Ultime notizie

Educare alla vita

Editoriale di Ivana Summa

Spesso parenti ed amici chiedono ai bambini: cosa vuoi fare da grande? I bambini, ovviamente, rispondono a seconda dei modelli di riferimento familiari e ispirandosi al personale immaginario, prodotto dall’interazione tra il mondo reale, sociale e familiare e, soprattutto, mondo mediale. L'immaginario qui è inteso come una dimensione non "altra" e opposta a quella reale, ma al contrario funzionale alla ricostruzione della realtà e delle rappresentazioni sociali. Mi ha provocato questa riflessione il bel contributo di Loredana De Simone, intitolato L’orientamento comincia dalla culla, nel quale viene ricordato che “le prime forme di orientamento prendono forma sin dalla nascita quando, nella culla, ogni bambino è stimolato a interagire con i familiari e con la realtà circostante. È in questo modo che si avviano le prime forme di apprendimento non formale che guidano il bambino alla scoperta e alla conoscenza di se stesso, della propria identità fisica, psichica e sociale. È sin dalla nascita che, attraverso stimolazioni adeguate, il bambino viene gradualmente orientato ad esprimere le proprie potenzialità e a dirigersi verso uno sviluppo armonico e integrale...” La scuola ha consapevolezza che l’orientamento è un processo complesso da sempre affidato, anche se esplicitamente soltanto da qualche decennio (L. De Simone è riuscita ad individuare il filo della storia pedagogica dell’orientamento), alla scuola in quanto luogo di formazione personale e sociale, chiamando in causa il diritto di tutti e di tutte alla costruzione, e a volte ricostruzione, di un progetto di vita significativo. Ma la complessità è inscritta nelle molteplici variabili che entrano in gioco durante il lungo processo dell’orientamento che, come abbiamo visto, comincia dai primi anni di vita e, nella sua lunga processualità, ha risvolti imprevedibili. E l’imprevedibilità dipende non solo dalla fenomenologia dell’accadere che, di fatti, caratterizza la vita umana, ma anche dalla formidabile ed accelerata fase di transizione che la società, a tutti i livelli, sta attraversando.

EDITORIALE Ivana Summa
Educare alla vita
Spesso parenti ed amici chiedono ai bambini: cosa vuoi fare da grande? I bambini, ovviamente, rispondono a seconda dei modelli di riferimento familiari e ispirandosi al personale immaginario, prodotto dall’interazione tra il mondo reale, sociale e familiare e, soprattutto, mondo mediale.

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità

Ragioni istituzionali per la definizione della figura di un pedagogista scolastico - Andrea Porcarelli
Tempo di scelte, tempo di futuro: il ruolo strategico dell'orientamento scolastico - Bruno Lorenzo Castrovinci
Ri-orientare al tempo dell’intelligenza artificiale - Eva Raffaella Maria Nicolò
Ri-Educare ai sentimenti già si può - Maria Rosaria Mazzella

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: riflessioni

Prospettive per l’organizzazione del Consiglio di Classe - Renato Candia
Malattie sessualmente trasmesse - Pirchia Schildkraut

Il curricolo per competenze nella scuola dell’infanzia e del 1° ciclo

Come superare la prova scritta e la prova orale

 

Per la preparazione al concorso vengono proposti due guide per i docenti della scuola primaria e per i docenti della scuola secondaria

 

  • Guida Concorso docenti Scuola Primaria e Infanzia 2025 di Giacomo Mondelli Vittorio Venuti, pagine 618, € 29,00 (spese di spedizione incluse)
  • Guida Concorso docenti Scuola Secondaria Primo e Secondo grado 2025 di Giacomo Mondelli Vittorio Venuti, pagine 684, € 32,00 (spese di spedizione incluse)
  • Test a risposta multipla su tutte le materie del concorso

L'acquisto del testo di preparazione al concorso dà diritto a fruire gratuitamente deitest a risposta multipla di verifica su tutte le materie della prova scritta mediante l'utilizzazione di un simulatore online che può essere utilizzato per esercitarsi.

Vengono proposti oltre 700 TEST a risposta multipla su conoscenze e competenze in ambito pedagogico, psicopedagogico, didattico-metodologico e sulle competenze digitali inerenti all’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.

Caratteristiche del Simulatore della prova scritta

I test a risposta multipla sono offerti sulla nostra piattaforma  www.euroformscuola.itin modo da facilitare l’autoapprendimento.  Grazie al simulatore Test online sarà possibile esercitarsi alla prova rispondendo a quesiti a risposta multipla, ripassare gli argomenti, coniugare lo studio teorico con la verifica della propria preparazione oltre a simulare lo svolgimento della prova stessa.

Al termine dello svolgimento di ogni modalità verrà mostrato il punteggio ottenuto durante la prova e sarà inoltre possibile visualizzare lo storico dei punteggi ottenuti nella stessa modalità in modo da poter valutare l'andamento della propria preparazione.

La scuola e il marasma

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Uno studioso particolarmente importante per la psicologia dello sviluppo e, collateralmente, per la stessa pedagogia è René Arpad Spitz (1887 - 1974), medico, psicologo e psicoanalista austriaco, che valorizzò il ruolo formativo della madre tramite l’osservazione diretta dell’interazione madre-bambino, confermando che lo sviluppo infantile non avviene in modo lineare ma per stadi. Ciò che, rese celebre Spitz, furono gli studi sui bambini ospedalizzati, quindi in situazioni di deprivazione di stimoli, che lo portarono ad elaborare la teoria sulla depressione anaclitica e a descrivere i comportamenti di bambini che vengono separati dalla persona che si prendeva cura di loro: dalle lamentele e richiami del primo mese al pianto e perdita di peso del secondo mese, quindi al rifiuto del contatto fisico, insonnia, riardo nello sviluppo motorio, assenza di mimica, perdita continua di peso nel terzo mese… E dopo? Dopo il terzo mese: cessazione del pianto ovvero, stato letargico.

Il bambino, deprivato dal contatto con la madre, manca a livello neurologico di un collegamento adeguato tra corteccia cerebrale e diencefalo, connessione fondamentale affinché il bambino possa sperimentare in modo adeguato la relazione emozionale e viscerale tra il proprio mondo interno e la realtà circostante. La deprivazione del contatto genera dei disturbi evolutivi che si manifestano sul piano affettivo, motorio, cognitivo, linguistico. Venendo a mancare il contatto con la madre, il bambino va incontro al “marasma”, cioè al lasciarsi andare per inedia: non potendo ricevere amore, coccole, carezze, il bambino si lascia morire.

Argomenti

Possono le istituzioni scolastiche affidare ad enti del terzo settore i servizi di istruzione e formazione per il miglioramento dell’offerta formativa degli alunni?
Uno schema pratico di convenzione per l’affidamento dei servizi.
Maria Rosaria Tosiani

La questione della riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali per il personale ATA
La riduzione di orario nonostante sia in vigore da molti anni è ancora oggetto di contenzioso che spesso vede soccombente l’istituzione scolastica.
Rocco Callà

Certificazione ultimo miglio ai fini del trattamento di fine servizio (TFS)
E' obbligatorio l’utilizzo del canale telematico per la comunicazione dei dati giuridici ed economici necessari alla liquidazione dei trattamenti di fine servizio.
Raffaella Scibinico

L’esercizio della libera professione da parte del docente senza autorizzazione
Un caso di responsabilità diretta nei confronti della P.A.
Anna Armone

Il 16 dicembre 2024  è pubblicato il bando di Concorso Ordinario per la Copertura di 1.435 posti da Funzionario di  Elevate Qualificazioni con incarico da DSGA.

