Il Ministero ha emanato la circolare  le iscrizioni alle scuole dell'infanzia e al primo e secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2025/2026.

La finestra per la presentazione delle domande va dall’8 al 31 gennaio 2025.

Le iscrizioni per tutte le classi iniziali della Scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado statale si effettueranno online, attraverso la piattaforma UnicaOnline così come le iscrizioni ai percorsi di istruzione e formazione professionale e alle scuole paritarie che su base volontaria aderiscono alla modalità telematica.

Alla piattaforma Unica si accede attraverso le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di identità elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o eIDAS (electronicIDentification Authentication and Signature).

Vanno consegnate direttamente presso la Segreteria delle Istituzioni scolastiche, in forma cartacea, le domande di iscrizione alla Scuola dell’infanzia, alle scuole di Valle d’Aosta, Trento e Bolzano, nonché le iscrizioni a specifici percorsi dettagliati nell’annuale nota emanata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Nella piattaforma Unica sono disponibili informazioni sulle scuole (“Cerca la tua scuola”) e sezioni dedicate all’orientamento, per accompagnare le famiglie e gli studenti nella scelta della scuola più adatta alle loro competenze, aspirazioni e attitudini

 

Il Ministero ha emanato la nota nr. 8235 del 26 novembre 2024 con la quale ha disposto la  proroga dei termini di presentazione del Programma Annuale 2025.

In particolare, le tempistiche per la predisposizione ed approvazione del programma annuale 2025 sono le seguenti:

  • entro il 15 gennaio 2025, le istituzioni scolastiche predispongono il programma annuale e la relazione illustrativa; entro la medesima data, il programma annuale e la relazione illustrativa, sono sottoposti all’esame dei revisori dei conti per il parere di regolarità;
  • entro il 15 febbraio 2025, i revisori dei conti rendono il suddetto parere. Tale parere può essere acquisito anche con modalità telematiche;
  • entro il 15 febbraio 2025, il Consiglio d’Istituto delibera in merito all’approvazione del programma annuale. La delibera di approvazione del programma annuale è adottata entro il 15 febbraio 2025, anche nel caso di mancata acquisizione del parere dei revisori dei conti entro la data fissata per la deliberazione stessa.

 

Trent’anni dopo il Testo unico sull’istruzione

Editoriale di Anna Armone

Direttore Responsabile

Quarant’anni fa entrava in vigore il Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti relative alle scuole di ogni ordine e grado. È stata la legge delega n. 421/1991 a dare il via alla costruzione, da parte del Governo, della raccolta normativa tutt’oggi vigente.

L’intento di fondo è stato, allora, coordinare disposizioni talora contrastanti o di ambigua interpretazione, anche se il Testo unico non riusciva già allora e non riesce ad esaurire la disciplina in materia di istruzione. Infatti, per avere un quadro completo dal punto di vista normativo, è fondamentale considerare le seguenti altre fonti:

le disposizioni relative alla contrattazione nazionale;

la disciplina del pubblico impiego che trova applicazione anche per il personale della scuola;

Trent’anni dopo il Testo unico sull’istruzione
Editoriale: di Anna Armone

Quali prospettive sul tormentato rapporto tra i poteri del dirigente scolastico e le competenze degli organi collegiali alla luce di due recenti sentenze di Francesco G. Nuzzaci

 Le politiche nel settore della formazione come risposta alla “grande trasformazione” del mercato del lavoro di Renato Loiero

Oltre il “talento”: per un orientamento scolastico che valorizzi l’autodeterminazione di Federico Bizzeti e Patrizia Giorgi

A lezione di Etica Animale
Spunti e riflessioni su come integrarla nei programmi di studio di Alessia De Pasquale

Il perimetro dell’autonomia scolastica tra centralismo ministeriale ed autonomia regionale

