Ultime notizie

“Guida operativa per docenti e commissioni: sintesi delle fasi, scadenze e criteri valutativi per gli Esami di Stato del secondo ciclo – OM 67/2025

Gianluca Dradi, Dirigente scolastico

Per facilitare i lavori delle commissioni degli esami di Stato nel secondo ciclo si è predisposto uno schema riassuntivo delle attività necessarie per lo svolgimento dell’esame.

Si forniscono inoltre alcuni esempi di possibili criteri per l’attribuzione del punteggio integrativo e della lode.

Argomenti

Che bisogno c’è di una scuola che guardi al passato?
Diceva il poeta Robert Frost: “Non cercare mai di abbattere uno steccato fino a quando non conosci la ragione per cui è stato costruito”.
Diciamocelo chiaramente: è sufficiente dare un’occhiata di sfuggita alla scuola per decidere di volerla cambiare e di darle un nuovo indirizzo ponendolo sullo sfondo di una ideologia dai risvolti nostalgici, priva di un impianto unitario e senza una visione chiara delle potenzialità legate al complesso quadro evolutivo degli alunni e degli studenti?
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

Il nuovo sistema di valutazione dei dirigenti scolastici
Criticità e limiti del modello valutativo dei dirigenti scolastici alla luce della Direttiva 28/2025: tra centralismo, burocratizzazione e scarsa attenzione al contesto.
Mario Maviglia

Il ritorno del voto di condotta nella secondaria di I grado
Il ritorno del voto di condotta: tra simbolismo punitivo e complessità educativa, un’analisi critica delle nuove norme introdotte dalla Legge 150/2024.
Filippo Cancellieri

Argomenti

Una spinta (gentile) al cambiamento
Il "nudge" è l’esito di un’azione finalizzata ad ottenere uno specifico comportamento da una o più persone, senza ricorrere all’uso della costrizione e, neanche facendo leva sul potere dettato dalle norme.
Michela Lella

Le riforme via social
I dirigenti scolastici devono prendere atto che c’è una nuova modalità di intervenire nel sistema d’istruzione italiano, che forse anticipa un futuro a cui ci si dovrà adeguare.
Stefano Stefanel

Ferie, festività e  recupero prefestivi
La gestione delle ferie in prossimità delle vacanze estive.
Carmelo Febbe - Angelo Orsingher

La verifica del Programma Annuale al 30 giugno
Attività ed adempimenti per l’assestamento del Programma Annuale al 30 giugno.
Rosanna Baldassa

Il Ministero ha pubblicato la griglia di valutazione della prova orale del concorso a DSGA.

Alla prova scritta hanno partecipato 7.983 candidati, ripartiti presso le sedi individuate dagli Uffici Scolastici Regionali responsabili della procedura.

Possono accedere alla prova orale i candidati che abbiano conseguito un punteggio di almeno 42/60. La prova è stata superata da 2.162 aspiranti secondo il seguente riparto regionale:

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, con una circolare firmata dal Ministro Giuseppe Valditara, ha rivolto un invito ai dirigenti scolastici e ai docenti delle scuole statali e paritarie affinché programmino con maggiore attenzione le verifiche in classe e l’assegnazione dei compiti a casa.

L’obiettivo è evitare sovraccarichi di lavoro per gli studenti, favorendo una distribuzione più equilibrata delle attività durante la settimana. Si raccomanda, inoltre, di non assegnare i compiti tramite registro elettronico la sera per il giorno successivo, e di promuovere una migliore coordinazione tra insegnanti.

Particolare attenzione viene posta anche sull’uso del diario personale da parte degli alunni, soprattutto nel primo ciclo, per favorire l’autonomia nella gestione degli impegni scolastici.

La circolare richiama il ruolo della scuola come ambiente educativo capace di garantire serenità e fiducia, in un’ottica di collaborazione continua con le famiglie.

SPECIALE ESAMI DI STATO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO a cura di Antonio Di Lello

1. Premessa

2. Modalità

3. Le prove d’esame

4. Le prove scritte

5. Le prove orali (Il Colloquio) Art. 10, D.M. n. 741/2017

6. La valutazione delle prove d’esame

SPECIALE ESAMI DI STATO NEL SECONDO CICLO A.S. 2024/2025 a cura di Antonio Di Lello

1. I candidati

1.1. Generalità

1.2. I Candidati interni

1.2.1. L’ammissione

1.2.2. PCTO (Alternanza Scuola-Lavoro) e Invalsi nell’Esame di Stato

1.2.3. La validità dell’anno scolastico

1.2.4. Le Sedi di esame

La valutazione finale degli alunni della scuola primaria per l’anno scolastico 2024/2025 - O.M. 3 del 9 gennaio 2025

1. Generalità

2. Le modalità di valutazione

3. L’Educazione civica

4. Il Consiglio di classe in sede valutativa (Valido anche per la Secondaria di Primo grado e di Secondo grado)

5. In particolare per i Docenti (Valido anche per la Secondaria di Primo grado e di Secondo grado)

A) I Docenti di sostegno

B) I Docenti tecnico-pratici

Struttura del corso

  • Corso intensivo di 12 Webinar specifici finalizzati alla preparazione della prova orale
  • Il corso avrà inizio il 23 aprile 2025, alle ore 17. A coloro che effettueranno l'iscrizione sarà inviato il link di collegamento
  • Tutto il corso sarà fruibile anche in differita per tutto il tempo che si vuole
  • Nel corso delle lezioni saranno affrontati e discussi solo casi di scuola inerenti le funzioni del Direttore sga.
  • In dotazione verrà anche fornita una guida pratica su come affrontare i casi della prova orale
  • In dotazione verrà anche fornita una guida pratica sulle possibili domande di informatica
  • Il corso costa solamente  € 100,00, per venire incontro ai numerosi candidati ammessi alla prova orale che hanno già seguito con noi il percorso di preparazione alla provo scritta.
  • Per acquistarlo e avere maggiori info clicca qui!