Le istanze potranno essere inoltrate solo per via telematica dalle ore 12:00 del 16 dicembre e fino alle ore 23:59 del 15 gennaio 2025.

Accedono alla prova orale i candidati che abbiano conseguito un punteggio di almeno 42/60.

Il 4 dicembre 2024 si è svolto  presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, un incontro di informativa in cui l’Amministrazione ha annunciato che la pubblicazione del bando di Concorso Ordinario per la Copertura di 1.435 posti da funzionario Elevate Qualificazioni con incarico da DSGA è prevista per il 13 dicembre p.v. sul portale InPa.

Le istanze potranno essere inoltrate solo per via telematica dalle ore 12:00 del 16 dicembre e fino alle ore 23:59 del 15 gennaio 2025.

Come sicuramente  sarà noto i partecipanti al concorso per Dirigente Tecnico saranno numerosi.

Pertanto nella preparazione al concorso diventa strategico superare la prova di preselezione.

Il bando di concorso non prevede la pubblicazione della banca dati.

La prova preselettiva consiste in un test articolato in  60 quesiti a risposta multipla da svolgere in 90 minuti al computer.  Pertanto èmolto importante non solo la conoscenza degli argomenti ma anche e soprattutto l'esercitazione pratica al computer.

Con il Bando per l’anno scolastico 2024/2025 per l’assegnazione del contributo previsto dall’articolo 1, comma 389, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, come sostituito dall’articolo 1, comma 320, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, a favore delle istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado che acquistano uno o più abbonamenti a giornali quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale si ricorda che le domande, firmate digitalmente dal Dirigente scolastico e indirizzate al Dipartimento per l’informazione e l’editoria, potranno essere presentate a partire dal 10 dicembre 2024 al 10 marzo 2025, per le spese sostenute nel periodo compreso tra il 2 settembre 2024 e il 10 febbraio 2025.

Di seguito le nostre offerte di abbonamento:

1) ACQUISTO COME SCUOLA

Per le scuole che intendono sottoscrivere i nostri abbonamenti, vi invitiamo ad inviarci la cedola abbonamenti compilata che troverete a fondo pagina all'indirizzo euroed@euroedizoni.it. La cedola può essere compilata anche online. Per completare la procedura vi invitiamo a completare l'ordine sul MEPA o inviandoci un CIG dell'importo corrispondente agli abbonamenti selezionati.

A seguito della pubblicazione del bando di concorso la CASA EDITRICE EUROEDIZIONI TORINO propone un corso di preparazione al  CONCORSO per Dirigente Tecnico finalizzato al superamento della prova di preselezione e delle prove scritte, in modalità webinar.

Sono previsti 25 lezioni  in modalità WEBINAR, con esercitazioni finalizzate al superamento della prova di preselezione.

Il concorso prevede:

  • una prova di preselezione con test a risposta multipla su tutte le materie del concorso. Essa si articolerà in 60 quesiti a risposta multipla sulle materie specificate nell'allegato A al regolamento.
  • due prove scritte, di cui
  • una prova su tutte le aree oggetto del concorso, articolata in 7 quesiti a risposta aperta
  • una prova pratica consistente in una soluzione di caso

L'obiettivo del corso  è quello di far acquisire la tecnica per affrontare la prova di preselezione attraverso le esercitazioni e le successive prove scritte e la prova orale. Per la prova preselettiva non è prevista la pubblicazione di una banca dati.

Finalmente dopo cinque anni di annunci e rinvii il 9 dicembre 2024  è stato pubblicato il bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 145 dirigenti tecnici con funzioni ispettive del Ministero dell’istruzione e del merito, ai sensi dell’articolo 420, comma 7, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.

il 10% dei posti è riservato ai candidati che hanno svolto la funzione di dirigente tecnico in questi ultimi anni con incarico precario.

Le istanze potranno essere inoltrate solo per via telematica dalla data di pubblicazione  ed entro 45 giorni dalla data di pubblicazione, vale a dire fino alle ore 18,00 del 23 gennaio 2025.

Riguardo i contenuti vengono confermate tutte le regole già scritte nel regolamento del concorso  DECRETO 12 giugno 2024, n. 109. 

In vista dell'uscita del nuovo concorso per posti di Direttore SGA nelle istituzioni scolastiche che sarà in forma semplificata articolato su due prove secondo le nuove regole introdotte con il Decreto Legge n. 44 del  1 aprile 2021 convertito nella legge 28 maggio 2021, n.76: una prova scritta costituita da 60 test a risposta multipla e da una prova orale su tutte le materie del concorso, la nostra Casa Editrice propone a condizioni molto vantaggiose un corso completo per la preparazione al concorso.

Il Corso di preparazione on line, sarà strutturato su 15 lezioni on line (Webinar), su tutte le materie del concorso.

L'obiettivo del corso è quello di far acquisire la tecnica di risposta ai test a risposta multipla previsti per la prova scritta e lo studio di caso previsto per lo svolgimento della prova orale. Durante lo svolgimento del corso saranno assegnati per esercitarsi test a risposta multipla strutturati e centrati sugli argomenti trattati durante la lezione in modo da facilitare l'apprendimento.

Ciò premesso, i webinar che vi proponiamo avranno una metodologia laboratoriale finalizzata al superamento alla specifica prova del concorso

Il corso avrà inizio  Giovedì 8 gennaio 2025, alle ore 17. A coloro che avranno effettuato l'iscrizione sarà inviato il link per effettuare il collegamento al webinar.

Costo del corso 350,00 euro.

Nel costo del corso sono compresi la spedizione gratuita del "MANUALE PER LA PREPARAZIONE AL CONCORSO e la GUIDA ALLA PROVA SCRITTA  CONCORSO DIRETTORE SGA con l'utilizzo gratuito del simulatore on line costituito da oltre 2.500 test a risposta multipla su tutte le materie del concorso. Tutti i test sono centrati sulle domande più ricorrenti con risposte commentate per consentire l’autoapprendimento e la simulazione delle prove.

1) ACQUISTO COME SCUOLA

Per le scuole che intendono sottoscrivere i nostri abbonamenti, vi invitiamo ad inviarci la cedola abbonamenti compilata che troverete a fondo pagina all'indirizzo euroed@euroedizoni.it. La cedola può essere compilata anche online. Per completare la procedura vi invitiamo a completare l'ordine sul MEPA o inviandoci un CIG dell'importo corrispondente agli abbonamenti selezionati.

2) ACQUISTO COME PRIVATO

Per i privati, potete seguire una di queste modalità di pagamento:

Bonifico: CODICE IBAN IT 85 D 07601 01000 000035368109

Carta di Credito tramite l'apposita sezione  “acquista on line” nella homepage di questo sito.