Editoriale di Ivana Summa

Le urgenze e le emergenze periodiche e quotidiane che attraversano le nostre scuole e l’abituale frene­sia decretativa che da sempre caratterizza il Mini­stero dell’istruzione impediscono ai docenti e di­rigenti scolastici di dedicare la dovuta attenzione e la conseguente riflessione alle riforme di carattere generale che riguardano anche il sistema scolastico e le potenzialità della propria specifica autonomia. Con riguardo alle prime – che si riferiscono spesso ad aspetti di carattere prevalentemente ammini­strativo, come trasparenza, privacy, anticorruzio­ne, acquisizione di beni e servizi - qui evidenziamo l’attualità della legge 26 giugno 2024, n. 86 recante disposizioni per l'attuazione dell'autonomia diffe­renziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzio­ne. Si tratta della cosiddetta legge Calderoli che, come ci suggeriscono ben due contributi pubblicati in questo numero – quello di Anna Armone e di Giancarlo Sacchi – mette in gioco diritti costitu­zionalmente protetti (salute ed istruzione) e le ri­sorse per poterli garantire a tutti e nella stessa mi­sura. Proprio la rilevanza di tali diritti, riconosciuti come fondamentali dalla nostra costituzione, ci fa comprendere perché questa legge ha stabilito che occorre prima determinare i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) e poi avviare la procedura per eventualmente conferire maggiore autonomia alle regioni che lo richiedano. La lettura di questi due contributi ci consente di dare uno spessore storico-giuridico alla questione dell’autonomia e, di conse­guenza, di comprendere che essa è incardinata nel disegno della struttura costituzionale. Gli stessi contributi, tuttavia, non azzardano previsioni sul­lo stesso destino della legge n. 86/2024 anche in considerazione che la Legge costituzionale n. 3 del 2001 non si è mai realizzata.

EDITORIALE Ivana Summa
Il perimetro dell’autonomia scolastica tra centralismo ministeriale ed autonomia regionale
Le urgenze e le emergenze periodiche e quotidiane che attraversano le nostre scuole e l’abituale frene­sia decretativa che da sempre caratterizza il Mini­stero dell’istruzione impediscono ai docenti e di­rigenti scolastici di dedicare la dovuta attenzione e la conseguente riflessione alle riforme di carattere generale che riguardano anche il sistema scolastico e le potenzialità della propria specifica autonomia.

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità

L'autonomia differenziata per la scuola: rischi o opportunità? Gian Carlo Sacchi

Il Framework UNESCO per le Competenze IA degli Studenti Gabriele Benassi

Autonomia scolastica: luci e ombre di una riforma necessaria Eva Raffaella Maria Nicolò

Educazione civica e Paideia costituzionale nelle nuove Linee guida Andrea Porcarelli

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: riflessioni

Il MIM ha aggiornato il cronoprogramma sulla piattaforma Futura per le scadenze relative all’avviso PNRR Competenze STEM e multilinguistiche di cui al D.M. 65/2024 e all’avviso PNRR Formazione del personale scolastico per la transizione digitale di cui al D.M. 66/2024. Le nuove scadenze sono: per l’aggiudicazione le ore 12 del 30 novembre 2024, per la stipula dei contratti il 31 dicembre 2024.

Con questo proposito, Euroedizioni propone 10 laboratori di formazione per il personale scolastico come previsto dal Decreto:

  • Corso 1: L’Intelligenza Artificiale Generativa applicata nella didattica 
  • Corso 2: La valutazione formativa: realizzare rubriche di valutazione con dell’Intelligenza Artificiale
  • Corso 3: Didattica BES 3.0: Strumenti digitali per una scuola inclusiva e accessibile a tutti
  • Corso 4: Innovare l’insegnamento: le web app fondamentali per ogni docente
  • Corso 5: Da zero a e-Book Realizza e pubblica con Book Creator
  • Corso 6: Costruire relazioni efficaci: tecniche di comunicazione per docenti
  • Corso 7: Workshop Intensivo di Produzione Video
  • Corso 8: Proteggere la privacy degli studenti
  • Corso 9: Creazione di artefatti culturali con Canva - Un laboratorio interattivo per docenti
  • Corso 10: Documentazione di buone pratiche - Un laboratorio interattivo per docenti

Obiettivi formativi per azioni di didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico (M4C1I2.1)

Premesso che la nota 150796 del 25 settembre 2024  relativa ai pensionamenti del personale scolastico aventi effetto dal prossimo 1 settembre 2025,  prevede come adempimento da parte delle Istituzioni scolastiche l'utilizzo esclusivo dell’applicativo Nuova Passweb, per il caricamento dei dati pensionistici del personale per consentire l'erogazione della pensione entro il termine massimo del 10 gennaio 2025.

Vi proponiamo una serie di laboratori di formazione pratici e operativi per personale amministrativo su specifici compiti che gravano sugli uffici di segreteria.

I corsi saranno erogati in modalità ONLINE SINCRONO.

Area DigCompEdu – Coinvolgimento e valorizzazione professionale

A ciascun partecipante sarà inviato il link per la partecipazione al corso

Modalità di partecipazione:

E’ possibile fare ordine diretto sul MEPA.