 

NOME ABBONAMENTO PREZZO

CODICI MEPA

PER LE SCUOLE

LINK PER ACQUISTO COME PRIVATO
Amministrare la scuola (12 numeri) 80,00 ABAMM link
Dirigere la scuola (12 numeri) 70,00 ABDIR link
Scienza dell’amministrazione scolastica (4 numeri) 30,00 ABSCI link
Fare l’insegnante (6 numeri) 50,00 ABINS link
Rassegna normativa il periodico mensile di Giustoscuola.it (12 numeri) 40,00  ABRAS link
Abbonamento annuale a Giustoscuola.it (per 12 mesi dall’attivazione) 250,00 ABGIUSTO link
Dirigere la scuola + Fare l’insegnante 110,00 ABCONG1 link
Amministrare la scuola + Dirigere la scuola 140,00 ABCONG2 link
Amministrare la scuola + Giustoscuola.it 310,00 ABCONG3 link
Dirigere la scuola + Giustoscuola.it 300,00 ABCONG4 link
Amministrare la scuola + Dirigere la scuola + Giustoscuola.it 380,00  ABCONG5 link
Dirigere la scuola + Fare l’insegnante + Scienza dell’amministrazione scolastica 130,00 ABCONG6 link
Amministrare la scuola + Dirigere la scuola + Scienza dell’amministrazione scolastica 170,00 ABCONG7 link
Amministrare la scuola + Dirigere la scuola + Scienza dell’amministrazione scolastica + Fare l’insegnante 200,00 ABCONG8 link
Amministrare la scuola + Dirigere la scuola + Scienza dell’amministrazione scolastica + Rassegna normativa rivista on line 210,00 ABCONG9 link
Amministrare la scuola + Dirigere la scuola + Scienza dell’amministrazione scolastica + Giustoscuola.it + Rassegna normativa rivista on line 240,00 ABCONG10 link
 Amministrare la scuola + Dirigere la scuola + Scienza dell’amministrazione scolastica + Giustoscuola.it 400,00 ABCONG11 link
 Amministrare la scuola + Dirigere la scuola + Scienza dell’amministrazione scolastica + Fare l’insegnante + Giustoscuola.it 450,00 ABCONG12 link

 

IMPORTANTE: Nella causale anteporre il codice cliente (desumibile dal c/c postale allegato alla rivista). La ricevuta del versamento su c/c postale costituisce documento idoneo per ogni utilizzo contabile, in quanto l’IVA sui periodi è assolta dall’Editore alla fonte (DPR n. 633/72, art. 74, lett. C) e DM 29/12/89). Al fine di assicurare la continuità nell’invio delle riviste, gli abbonamenti s’intendono rinnovati per l’anno successivo se non disdettati - con apposita segnalazione - entro il 30 novembre. Il mancato ritiro non costituisce disdetta. Le riviste non pervenute all’abbonato devono essere reclamate al ricevimento delle riviste successive. Decorso tale termine si rispediscono solo se disponibili. Le comunicazioni in merito ai mutamenti di indirizzo o modifiche della denominazione della scuola, per impedire disguidi, devono essere immediatamente spedite all’Editore. La informiamo che, ai sensi del D.L.vo. n.196/2003, i dati personali da lei forniti saranno archiviati in forma elettronica e saranno utilizzati esclusivamente da Euroedizioni per gestire il rapporto contrattuale e per informarla di eventuali altre iniziative editoriali. N.B. Non sono accettati pagamenti decurtati delle spese di tesoreria o delle spese per il bonifico e/o per i versamenti in c/c postale. I documenti DURC e TRACCIABILITÀ sono scaricabili dalla sezione apposita di questo sito www.euroedizioni.it 

 

Gli abbonati alle nostre riviste se vogliono sottoscrivere l’abbonamento a Giustoscuola.it devono solo versare la differenza rispetto a quanto già pagato. Per ogni altra informazione di dettaglio consultare il sito www.giustoscuola.itPer ogni altro chiarimento o richiesta telefonare al n. 011 - 2209245 o inviare una email a: direttore@euroedizioni.it

 

 
 

In arrivo la nota annuale con le indicazioni sul percorso di formazione e prova per l’a.s. 2024/2025.

L’impianto del percorso formativo che prevede in tutto un impegno pari a 50 ore distinte in 4 fasi:

  • incontri propedeutici e di restituzione finale (6 ore);
  • laboratori formativi (12 ore);
  • peer to peer ed osservazione in classe (12 ore);
  • formazione online (20 ore).

Il Ministero ha emanato la circolare  le iscrizioni alle scuole dell'infanzia e al primo e secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2025/2026.

La finestra per la presentazione delle domande va dall’8 al 31 gennaio 2025.

Le iscrizioni per tutte le classi iniziali della Scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado statale si effettueranno online, attraverso la piattaforma UnicaOnline così come le iscrizioni ai percorsi di istruzione e formazione professionale e alle scuole paritarie che su base volontaria aderiscono alla modalità telematica.

Alla piattaforma Unica si accede attraverso le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di identità elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o eIDAS (electronicIDentification Authentication and Signature).

Vanno consegnate direttamente presso la Segreteria delle Istituzioni scolastiche, in forma cartacea, le domande di iscrizione alla Scuola dell’infanzia, alle scuole di Valle d’Aosta, Trento e Bolzano, nonché le iscrizioni a specifici percorsi dettagliati nell’annuale nota emanata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Nella piattaforma Unica sono disponibili informazioni sulle scuole (“Cerca la tua scuola”) e sezioni dedicate all’orientamento, per accompagnare le famiglie e gli studenti nella scelta della scuola più adatta alle loro competenze, aspirazioni e attitudini

 

Il Ministero ha emanato la nota nr. 8235 del 26 novembre 2024 con la quale ha disposto la  proroga dei termini di presentazione del Programma Annuale 2025.

In particolare, le tempistiche per la predisposizione ed approvazione del programma annuale 2025 sono le seguenti:

  • entro il 15 gennaio 2025, le istituzioni scolastiche predispongono il programma annuale e la relazione illustrativa; entro la medesima data, il programma annuale e la relazione illustrativa, sono sottoposti all’esame dei revisori dei conti per il parere di regolarità;
  • entro il 15 febbraio 2025, i revisori dei conti rendono il suddetto parere. Tale parere può essere acquisito anche con modalità telematiche;
  • entro il 15 febbraio 2025, il Consiglio d’Istituto delibera in merito all’approvazione del programma annuale. La delibera di approvazione del programma annuale è adottata entro il 15 febbraio 2025, anche nel caso di mancata acquisizione del parere dei revisori dei conti entro la data fissata per la deliberazione stessa.

 

Il perimetro dell’autonomia scolastica tra centralismo ministeriale ed autonomia regionale

Editoriale di Ivana Summa

Le urgenze e le emergenze periodiche e quotidiane che attraversano le nostre scuole e l’abituale frene­sia decretativa che da sempre caratterizza il Mini­stero dell’istruzione impediscono ai docenti e di­rigenti scolastici di dedicare la dovuta attenzione e la conseguente riflessione alle riforme di carattere generale che riguardano anche il sistema scolastico e le potenzialità della propria specifica autonomia. Con riguardo alle prime – che si riferiscono spesso ad aspetti di carattere prevalentemente ammini­strativo, come trasparenza, privacy, anticorruzio­ne, acquisizione di beni e servizi - qui evidenziamo l’attualità della legge 26 giugno 2024, n. 86 recante disposizioni per l'attuazione dell'autonomia diffe­renziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzio­ne. Si tratta della cosiddetta legge Calderoli che, come ci suggeriscono ben due contributi pubblicati in questo numero – quello di Anna Armone e di Giancarlo Sacchi – mette in gioco diritti costitu­zionalmente protetti (salute ed istruzione) e le ri­sorse per poterli garantire a tutti e nella stessa mi­sura. Proprio la rilevanza di tali diritti, riconosciuti come fondamentali dalla nostra costituzione, ci fa comprendere perché questa legge ha stabilito che occorre prima determinare i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) e poi avviare la procedura per eventualmente conferire maggiore autonomia alle regioni che lo richiedano. La lettura di questi due contributi ci consente di dare uno spessore storico-giuridico alla questione dell’autonomia e, di conse­guenza, di comprendere che essa è incardinata nel disegno della struttura costituzionale. Gli stessi contributi, tuttavia, non azzardano previsioni sul­lo stesso destino della legge n. 86/2024 anche in considerazione che la Legge costituzionale n. 3 del 2001 non si è mai realizzata.