Compito del referente tutor del corso inviare a direttore@euroedizioni.it nominativi dei partecipanti con il loro indirizzo mail. A ciascun partecipante sarà inviato il link di collegamento al corso. Le scuole con l'ordine di acquisto dei corsi comunicheranno i nominativi dei partecipanti e il codice CIG e UNIVOCO per il rilascio della fattura.

Per ogni altro chiarimento inviare una email a direttore@euroedizioni.it

SINGOLI MODULI FORMATIVI

1) Dematerializzazione dei Contratti al personale interno ed esterno procedure di individuazione, piattaforma PERLAPA, piattaforme per adempimenti fiscali e previdenziali: studio di casi

CODICE MEPA: CORSOAMM1

DURATA DEL CORSO: 12 ore. Le lezioni saranno articolate in 4 webinar della durata di 3 ore.

Il periodo di svolgimento sarà concordato con la scuola

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Risarcimento da 4 a 24 mensilità per chi ha subito abuso dei contratti a tempo determinato

Conferimento supplenze su posti di assistente amministrativo liberi per progressione area funzionari di elevata qualificazione

Progetto didattico sperimentale Studente-atleta di alto livello” per l'a.s. 2024/2025

Precariato nella scuola, l’UE trascina l’Italia davanti alla Corte di giustizia

Concorso straordinario Insegnamento Religione Cattolica: istruzioni operative per la valutazione delle domande

Incompatibile come Responsabile anticorruzione chi gestisce amministrazione attiva e a rischio corruttivo

Certificati di malattia e visite mediche: nuovo servizio su app IO

Lo scollamento cronico tra la scuola reale e i decisori politici

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Dovremmo esserci abituati al fatto che la scuola reale e i decisori politici viaggiano su due binari diversi e che le “convergenze parallele” sono costrette più che condivise. Ad ogni mutamento politico, che sia di destra o di sinistra, la scuola viene sottoposta ad una somma di interventi che entrano nello specifico del suo funzionamento introducendo innovazioni che incidono fortemente sia a livello strutturale sia anche sull’impianto didattico, il tutto corroborato dall’annunciata intenzione di produrre/riprodurre una opportuna e risolutoria riforma. Un fermento di notevole spessore etico, quello che si intercetta e non v’è ragione di dubitare che non sia dettato dal reale interesse di dare alla scuola nuovi orientamenti per riscontrare meglio le esigenze di una società in mutamento costante e consentire ai nostri giovani di arricchirsi delle competenze necessarie per un proficuo inserimento nella dinamica di sviluppo e crescita che caratterizzerà sempre più le esigenze del paese.

Alla scuola, quindi, si riconosce di essere al centro degli interessi dei governanti, luogo deputato alla formazione della futura struttura portante del Paese, luogo in cui abita il futuro e gli insegnanti, svolgendo il “lavoro più bello del mondo”, si possono rappresentare come figure mitiche, il tramite che consente la realizzazione stessa delle ambizioni del Paese.

Almeno questa è l’impressione che si ricava dalle parole pronunciate dal Ministro Valditara in occasione della giornata mondiale degli insegnanti, e mai parole hanno reso così giustizia agli insegnanti, da alcuni anni in caduta libera nella stima e considerazione che la società riserva loro.

Argomenti

Le disposizioni per redigere il programma annuale 2025
Le annuali indicazioni del Ministero con la specificazione dei finanziamenti.
Maria Rosaria Tosiani

Come procedere nella redazione del programma annuale 2025
Le fasi in cui si articola il procedimento di costruzione del programma annuale: gli aspetti pratici e operativi.
Maria Rosaria Tosiani

I pensionamenti del personale scolastico aventi effetto dal 1° settembre 2025
Requisiti pensionistici e adempimenti delle segreterie con la gestione PASSWEB.
Raffaella Scibinico

Parità di genere: a che punto siamo?
Antonietta Di Martino

Argomenti

Lo scollamento cronico tra la scuola reale e i decisori politici
Dovremmo esserci abituati al fatto che la scuola reale e i decisori politici viaggiano su due binari diversi e che le “convergenze parallele” sono costrette più che condivise. Ad ogni mutamento politico, che sia di destra o di sinistra, la scuola viene sottoposta ad una somma di interventi che entrano nello specifico del suo funzionamento introducendo innovazioni che incidono fortemente sia a livello strutturale sia anche sull’impianto didattico, il tutto corroborato dall’annunciata intenzione di produrre/riprodurre una opportuna e risolutoria riforma.
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

La redazione del Programma Annuale 2025
La programmazione delle risorse finanziarie e la predisposizione della rela­zione del dirigente a corredo del programma annuale.
Maria Rosaria Tosiani