EDITORIALE Ivana Summa
Il perimetro dell’autonomia scolastica tra centralismo ministeriale ed autonomia regionale
Le urgenze e le emergenze periodiche e quotidiane che attraversano le nostre scuole e l’abituale frene­sia decretativa che da sempre caratterizza il Mini­stero dell’istruzione impediscono ai docenti e di­rigenti scolastici di dedicare la dovuta attenzione e la conseguente riflessione alle riforme di carattere generale che riguardano anche il sistema scolastico e le potenzialità della propria specifica autonomia.

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità

L'autonomia differenziata per la scuola: rischi o opportunità? Gian Carlo Sacchi

Il Framework UNESCO per le Competenze IA degli Studenti Gabriele Benassi

Autonomia scolastica: luci e ombre di una riforma necessaria Eva Raffaella Maria Nicolò

Educazione civica e Paideia costituzionale nelle nuove Linee guida Andrea Porcarelli

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: riflessioni

Premesso che la nota 150796 del 25 settembre 2024  relativa ai pensionamenti del personale scolastico aventi effetto dal prossimo 1 settembre 2025,  prevede come adempimento da parte delle Istituzioni scolastiche l'utilizzo esclusivo dell’applicativo Nuova Passweb, per il caricamento dei dati pensionistici del personale per consentire l'erogazione della pensione entro il termine massimo del 10 gennaio 2025.

Vi proponiamo una serie di laboratori di formazione pratici e operativi per personale amministrativo su specifici compiti che gravano sugli uffici di segreteria.

I corsi saranno erogati in modalità ONLINE SINCRONO.

Area DigCompEdu – Coinvolgimento e valorizzazione professionale

A ciascun partecipante sarà inviato il link per la partecipazione al corso

Modalità di partecipazione:

E’ possibile fare ordine diretto sul MEPA.

Compito del referente tutor del corso inviare a direttore@euroedizioni.it nominativi dei partecipanti con il loro indirizzo mail. A ciascun partecipante sarà inviato il link di collegamento al corso. Le scuole con l'ordine di acquisto dei corsi comunicheranno i nominativi dei partecipanti e il codice CIG e UNIVOCO per il rilascio della fattura.

Per ogni altro chiarimento inviare una email a direttore@euroedizioni.it

SINGOLI MODULI FORMATIVI

1) Dematerializzazione dei Contratti al personale interno ed esterno procedure di individuazione, piattaforma PERLAPA, piattaforme per adempimenti fiscali e previdenziali: studio di casi

CODICE MEPA: CORSOAMM1

DURATA DEL CORSO: 12 ore. Le lezioni saranno articolate in 4 webinar della durata di 3 ore.

Il periodo di svolgimento sarà concordato con la scuola

Premesso che la nota 150796 del 25 settembre 2024  relativa ai pensionamenti del personale scolastico aventi effetto dal prossimo 1 settembre 2025,  prevede come adempimento da parte delle Istituzioni scolastiche l'utilizzo esclusivo dell’applicativo Nuova Passweb, per il caricamento dei dati pensionistici del personale per consentire l'erogazione della pensione entro il termine massimo del 10 gennaio 2025.

Vi vogliamo proporre su questa complessa materia due webinar formativi per chiarire al personale che dovrà fare il lavoro i dubbi su questi  adempimenti  di non semplice applicazione che riguardano il riconoscimento e l'inserimento dei servizi al sistema informatico per il calcolo della pensione.La gestione dei procedimenti pensionistici si presenta molto complessa. Le istituzioni scolastiche in materia pensionistica non hanno competenza ad emettere i  provvedimenti,

Tale competenza è dell’INPS. Tuttavia la corretta gestione dei procedimenti pensionistici da parte dell’INPS presuppone la corretta comunicazione delle informazioni che le istituzioni scolastiche sono chiamate a fornire,  per via informatica, attraverso la nuova PASSWEB.

Il corso si svolgerà  nei giorni 8 e 15 Novembre 2024 , dalle ore 16.00  alle ore 18,00, in modalità webinar.

Relatrice: Dott.ssa Maria Rosaria Tosiani

Costo: 20€ per partecipante

Modalità di partecipazione: 

Per iscriversi è sufficiente che la scuola invii a direttore@euroedizioni.iti nominativi dei partecipanti con il loro indirizzo mail. A ciascun partecipante sarà inviato il link di collegamento al webinar. Le scuole con l'ordine di acquisto dei corsi comunicheranno i nominativi dei partecipanti e il codice CIG e UNIVOCO per il rilascio della fattura. Per ogni altro chiarimento  inviare una email a  direttore@euroedizioni.it Per ogni altra informazione di dettaglio consultare il sito www.euroedizioni.it

Con l'avviso n.155157 del 02/10/2024 il Ministero dell'istruzione e del merito avvisa l'inizio della prova scritta del concorso dirigenti scolastici che si terrà il mercoledì 30 ottobre 2024, alle h 14:30. Si evidenzia che, a norma del medesimo articolo 7, comma 1, del bando di concorso, la prova scritta si svolge nella sede individuata nell’USR al quale il candidato ha presentato la domanda di partecipazione. L’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati, è comunicato dagli Uffici scolastici regionali presso i quali si svolge la prova almeno quindici giorni prima della data di svolgimento della prova stessa. Tale comunicazione è data tramite avviso pubblicato sul Portale Unico del reclutamento di cui all’articolo 35-ter del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, raggiungibile all’indirizzo www.inpa.gov.it, e nei rispettivi albi e siti internet degli Uffici scolastici regionali. Il candidato, inoltre, dal Portale Unico del reclutamento, potrà accedere tramite il link https://concorsi.istruzione.it/piattaforma-concorsi-web/graduatoria/lista-istanze all'area "Graduatorie" della Piattaforma “Concorsi e Procedure selettive” e, scegliendo il concorso di interesse, visualizzare/salvare il documento relativo alla propria convocazione presente nella sezione “Allegati”. Detto avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti.

Con il Disegno di legge “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati” approvato in via definitiva dal Senato ieri 25 settembre 2024 sono state apportate modifiche al Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62.

Di seguito un riassunto delle modificazioni apportate.

Per la scuola primaria: a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti, ivi compreso l’insegnamento di educazione civica, delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria è espressa collegialmente dai docenti con giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti (ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente). Sempre nella scuola primaria la valutazione del comportamento dell’alunna e dell’alunno è espressa collegialmente dai docenti con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione.

Per la scuola secondaria di primo grado: la valutazione del comportamento è espressa in decimi, fermo restando quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249.