La contrattazione del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa anno scolastico 2024/2025
Limiti e modalità di conduzione del negoziato secondo le regole del nuovo CCNL 2019/2021.
Rocco Callà

Abuso e maltrattamento di minori: scuola e assoc

Premesso che la nota 150796 del 25 settembre 2024  relativa ai pensionamenti del personale scolastico aventi effetto dal prossimo 1 settembre 2025,  prevede come adempimento da parte delle Istituzioni scolastiche l'utilizzo esclusivo dell’applicativo Nuova Passweb, per il caricamento dei dati pensionistici del personale per consentire l'erogazione della pensione entro il termine massimo del 10 gennaio 2025.

Vi vogliamo proporre su questa complessa materia due webinar formativi per chiarire al personale che dovrà fare il lavoro i dubbi su questi  adempimenti  di non semplice applicazione che riguardano il riconoscimento e l'inserimento dei servizi al sistema informatico per il calcolo della pensione.La gestione dei procedimenti pensionistici si presenta molto complessa. Le istituzioni scolastiche in materia pensionistica non hanno competenza ad emettere i  provvedimenti,

Tale competenza è dell’INPS. Tuttavia la corretta gestione dei procedimenti pensionistici da parte dell’INPS presuppone la corretta comunicazione delle informazioni che le istituzioni scolastiche sono chiamate a fornire,  per via informatica, attraverso la nuova PASSWEB.

Il corso si svolgerà  nei giorni 8 e 15 Novembre 2024 , dalle ore 16.00  alle ore 18,00, in modalità webinar.

Relatrice: Dott.ssa Maria Rosaria Tosiani

Costo: 20€ per partecipante

Modalità di partecipazione: 

Per iscriversi è sufficiente che la scuola invii a direttore@euroedizioni.iti nominativi dei partecipanti con il loro indirizzo mail. A ciascun partecipante sarà inviato il link di collegamento al webinar. Le scuole con l'ordine di acquisto dei corsi comunicheranno i nominativi dei partecipanti e il codice CIG e UNIVOCO per il rilascio della fattura. Per ogni altro chiarimento  inviare una email a  direttore@euroedizioni.it Per ogni altra informazione di dettaglio consultare il sito www.euroedizioni.it

Con l'avviso n.155157 del 02/10/2024 il Ministero dell'istruzione e del merito avvisa l'inizio della prova scritta del concorso dirigenti scolastici che si terrà il mercoledì 30 ottobre 2024, alle h 14:30. Si evidenzia che, a norma del medesimo articolo 7, comma 1, del bando di concorso, la prova scritta si svolge nella sede individuata nell’USR al quale il candidato ha presentato la domanda di partecipazione. L’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati, è comunicato dagli Uffici scolastici regionali presso i quali si svolge la prova almeno quindici giorni prima della data di svolgimento della prova stessa. Tale comunicazione è data tramite avviso pubblicato sul Portale Unico del reclutamento di cui all’articolo 35-ter del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, raggiungibile all’indirizzo www.inpa.gov.it, e nei rispettivi albi e siti internet degli Uffici scolastici regionali. Il candidato, inoltre, dal Portale Unico del reclutamento, potrà accedere tramite il link https://concorsi.istruzione.it/piattaforma-concorsi-web/graduatoria/lista-istanze all'area "Graduatorie" della Piattaforma “Concorsi e Procedure selettive” e, scegliendo il concorso di interesse, visualizzare/salvare il documento relativo alla propria convocazione presente nella sezione “Allegati”. Detto avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti.

Il caso della dirigente scolastica fatta oggetto di delinquenziali atti persecutori

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Considerata l’importanza della vicenda che in­teressa, da ben nove anni, la dott.ssa Maria Antonia Vitale, dirigente Scolastica dell’Istituto “Pacinotti” di Foggia, riteniamo opportuno evidenziarla in apertu­ra di rivista, giacché si configura come una summa sconcertante di atti persecutori e intimidatori, mol­to più gravi di quanto abbiamo potuto registrare, fi­nora, in merito a minacce e atti di violenza agiti nei confronti dei dirigenti scolastici. Si va declinando un sempre più ostile ed intollerabile comportamento intimidatorio nei confronti del personale scolastico, nel caso specifico raggiungendo plurime forme de­linquenziali. Ne parliamo essendo autorizzati a farlo dalla stessa interessata.

Così vengono riportati i fatti dal giornalista Al­berto D’Agostino su “Foggia Today” di venerdì 13 luglio 2024.

Clima di terrore al Pacinotti, dirigente vittima di gravi episodi: “Stai attenta, passerai un brutto guaio”.

È l’assurda storia che ci racconta la dirigente sco­lastica dell’istituto A. Pacinotti di Foggia. Due furti di borsa, il condotto della benzina dell’auto tagliato e le minacce al citofono di casa.

Quello che sta accadendo all’interno dell’Ipsia A. Pacinotti di Foggia ha dell’incredibile. A denunciarlo è la dirigente scolastica Maria Antonia Vitale.

Argomenti

Il caso della dirigente scolastica fatta oggetto di delinquenziali atti persecutori
Considerata l’importanza della vicenda che in­teressa, da ben nove anni, la dott.ssa Maria Antonia Vitale, dirigente Scolastica dell’Istituto “Pacinotti” di Foggia, riteniamo opportuno evidenziarla in apertu­ra di rivista, giacché si configura come una summa sconcertante di atti persecutori e intimidatori, mol­to più gravi di quanto abbiamo potuto registrare, fi­nora, in merito a minacce e atti di violenza agiti nei confronti dei dirigenti scolastici.
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

La vigilanza sugli adempimenti del preposto
Obblighi del datore di lavoro/dirigente, orientamenti giurisprudenziali e suggerimenti operativi.
Antonietta Di Martino

La mitigazione del decremento demografico attraverso il contrasto alla dispersione scolastica: strategie di intervento
La progettualità per il contrasto alla dispersione scolastica.
Vittorio Trifoglio

Equità valutativa e inoppugnabilità della valutazione nella scuola secondaria di primo grado

Argomenti

I nuovi funzionari di elevata qualificazione
I direttori SGA diventano Funzionari di elevata qualificazione ma il profilo resta immutato.
Rocco Callà

L’attività Ispettiva e formativa del personale ATA nelle scuole non è più di competenza del DSGA
Il novo profilo del direttore non solo non viene migliorato ma si tolgono funzioni che in precedenza lo qualificavano.
Maria Rosaria Tosiani

L’accesso informale, strumento di partecipazione semplificata
Anna Armone

Le regole sulla contrattazione integrativa d’istituto a seguito dell’entrata in vigore del nuovo CCNL 2019/2021
I principali adempimenti connessi alle relazioni sindacali d’istituto.
Rocco Callà

Modello 770/2024: scadenza presentazione 31 ottobre 2024

Con il Disegno di legge “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati” approvato in via definitiva dal Senato ieri 25 settembre 2024 sono state apportate modifiche al Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62.

Di seguito un riassunto delle modificazioni apportate.

Per la scuola primaria: a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti, ivi compreso l’insegnamento di educazione civica, delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria è espressa collegialmente dai docenti con giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti (ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente). Sempre nella scuola primaria la valutazione del comportamento dell’alunna e dell’alunno è espressa collegialmente dai docenti con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione.

Per la scuola secondaria di primo grado: la valutazione del comportamento è espressa in decimi, fermo restando quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249.

Guida completa ed aggiornata allo svolgimento delle prove del concorso

Terza edizione 

La casa editrice Euroedizioni Torino ha appena pubblicato il nuovo Manuale per la preparazione al concorso Dirigente Tecnico del Ministero dell’Istruzione (Guida completa ed aggiornata allo svolgimento delle prove del concorso - Terza edizione). La Guida è concepita in funzione della specifica preparazione che bisogna avere per affrontare le prove del concorso avuto riguardo alle funzioni che i Dirigenti Tecnici saranno chiamati a svolgere in seno all’amministrazione scolastica.

DISPONIBILE SUL SITO WWW.EUROEDIZIONI-SHOP.IT

La presente guida aggiornata con le più recenti disposizioni legislative e regolamentari è rivolta ai partecipanti al concorso per titoli ed esami per Dirigenti Tecnici del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Essa si propone di offrire le necessarie cognizioni per superare le prove del concorso costituite da due prove scritte ed una prova orale ed una eventuale prova di preselezione.

La Guida è concepita in funzione della specifica preparazione che bisogna avere per affrontare le prove del concorso avuto riguardo alle funzioni che i Dirigenti Tecnici saranno chiamati a svolgere in seno all’amministrazione scolastica; essa illustra in modo chiaro e completo tutte le materie delle quali è richiesta la conoscenza ai fini della preparazione delle prove del concorso.