Guida completa ed aggiornata allo svolgimento delle prove del concorso

Terza edizione 

La casa editrice Euroedizioni Torino ha appena pubblicato il nuovo Manuale per la preparazione al concorso Dirigente Tecnico del Ministero dell’Istruzione (Guida completa ed aggiornata allo svolgimento delle prove del concorso - Terza edizione). La Guida è concepita in funzione della specifica preparazione che bisogna avere per affrontare le prove del concorso avuto riguardo alle funzioni che i Dirigenti Tecnici saranno chiamati a svolgere in seno all’amministrazione scolastica.

DISPONIBILE SUL SITO WWW.EUROEDIZIONI-SHOP.IT

La presente guida aggiornata con le più recenti disposizioni legislative e regolamentari è rivolta ai partecipanti al concorso per titoli ed esami per Dirigenti Tecnici del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Essa si propone di offrire le necessarie cognizioni per superare le prove del concorso costituite da due prove scritte ed una prova orale ed una eventuale prova di preselezione.

La Guida è concepita in funzione della specifica preparazione che bisogna avere per affrontare le prove del concorso avuto riguardo alle funzioni che i Dirigenti Tecnici saranno chiamati a svolgere in seno all’amministrazione scolastica; essa illustra in modo chiaro e completo tutte le materie delle quali è richiesta la conoscenza ai fini della preparazione delle prove del concorso.

La presente raccolta di leggi e atti aventi forza di legge è finalizzata a sod­disfare  le esigenze di coloro che devono sostenere le prove scritte nei concorsi indetti dal Ministero dell'Istruzione e del Merito  a posti di Dirigente Tecnico , Dirigente Scolastico, Direttore SGA.

Il presente  testo può essere consultato durante lo svolgimento delle prove scritte, in quanto contiene solo norme di legge ed atti equiparati  non commentati e non annotati con la giurisprudenza.

Il testo raccoglie in modo organico e coordinato le norme del Testo Unico di cui al D.L.vo 16 aprile 1994, n.297 in materia di istruzione delle scuole di ogni ordine, nonché le disposizioni legislative che negli anni sono state emanate ad integrazione e modifica del stesso Testo Unico e, a completamento del quadro normativo, le disposizioni di legge che ad esso si collegano.

Il testo è aggiornato fino alla legge  n. 121  del 8 agosto 2024  che istituisce la filiera formativa tecnologico-professionale.

Completano la presente raccolta di leggi, la costituzione della Repubblica Italiana,  le norme sul pubblico impiego di cui al D.L.vo n.165/2001, la legge n.241/1990 sul procedimento amministrativo e il diritto di accesso agli atti e documenti amministrativi, nonchè  il codice dei contratti pubblici di cui al D.L.vo n.36/2023, il testo unico sulla salute e sicurezza di cui al D.L.vo n.81/2008, il codice di giustizia amministrativa e il codice di giustizia contabile, le norme in materia di privacy, trasparenza e anticorruzione,

ed, infine le norme del codice penale con riguardo ai delitti contro la P.A. e in danno dei minori, le  norme sulle funzioni amministrative degli enti locali in materia scolastica, le norme sulla riforma degli istituti tecnici e professionali e le norme di attuazione del PNRR.

Per agevolare la consultazione il testo è corredato da un indice analitico alfabetico sulle norme della costituzione della Repubblica Italiana e da un secondo indice analitico alfabetico su tutta la raccolta delle leggi della scuola e delle disposizioni ad essa collegate.

Si può acquistare al seguente link: https://www.euroedizioni-shop.it/prodotto/codice-delle-leggi-della-scuola/

 

Prepararsi per tempo in attesa dell'uscita dei nuovi bandi!

Corso on line in modalità webinar di preparazione al concorso per gli aspiranti docenti della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado, finalizzato al superamento della prova scritta e della prova orale.

 

Sono previsti 15 Webinar per complessive 30 ore di preparazione, con esercitazioni e simulazione delle prove  - Costo del corso 150,00 euro

 

Obiettivi del Corso

L'obiettivo del corso è quello di far acquisire la tecnica di risposta ai quesiti a risposta multipla, nonché saper affrontare la prova orale attraverso la preparazione di una UDA.

Il corso che vi proponiamo non è un corso di aggiornamento con l'esposizione di nozioni su nozioni ma avrà una metodologia laboratoriale finalizzata esclusivamente a mettervi in grado di padroneggiare l'approccio metodologico adeguato al tipo di concorso per cui concorrete.

Ogni lezione sarà strutturata nel modo seguente: La prima parte finalizzata a spiegare i concetti chiave dell'argomento, la seconda parte sarà una esercitazione dedicata a spiegare i test a risposta multipla relativi all'argomento trattato.

L’articolo 2, comma 6, e l’articolo 4, comma 1, lettera u), del decreto legislativo 5 agosto 2024, n. 108, ha modificato, rispettivamente, l’articolo 11 del decreto legislativo 8 gennaio 2024, n. 1, e abrogato l’articolo 38 del decreto legislativo 12 febbraio 2024, n. 13. A seguito di tali interventi, il termine per la presentazione dei modelli REDDITI e IRAP 2024 è fissato al 31 ottobre 2024 (in luogo del 15 ottobre 2024).

Per i soggetti IRES, il termine è fissato all’ultimo giorno del decimo mese (in luogo del quindicesimo giorno del decimo mese) successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta.

Il modello Irap deve essere presentato in via telematica:

  1. per le società semplici, le società in nome collettivo e in accomandita semplice, nonché per le società e associazioni a esse equiparate (articolo 5 del Tuir), entro il 31 ottobre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta
  2. per i soggetti Ires e per le Amministrazioni pubbliche con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, entro l’ultimo giorno del decimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta (art. 2, Dpr 22 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni)
  3. per i soggetti Ires e per le Amministrazioni pubbliche con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare, entro il 31 ottobre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta.

Ai fini della presentazione non assume, quindi, rilevanza la data di approvazione del bilancio o del rendiconto, ma soltanto la data di chiusura del periodo d’imposta.

Facendo seguito alla nota del Presidente dell’ANAC del 27 febbraio 2024, prot. n. 1345 in vista della imminente scadenza del termine del 30 settembre 2024 - fino al quale il sistema di qualificazione è derogato per le Istituzioni scolastiche ed educative che affidano servizi relativi a viaggi di istruzione, il Ministero avvia con la presente nota una ricognizione relativa al numero di Istituzioni scolastiche ed educative che intendono procedere, per l’anno scolastico 2024/2025, all’affidamento dei servizi in oggetto (Avvio della rilevazione in tema di affidamento di servizi di programmazione, organizzazione ed esecuzione dei viaggi di istruzione, stage linguistici e scambi culturali di importo superiore alla soglia di rilevanza europea – A.S. 2024/2025) per importi di valore pari o superiore a € 140.000,00, IVA esclusa, al fine di individuare possibili modalità di supporto nei confronti delle Istituzioni medesime. Per la suddetta finalità, si invitano le Istituzioni scolastiche ed educative alla compilazione del questionario di rilevazione, disponibile al seguente percorso: https://forms.office.com/e/tc7mKyCivf

La rilevazione sarà attiva a partire dal 10/09/2024 e fino al 20/09/2024 e saranno acquisiti esclusivamente i dati inseriti dalle Istituzioni scolastiche e validati dal Dirigente scolastico. Per accedere alla rilevazione e certificare l’identità dell’Istituto compilatore, sarà richiesto di inserire l’account di posta elettronica istituzionale (cod. meccanografico@istruzione.it) e la relativa password.