La presente raccolta di leggi e atti aventi forza di legge è finalizzata a sod­disfare  le esigenze di coloro che devono sostenere le prove scritte nei concorsi indetti dal Ministero dell'Istruzione e del Merito  a posti di Dirigente Tecnico , Dirigente Scolastico, Direttore SGA.

Il presente  testo può essere consultato durante lo svolgimento delle prove scritte, in quanto contiene solo norme di legge ed atti equiparati  non commentati e non annotati con la giurisprudenza.

Il testo raccoglie in modo organico e coordinato le norme del Testo Unico di cui al D.L.vo 16 aprile 1994, n.297 in materia di istruzione delle scuole di ogni ordine, nonché le disposizioni legislative che negli anni sono state emanate ad integrazione e modifica del stesso Testo Unico e, a completamento del quadro normativo, le disposizioni di legge che ad esso si collegano.

Il testo è aggiornato fino alla legge  n. 121  del 8 agosto 2024  che istituisce la filiera formativa tecnologico-professionale.

Completano la presente raccolta di leggi, la costituzione della Repubblica Italiana,  le norme sul pubblico impiego di cui al D.L.vo n.165/2001, la legge n.241/1990 sul procedimento amministrativo e il diritto di accesso agli atti e documenti amministrativi, nonchè  il codice dei contratti pubblici di cui al D.L.vo n.36/2023, il testo unico sulla salute e sicurezza di cui al D.L.vo n.81/2008, il codice di giustizia amministrativa e il codice di giustizia contabile, le norme in materia di privacy, trasparenza e anticorruzione,

ed, infine le norme del codice penale con riguardo ai delitti contro la P.A. e in danno dei minori, le  norme sulle funzioni amministrative degli enti locali in materia scolastica, le norme sulla riforma degli istituti tecnici e professionali e le norme di attuazione del PNRR.

Per agevolare la consultazione il testo è corredato da un indice analitico alfabetico sulle norme della costituzione della Repubblica Italiana e da un secondo indice analitico alfabetico su tutta la raccolta delle leggi della scuola e delle disposizioni ad essa collegate.

Si può acquistare al seguente link: https://www.euroedizioni-shop.it/prodotto/codice-delle-leggi-della-scuola/

Lo scollamento cronico tra la scuola reale e i decisori politici

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Dovremmo esserci abituati al fatto che la scuola reale e i decisori politici viaggiano su due binari diversi e che le “convergenze parallele” sono costrette più che condivise. Ad ogni mutamento politico, che sia di destra o di sinistra, la scuola viene sottoposta ad una somma di interventi che entrano nello specifico del suo funzionamento introducendo innovazioni che incidono fortemente sia a livello strutturale sia anche sull’impianto didattico, il tutto corroborato dall’annunciata intenzione di produrre/riprodurre una opportuna e risolutoria riforma. Un fermento di notevole spessore etico, quello che si intercetta e non v’è ragione di dubitare che non sia dettato dal reale interesse di dare alla scuola nuovi orientamenti per riscontrare meglio le esigenze di una società in mutamento costante e consentire ai nostri giovani di arricchirsi delle competenze necessarie per un proficuo inserimento nella dinamica di sviluppo e crescita che caratterizzerà sempre più le esigenze del paese.

Alla scuola, quindi, si riconosce di essere al centro degli interessi dei governanti, luogo deputato alla formazione della futura struttura portante del Paese, luogo in cui abita il futuro e gli insegnanti, svolgendo il “lavoro più bello del mondo”, si possono rappresentare come figure mitiche, il tramite che consente la realizzazione stessa delle ambizioni del Paese.

Almeno questa è l’impressione che si ricava dalle parole pronunciate dal Ministro Valditara in occasione della giornata mondiale degli insegnanti, e mai parole hanno reso così giustizia agli insegnanti, da alcuni anni in caduta libera nella stima e considerazione che la società riserva loro.

Il Ministro ha esordito affermando: “Oggi celebriamo in Italia e nel mondo la figura dell’insegnante, autentico professionista della conoscenza”. Il che rappresenta un riconoscimento formidabile, proprio per quanto e come mette in evidenza il valore del sapere degli insegnanti e la responsabilità che hanno nel formare gli studenti e arricchirli di competenze, peraltro corrispondendo al riconoscimento della scuola come “pilastro della crescita civile e sociale” del paese. In conclusione, rivolgendosi direttamente agli insegnanti, il Ministro ha riconosciuto: “Voi avete in mano il lavoro più bello del mondo, quello di dare un futuro ai nostri giovani. Scuola, società e territorio insieme per il futuro”.