Si ricorda che, in caso di quesiti su tematiche amministrativo-contabili, è possibile richiedere assistenza tramite l’Help Desk Amministrativo-Contabile – HDAC al percorso: “Applicazioni SIDI - > Gestione Finanziario-Contabile – Help Desk Amministrativo Contabile”.

EDITORIALE Ivana Summa

La collegialità docente: l’arte di porsi delle domande e la scienza di costruirsi le risposte

Abbiamo deciso di dedicare questo numero della rivista, il primo del nuovo anno scolastico, alle tecnologie che non possiamo, a mio avviso, definire più come “nuove”, perché in continua e imprevedibile evoluzione e mutazione. 

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità

Intelligenza artificiale: una galassia di possibilità per la progettazione didattica

Pier Paolo Tarsi

Educare alla cittadinanza digitale, ieri, oggi e domani

Andrea Porcarelli

Educare gli studenti al riconoscimento delle fake news

Domenico Consoli

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: riflessioni

Prospettive attuali del metodo Montessori in relazione all’utilizzo degli strumenti tecnologici – digitali, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado

Cristina Venturi

La collegialità docente: l’arte di porsi delle domande e la scienza di costruirsi le risposte

Abbiamo deciso di dedicare questo numero della rivista, il primo del nuovo anno scolastico, alle tecnologie che non possiamo, a mio avviso, definire più come “nuove”, perché in continua e imprevedibile evoluzione e mutazione. Infatti, il nuovo è una categoria troppo elastica (quanto dura il nuovo? E che succede del vecchio?) e, in un certo senso, troppo rigida ed angusta se ci si riferisce alle tecnologie che cambiano - allargando, potenziando e ristrutturando lo spazio di azione in cui irrompono - in modo rapidissimo. Tutto ciò per affermare, con grande convinzione, che le scuole – proprio all’avvio di questo anno scolastico – dovrebbero dedicare del tempo per pensare a questo mondo tecnologico, per fare delle scelte forti, in grado di guidare tutta l’offerta formativa. E, invece, tutti gli incontri collegiali – ahimè – sono destinati a deliberare decisioni già scontate, a implementare disposizioni normative ed amministrative che, peraltro, durante l’estate proliferano.

Ma la collegialità – che quest’anno ha compiuto cinquant’anni – è nata dalla cultura della partecipazione emersa con forza negli anni ’70 con le contestazioni studentesche, anche se ha innestato queste sue fondamenta nell’autonomia scolastica venticinque anni dopo. Da questo momento, ad ogni istituto scolastico autonomo viene assegnato un compito fondativo: disegnare il proprio quadro identitario, “espresso dai principali documenti che lo descrivono: Piano Triennale dell’Offerta Formativa, Rapporto di Auto-valutazione, Piano di Miglioramento. Andrebbe aggiunto anche il Programma Annuale che pur nel tecnicismo di un linguaggio specialistico, riassume tuttavia lo scheletro del cosa-voglio-fare con le carte che ho in mano”, come giustamente espresso da Renato Candia in questo numero della rivista. L’autore continua così il suo discorso: “… la triade PTOF/RAV/PdM, condividendo un minimo comune denominatore caratterizzato da dinamiche di sistematiche e necessarie verifiche e rimodulazioni periodiche, rende bene conto di quella ‘realtà costruita inter-personalmente che (…) rende possibili forme di azione condivisa’ di cui parla Alvesson. Gli attori che com-partecipano al progetto educativo della scuola devono poterne condividere significato, senso e contenuti. Le giornate che precedono a settembre l’avvio di ogni anno scolastico potrebbero essere efficacemente dedicate ad una formazione-ricerca capace di dare competenza reale a questi stessi attori su questi tre strumenti fondamentali,” sfuggendo al “rischio di dover dare priorità alla soluzione di urgenze occasionali e contingenti piuttosto che dipanare il filo di una propria coerente e motivata narrazione. Una visione narrata, infatti, è tale quando produce azioni e non rimane chiusa negli archivi mentali del Dirigente, dei suoi collaboratori o, peggio ancora, negli armadi delle segreterie.”

Bando per l’anno scolastico 2024/2025 per l’assegnazione del contributo previsto dall’articolo 1, comma 389, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, come sostituito dall’articolo 1, comma 320, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, a favore delle istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado che acquistano uno o più abbonamenti a giornali quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale.

Le istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado che nel periodo compreso tra il 2 settembre 2024 ed il 10 febbraio 2025 acquistano uno o più abbonamenti a giornali quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale, possono richiedere un contributo fino al 90 per cento della spesa sostenuta.Sono ammesse al contributo di cui all'articolo 1, le spese sostenute per l'acquisto di uno o più abbonamenti, riferiti anche alla medesima testata, a quotidiani, periodici, riviste

Trent’anni dopo il Testo unico sull’istruzione

Editoriale di Anna Armone

Direttore Responsabile

Quarant’anni fa entrava in vigore il Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti relative alle scuole di ogni ordine e grado. È stata la legge delega n. 421/1991 a dare il via alla costruzione, da parte del Governo, della raccolta normativa tutt’oggi vigente.

L’intento di fondo è stato, allora, coordinare disposizioni talora contrastanti o di ambigua interpretazione, anche se il Testo unico non riusciva già allora e non riesce ad esaurire la disciplina in materia di istruzione. Infatti, per avere un quadro completo dal punto di vista normativo, è fondamentale considerare le seguenti altre fonti:

le disposizioni relative alla contrattazione nazionale;

la disciplina del pubblico impiego che trova applicazione anche per il personale della scuola;

tutte le norme di fonte secondaria escluse dal Testo Unico;

gli interventi legislativi intervenuti successivamente a regolare la materia scolastica.

Intanto si apriva lo scenario europeo e, con il trattato di Maastricht si fissavano gli obiettivi comuni, tra cui istruzione e formazione. Nell’incontro di Lisbona del 2000, il Consiglio europeo ha riconosciuto che l’Unione si trovava dinanzi a una svolta epocale a causa dalla globalizzazione e dall’economia fondata sulla conoscenza. Partendo da queste premesse, la Commissione Europea ha elaborato un progetto sui traguardi comuni per i diversi sistemi U.E. di istruzione e formazione.

Intanto, in questi trenta anni, nel nostro Paese, è rimasta intatta la struttura portante del sistema. In particolare, il concetto di partecipazione introdotto nel 1974 che ha anticipato uno degli obiettivi attuali della policy complessa della cittadinanza attiva. La partecipazione è stata declinata nella presenza dei genitori nel consiglio di istituto, ma anche nella forma decisionale dei collegi che avrebbe dovuto portare ad un sistema responsabilizzante. Il riconoscimento dell’autonomia decisionale del collegio dei docenti, in particolare, avrebbe dovuto stimolare la professionalità verso una sua declinazione concreta, finalizzata ad una rendicontabililtà seppure interna al gruppo sociale. In questo assetto era prevista la figura dirigenziale di vero primus inter pares, espressione del naturale sviluppo professionale del docente. Il profilo del capo d’istituto emergente dall’art. 396 declina, ancora oggi, l’esercizio equilibrato di poteri di indirizzo e coordinamento, nel rispetto della libertà professionale del docente, singolarmente o nella dimensione collegiale.

Fino al 2000 le cose della scuola sono rimaste ancorate al disegno originario pur con interventi isolati e molecolari. Il Ministro Berlinguer, alla guida dell’Istruzione dal 1996 al 2000, tenta di marcare una discontinuità con la politica degli interventi spezzettati e parziali dei governi precedenti. Pertanto, progetta una riforma dell’intero sistema di istruzione, attuata attraverso la “strategia del mosaico” composta da un insieme organico di interventi normativi capaci di delineare un nuovo percorso di studi che vada dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado alla formazione post-diploma, all’educazione degli adulti, all’università. Da quel momento si entrerà nel vortice delle riforme legate al cambio di poltrona. L’attribuzione dell’autonomia alle istituzioni scolastiche e la correlata dirigenza conferita ai capi di istituto ha fatto il resto. Il disegno autonomistico, inserito nel più vasto disegno del federalismo a Costituzione invariata, ha perso per strada gli obiettivi e la scuola è rimasta sola nel deserto non solo “bassaniniano” ma anche successivamente nel deserto della post riforma costituzionale del 2003.

In questo scenario la l. 107 ha previsto la “semplificazione e la codificazione delle disposizioni legislative in materia di istruzione” e al comma 181 “la redazione di un testo unico delle disposizioni in materia di istruzione già contenute nel testo unico di cui al decreto legislativo 16 Aprile 1994, n. 297, nonché nelle altre fonti normative”. È stata insediata una commissione di lavoro, articolata in quattro sottocommissioni, a seguito della delega al Governo per la semplificazione e codificazione in materia di istruzione, università, alta formazione artistica, musicale, coreutica e di ricerca. Iniziati i lavori, insediatosi il Governo successivo, i lavori si sono arenati, nel solito deserto dei tartari.

Ma in questo deserto dei tartari la figura dirigenziale è stata caricata delle incombenze che gravano su tutti i dirigenti pubblici, ma con un aggravio davvero paradossale: la considerazione della scuola come una delle amministrazioni pubbliche destinatarie primarie di tutta la normativa generale. E questo perché l’art. 1, comma 2 del d.lgs. 165/2001 la include tra le amministrazioni pubbliche.

La situazione che si è venuta a creare nel corso di questo trentennio è la seguente: un assetto collegiale che, seppure fondato su una funzione definita “consultiva”, condiziona ancora, e tanto, la funzione dirigenziale che, a questo punto, si presenta assai diversa dagli altri dirigenti pubblici di seconda fascia. Il dirigente scolastico, a differenza, o meglio ad integrazione di quanto descritto nell’art. 396 del Testo unico, svolge la funzione datoriale con tutte le incombenze del caso, ma la mansione più importante del datore di lavoro è la gestione del rapporto di lavoro. Nel sistema scolastico, troviamo un caso, unico nella PA, in cui concorrono competenze dell’organo gestionale con quelle di un organo tecnico, il collegio. L’art. 7 del Testo unico è ancora vigente e lascia al collegio dei docenti la competenza relativa ad un atto di gestione fondamentale, il piano delle attività del personale docente. Senza fare alcuna considerazione di merito, come può funzionare un’organizzazione nella quale, successivamente a proposte del consiglio e parere del collegio, l’organo di gestione propone e l’organo tecnico delibera nella materia? Se questo è un aspetto critico emergente dallo sviluppo del sistema e dalla mancanza di una rivisitazione del Testo unico, l’aspetto ancora più critico di questa architettura è la mancanza della possibilità per il dirigente di intervenire sull’esercizio della professionalità docente. Se il disegno partecipativo e garantista del Testo unico, basato peraltro su prerogative costituzionali, è quello ritenuto più funzionale per gli obiettivi del Paese, allora bisogna avere il coraggio di chiarire in modo definitivo la relazione funzionale del dirigente con i singoli docenti. Magari cambiando modello di scuola... ... .

E veniamo al contenuto di questo numero della rivista. In continuità con l’editoriale, Francesco Nuzzaci richiama due sentenze che interpretando le norme di settore riconoscono una serie di poteri dirigenziali, in verità poco coerenti con l’attuale persistente Testo unico, fonte, peraltro, di pari grado al d.lgs. 165/2001. In ogni caso, l’autore ricostruisce uno stato delle cose che risulta coerente con una visione pienamente datoriale della funzione dirigenziale, alternativa, se con contrapposta al modello collegiale e partecipato. Sempre più urgente appare un intervento normativo che chiarisca l’intero quadro dei poteri e delle relazioni interorganiche.

Renato Loiero illustra le politiche nel settore dell’istruzione e della formazione come risposta alla “grande trasformazione” del mercato del lavoro. Richiama i risultati dello studio OCSE Educationat a Glance del 2024 che evidenziano per il nostro Paese (e negli altri Paesi occidentali) dei miglioramenti dei risultati scolastici e delle opportunità nel mercato del lavoro per i giovani adulti a rischio di esclusione. Secondo l’OCSE le ragioni di questi dati positivi sono da attribuire principalmente al miglioramento del mercato del lavoro(in Italia la disoccupazione al 30 agosto 2024 è scesa al 6,2% e il tasso di occupazione è aumentato al 62,2%) e a un maggiore investimento nella spesa pubblica sull’istruzione, compiuto in Italia a partire dalla prima infanzia. Partendo dallo scenario delineato dall’OCSE, il Governo italiano attraverso il primo Piano Strutturale di Bilancio di medio termine (PSB) ha cercato di individuare gli interventi necessari per continuare e consolidare l’andamento positivo che la scuola italiana ha intrapreso negli ultimi anni. Tuttavia, nei prossimi anni, l’Italia intende compiere ulteriori sforzi per raggiungere la media UE e colmare divari territoriali tra Nord e Sud e di genere, nonché, in una visione sistemica, assicurare che il sistema di istruzione e formazione meglio risponda alle sfide delle cosiddette “transizioni gemelle”, digitale e green. Per raggiungere questi obiettivi, il PSB intende mettere in atto diverse linee di azione che perfezionino e amplifichino quanto già avviato con le riforme e gli investimenti del PNRR.

Federico Bizzeti e Patrizia Giorgi affrontano in maniera davvero sistemica il tema dell’orientamento, ma centrando la riflessione sulla valorizzazione dell’autodeterminazione. Seguendo il cambiamento dei modelli internazionali, concludono gli autori, si dovrà assecondare il passaggio a una concezione dell’orientamento sempre più centrato “sulla progressiva responsabilizzazione e consapevolezza del soggetto nello sviluppare capacità di apprendere, orientarsi, costruire e ricostruire una propria identità personale e professionale”.

Alessia De Pasquale affronta un tema davvero contemporaneo, l’etica animale e la possibilità, se non necessità, di inserirla nei programmi di studio. Non esistono a livello europeo delle direttive o delle politiche comuni nel campo dell’educazione all’etica e ai valori, anche se le dimensioni dell’etica e dei valori nella scuola sono implicitamente presenti in numerosi documenti chiave, come componenti essenziali di una società sostenibile, inclusiva e basata sulla conoscenza. In questo contesto, ed in questo momento storico, l’introduzione dell’etica animale nelle scuole emerge come una necessità urgente e benefica. L’autrice propone alcuni approcci artistici per insegnare l’etica animale nelle scuole che possono costituire un metodo efficace e coinvolgente. Peraltro, sembra utile citare un estratto del protocollo d’intesa MIM e Lega Anti Vivisezione che ben sintetizza il pensiero dell’autrice: “Il MIM riconosce, tra i propri obiettivi, quello di avvicinare i giovani ai principi e ai valori dettati dalla Carta costituzionale:

favorisce la corretta attuazione dell’insegnamento trasversale dell’educazione civica e la conseguente revisione dei curricoli di istituto per l’adeguamento alla nuova disposizione normativa;

valorizza l’educazione alla convivenza civile e al rispetto degli esseri viventi, senza distinzioni di specie, quale componente fondamentale del processo educativo dei giovani”.