Naturalmente, non si possono che apprezzare le parole di ringraziamento così generosamente rivolte agli insegnanti, ma non ci si può trattenere dal fare qualche semplice riflessione: Se così è e si manifesta convintamente, per quale motivo la categoria degli insegnanti è così bistrattata quando si affrontano le questioni economiche? Non sfugge più a nessuno che gli stipendi non consentono neanche uno stile di vita appena dignitoso. Il lavoro degli insegnanti è diventato sempre più complesso e difficile, per molti aspetti e in tante situazioni ai limiti dell’impossibile. È vero, gli insegnanti svolgono una missione eroica nel contesto civile sociale che è andato disegnando, rendendo possibile il riconoscimento della scuola come “pilastro della crescita covile e sociale” del paese, ma siamo sicuri che questo pilastro reggerà ancora? L’anima del pilastro sono gli insegnanti e non si può continuare a far finta di niente e a continuare ad indebolirne il significato e la sostanza. 

Gli articoli di questo numero:

Maria Rosaria Tosiani apre il numero con “La redazione del programma annuale 2025” sulla scorta della nota del Ministero n. 36704 del 30 settembre scorso, nella quale si forniscono le indicazioni per la predisposizione del Programma annuale per l’anno 2025 assegnando le risorse finanziarie su cui le scuole possono contare per pianificare le attività da realizzare nel prossimo esercizio finanziario. La redazione di questo fondamentale documento contabile rientra nei compiti del Dirigente scolastico, che, come recita il regolamento di contabilità scolastica (art.5, comma 8), si avvale del supporto e della collaborazione del Direttore sga per la parte economico finanziaria, in quanto responsabile della tenuta delle scritture contabili, da cui bisogna attingere le informazioni per la rilevazione dei dati. In sede di programmazione annuale delle risorse, per decidere la corretta imputazione delle spese occorre preliminarmente definire bene cosa è un progetto e cosa è un’attività, che costituiscono le due macro voci in cui si articola il programma annuale. Il contributo propone uno schema tipo di relazione illustrativa.

Rocco Callà focalizza l’attenzione su “La contrattazione del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa anno scolastico 2024/2025” e richiama alla necessità di rifarsi alle norme contenute nel CCNL del comparto scuola 2019/2021, in particolare all’art. 30, che disciplina modalità e materie della contrattazione d’istituto. Responsabile della gestione e della responsabilità delle relazioni sindacali, è importante, sia per il DS sia per le RSU, individuare, nell’ambito dei limiti fissati dalla legge e dalla contrattazione collettiva, lo spazio negoziale, cioè le materie che possono formare oggetto della contrattazione, ricordando che la RSU non è chiamata a contrattare sulle proposte formative, sui piani della didattica di competenza del Collegio dei docenti, sulle attività del PTOF. Lo svolgimento della trattativa è ampiamente illustrato nei diversi punti che la caratterizzano.

Elena Macario Crussi e Roberto Contiero propongono all’attenzione un argomento di cui si parla spesso ma che resta sempre ampiamente sospeso riguardo a cosa e come fare. In “Abuso e maltrattamento di minori: scuola e associazioni sportive e dilettantistiche fra diritto e deontologia”, si forniscono indicazioni su come individuare situazioni di rischio per il minore in due ambienti strettamente connessi tra loro, la scuola e il mondo delle discipline sportive dilettantistiche, parallelamente approfondendo la modalità più opportuna per interessare e coinvolgere gli organi competenti, al fine di tutelarne l’equilibrio e il benessere evolutivo. Dopo aver descritto le caratteristiche e il ruolo delle associazioni sportive e dilettantistiche e quali elementi le legano al mondo della scuola, vengono approfondite le direttive delle nuove Linee guida che regolamentano il comportamento di queste realtà nei casi in oggetto, valutando quando e se esiste un punto di incontro e azione congiunta con la scuola. In conclusione si propongono gli specifici modelli di segnalazione delle situazioni problematiche.

Giacomo Mondelli prospetta l’importanza di “Migliorare la professionalità docente riflettendo sui fondamenti epistemologici delle discipline scolastiche”, a fronte dei deludenti esiti di apprendimento che, ormai da anni, vanno realizzando gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. L’analisi del fenomeno porta ad evidenziare l’importanza di trasformare le debolezze dei docenti in obiettivi di miglioramento della qualità formativa della scuola, portandoli a ri-conoscere il senso originario dell’ambito del sapere che, insegnando, sono chiamati quotidianamente a promuovere anche e soprattutto allo scopo di renderne consapevolmente partecipi gli alunni.

Antonietta Di Martino si sofferma su “Sicurezza antincendio: quando industria e scuola si incontrano”, riferendo di un progetto innovativo realizzato da Istituti Tecnici e Professionali del Piemonte, che può essere considerato come un modello di buon allineamento tra l’offerta formativa delle scuole e le richieste del mondo del lavoro e che potrebbe essere sperimentato anche in altri istituti scolastici.

Loredana Garritano richiama l’attenzione su “L’intelligenza artificiale e lo spirito critico degli alunni”, da un lato rilevando che l’uso dei social network sta causando enormi problemi, perché esiste un bombardamento di notizie, spesso non supportate da fonti attendibili e dall’altro evidenziando che gli alunni, per avere familiarità e un’interazione proficua con le tecnologie che avanzano e cambiano continuamente, devono andare al di là delle capacità tecniche di base, che consistono nel sapere semplicemente usare internet, inviare e-mail, usare i social, eccetera. Da qui, il contributo allarga la visuale sulla considerazione che alunni e docenti devono avere a fronte delle potenzialità messe a disposizione dall’intelligenza artificiale.

Mario Di Mauro, per La Scuola in Europa, porta alla riflessione “L’educazione e la scuola tra Cechi e Slovacchi nell’Europa delle indipendenze di oggi”. Decidendo di allargare l’Europa delle comunità ad Oriente, nel 2004 si accolsero ben 9 paesi, tra i quali le repubbliche ceca e slovacca, entrambe cariche di una storia lunga e travagliata, al punto che appare difficile elaborare una visione chiara e netta tra i due paesi. In sintesi, la Cechia e la Slovacchia, che ormai da anni si sono liberate da ogni forma di influenze storiche da parte di paesi dominanti, hanno abbandonato il modello di istruzione segregata e abbracciato quello inclusivo come oggi per ogni paese europeo comunitario. Nel caso di entrambi i paesi, le attività di ‘apprendimento generativo’ vengono progettate per aiutare lo studente ad impegnarsi attivamente con ogni materiale didattico organizzandolo e facendolo integrare con le sue conoscenze sia quelle pre-esistenti in quanto cognitive che quelle scolastiche del primo avvio all’istruzione sistematica.

Stefano Callà, per I Casi della Scuola,  sotto il titolo “Molestie sessuali e giusta causa di licenziamento”, commenta l’ordinanza della Corte di Cassazione,  Sez. Lav. del  26 settembre 2023, n. 27363. La vicenda giudiziaria si riferisce ad un licenziamento per giusta causa disposto nei confronti di un dipendente, sulla scia di una serie di gravi elementi debitamente contestati, che facevano riferimento a due episodi  in particolare: il primo avrebbe configurato sic et simpliciter un’ipotesi di molestie, per essere stato il dipendente accusato di aver palpeggiato una collega durante l’orario di lavoro; nel  secondo episodio  aveva invece rivolto dei commenti gravemente inopportuni e alla presenza di altri nei confronti di un’altra collega.

Vittorio Venuti, per la rubrica di Psicologia, riflette sulla relazione “Cultura organizzativa e personalità della scuola” evidenziando che occorre abituarsi a pensare all’istituzione scolastica come ad un organismo vivente, che si qualifica per l’aspetto, per la “personalità” che riesce ad esprimere, quindi per il clima che vi si respira e per la cultura che ne fonda e suggestiona il suo stesso operare, progettarsi e riprogettarsi secondo una visione che interpreta il presente in ragione di un’analisi critica in grado di cogliere gli orientamenti formativi etici, morali e sociali che i mutamenti di stato della società vanno determinando. La scuola è un luogo nel quale educazione e istruzione si determinano principalmente per gli incontri relazionali, affettivi, emotivi e culturali progettati ed ispirati dai docenti: incontri e confronti di personalità, dunque.

Vincenzo Casella, per Sportello Assicurativo, presenta il caso: “Alunna cade con gli sci durante una uscita scolastica”. La ricostruzione dei fatti indica come la studentessa, in occasione della gita, fosse accompagnata dal padre. Fu quest’ultimo a portare la figlia sulla pista da sci dove accadde il sinistro, in assenza del docente. Inoltre, nella dinamica dell’evento non veniva determinata né la causa della caduta, né il luogo esatto della stessa. Quale la sentenza della Cassazione e quali le deduzioni dell’agenzia assicurativa? X

Copyright © 2010 Euroedizioni Torino
Via Osasco 62 - 10141 (TO)
Tel. +39 0112264714 Fax. +39 011 2730803 P.I. 07009890018