Francesco Baccolini analizza, in modo compiutamente esaustivo, l’innovazione apportata al codice penale dal Ministro Nordio attraverso l’abolizione del reato di abuso d’ufficio e la contemporanea introduzione dell’art. 314 bis c.p.. La riflessione sulla riforma è tutt’ora in atto, anche a seguito, in particolare, dell’ordinanza del Tribunale di Firenze, depositata in data 24 settembre 2024, che ha rimesso alla Corte Costituzionale la questione di legittimità dell’art. 1, primo comma, lett. b) della legge 114/2024, in riferimento, da un lato, all’art. 97 Cost. e dall’altro, agli articoli 11 e 117, primo comma, della Costituzione, rispetto agli artt. 7, comma 4, 19 e 65, comma 1 della Convenzione di Merida, adottata dall’Assemblea Generale dell’Onu il 31 ottobre 2003, ratificata dall’ordinamento italiano il 9 dicembre 2003 e resa esecutiva con l. 116/2009.

L’articolo di Vanna Monducci esplora le caratteristiche peculiari della formazione VET, acronimo di Vocation Education and Training, un tipo di istruzione e formazione professionale che si concentra sull’apprendimento pratico e sullo sviluppo delle competenze specifiche richieste dal mondo del lavoro. La Commissione Europea promuove in maniera attiva e continuativa l’istruzione e la formazione mettendo a disposizione un fondo di 700 miliardi di Euro per gli anni dal 2021 al 2027 per lo sviluppo del settore, con una forte attenzione a garantire sostenibilità e inclusione. La VET è fortemente promossa in tutta Europa attraverso iniziative come il programma Erasmus+, che sostiene la mobilità per studenti e insegnanti. L’impegno della Commissione Europea si esplica inoltre attraverso il sostegno ai centri di eccellenza professionale (CoVE), veri e propri “ecosistemi di competenze” che rendono l’istruzione e la formazione professionale “fattori abilitanti per la ripresa e giuste transizioni verso le economie digitali e verdi”. In Italia, il sistema VET comprende sia Istituti tecnici e professionali sia percorsi di alta formazione tecnica come gli ITS. Il Ministero dell’Istruzione e del merito ha promosso interventi significativi in questo senso mediante la riforma dell’istruzione tecnico-professionale con il modello della filiera del 4+2, un percorso di quattro anni di scuola superiore e due negli ITS Academy, integrati con esperienze a contatto con le aziende. L’articolo si conclude illustrando un esempio eccellente di progetto CoVE, che ha come capofila l’Italia; il progetto GIVE (Governance for Inclusive Vocational Excellence), un progetto di respiro europeo, volto a sviluppare un modello di formazione professionale eccellente ed inclusiva

Federica Marotta nell’articolo previsto per questo trimestre ha voluto, mediante l’analisi della sentenza n.748/2023 emessa dal T.A.R. Reggio Calabria, approfondire la tematica del progetto individuale, nomenclatura con cui si vuole fare riferimento ad uno strumento attraverso il quale la persona con disabilità, riconosciuta ai sensi dell’art. 3 della L. 104/1992 (o chi la rappresenta) può richiedere una presa in carico globale, che tenga conto dei suoi reali bisogni, desideri e aspettative nei diversi contesti di vita (sanitario, sociale, scolastico, familiare, lavorativo, etc.). Anche perché la normativa in materia si interseca indissolubilmente con il Dlgs 66/17 (attuativo della L.10/2015) rubricato “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”, nel quale si regolano i rapporti tra il Progetto Individuale e l’inclusione scolastica per i destinatari che frequentano la scuola.

Giancarlo Sacchi fa una disamina critica della formazione iniziale dei docenti, inquadrando la tematica anche alla luce de PNRR. L’analisi è approfondita e analiticamente riportata nei diversi ambiti della formazione del docente. Vengono considerati i ruoli dei diversi soggetti istituzionali preposti all’attività formativa, le logiche accademiche e le nuove figure professionali nella scuola. Un universo complesso e scoordinato che continua a marginalizzare, come risultato, il ruolo e la funzione del docente.

Giuliana Costantini recensisce tre libri che presentano, ognuno a suo modo, profili di interesse per coloro che si occupano di educazione ed istruzione. Il primo libro, di Pierpaolo Perretti, Lo studio. Senso, sconcerto e bellezza, descrive lo sforzo, l’interesse e la volontà di studiare. L’autore, profondo conoscitore del tema, trasmette il suo entusiasmo per la cultura quale necessità di vita, ricordandoci e ricordando di ricordare ai nostri giovani che la conoscenza è soprattutto libertà. Il secondo libro, di Enrico Macioci, L’estate breve, è una storia di adolescenza vissuta in periferia, carica di nostalgia quando, a distanza di anni, il protagonista torna nei luoghi del passato inevitabilmente cambiati. Il terzo libro, di Paolo Rumiz, La rotta per Lepanto, ripercorre la storia offrendo una serie di particolari che riguardano i protagonisti ma anche i simboli.

Vincenzo Palermo propone un primo film della regista Patricia Font “Il maestro che promise il mare”. Il film racconta la biografia di Antonio Benaiges, un maestro elementare catalano, che nel 1935 viene assegnato ad una scuola di un piccolo paesino nella provincia di Burgos. Il giovane insegnante rivoluziona i canoni scolastici dell’epoca implementando un metodo educativo moderno e attento ai bisogni dei bambini, fin quando non viene assassinato dai falangisti durante la guerra civile spagnola, poiché ateo, “rosso” e fuori dai criteri socialmente accettati dal regime. Il secondo film, del regista Amarsaikhan Baljinnyam, racconta la storia di Tulgaa che fa ritorno dopo anni al suo villaggio natale nelle steppe della Mongolia per assistere l’anziano padre malato. Dopo la sua morte, sceglie di restare nella gher paterna fino «al calare dell’ultima luna piena di settembre», per mantenere una promessa fatta al padre. Nel corso della sua permanenza conosce il piccolo Tuntuulei, che vive coi suoi nonni, al quale si affezionerà come a un figlio, interpretando per il bambino la parte del genitore amorevole che a lui è mancato. Ma la data prefissata si avvicina, e Tulgaa si rende conto che gli sono rimasti pochi giorni da passare insieme a Tuntuulei prima del suo ritorno in città. Il terzo film, del regista Guillaume Nicloux, narra di una maternità surrogata. L’ultrasessantenne Joseph, vedovo restauratore di mobili antichi di Bordeaux, riceve la notizia della morte del figlio Emmanuel, rimasto ucciso in un incidente aereo con il compagno Joaquim. Da quel momento la sua missione sarà quella di rintracciare la ragazza - mamma surrogata.

Buon lavoro. X

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