Tornano i Mercoledì della salute sessuale: 16 APRILE  2025 Ore 20.30 - 22.00

in Via Osasco 62 TORINO presso Casa Editrice EUROEDIZIONI

LA PARTECIPAZIONE E’ GRATUITA ED APERTA A TUTTI CON ISCRIZIONE OBBLIGATORIA

 ENTRO  IL 15 aprile 2025

Per informazioni ed iscrizioni: asst.torino@yahoo.com

“Al sicuro nelle mie relazioni: un approccio somatico nell’educazione sessuale per prevenire la violenza relazionale “

A cura di : Dott.ssa Eva Verderone Antropologa,

Esperta in Educazione sessuale, SEP - Somatic Experiencing Pratictioner

Coordinamento scientifico e organizzativo: Dott.ssa Silvia Aloi segretario ASST,

Dott.ssa Anna Gualerzi Presidente ASS

 

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Ordinanza Ministeriale n. 67 del 31 marzo 2025 - Esami di Stato

Prorogati i termini del conto consuntivo 2024

Assegni familiari e quote di maggiorazione di pensione per il 2025

Selezione pubblica per la creazione di due graduatorie di esperti/autori per la realizzazione di percorsi di formazione per personale ATA

Congedo parentale, chiarimenti sui codici da utilizzare ai fini della registrazione dei periodi di congedo

Conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell'ambito dell'Educazione Civica

Legge di bilancio 2025: disposizioni in materia pensionistica

A decorrere dal mese di aprile i titoli di Stato sono esclusi dal calcolo ISEE

 

PRESENTAZIONE

Perché andare OLTRE il PNRR? Perché la transizione digitale è un processo irreversibile e obbliga tutti gli operatori della scuola ad accogliere in modo risolutivo e vincente la sfida che la società digitale impone. 

È un testo che offre innanzitutto spunti di riflessione sulle tematiche e sui problemi che emergono quotidianamente nella scuola, oltre che  input didattici  e strumenti progettuali  per ripensare all’ambiente di apprendimento in modo più funzionale e innovativo. 

Nella convinzione che docenti e dirigenti siano il valore aggiunto dei processi di apprendimento e insegnamento, il libro rappresenta l’occasione per costruire la scuola inclusiva, accogliente e motivante che gli allievi auspicano di vivere; la scuola capace di formare emotivamente e cognitivamente gli studenti in un ambiente ecosistemico sempre orientato al benessere e alla crescita consapevole.

Le nuove Indicazioni Nazionali. Perché?

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Per entrare nel merito di questo periodo e delle novità che si stanno riversando sul sistema scolastico, sarei tentato di cavarmela affermando: “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, prendendo in prestito il titolo del bellissimo romanzo di Erich Maria Remarque, nel quale si narra la storia del giovane Paul Baumer, che, per potersi arruolare con i suoi amici, mente riguardo la sua età, e dovrà fare subito i conti con la tragica realtà della guerra.

Niente di nuovo? Da troppo tempo, ormai, viviamo con la guerra, che si è scatenata su più fronti, a poche migliaia di chilometri di distanza verso Est e verso Sudest, con focolai belligeranti qua e là, e quindi, sì, di novità ce ne sono, sconvolgenti e tragiche: la guerra impera e si stanno consumando veri e propri genocidi, massacrando bambini, donne, anziani, cancellando intere generazioni, per strappare pezzi di “terre rare” o per l’impossibilità di vivere in pace per atavica inimicizia

In effetti, sì, di novità ce ne sono, ma c’è una così malevole, sfacciata prepotenza e puerile cocciutaggine nel condurre i conflitti a suon di bombe, missili, mitraglie, droni e carri armati, che c’è da rimanere irrimediabilmente scioccati, sconcertati e basiti per quanto sta succedendo, per la carognaggine che si è scatenata e che rischia di suscitare un tifo da stadio, tanta e tale è l’incongruenza e l’inconsistenza delle nazioni - UE in testa -, in gara tra loro a chi foraggia questo o quello con prestiti di centinaia di miliardi per l’acquisto di armi per la difesa o per l’attacco. Lecito pensare che, se questi soldi fossero stati destinati ad aiutare le popolazioni più povere del pianeta, quelle in difficoltà, che cercano di sopravvivere nella miseria più disperante, senza risorse alimentari e con scarsa o nulla assistenza sanitaria, avremmo già risolto tutti i problemi più significativi di questa martoriata Terra e acceso la speranza di un futuro migliore. Niente di nuovo, perciò, perché le guerre continuano ad inquinare il pianeta e i potenti continuano a giocare sulla pelle degli altri. 

Argomenti

Le nuove Indicazioni Nazionali. Perchè?
Per entrare nel merito di questo periodo e delle novità che si stanno riversando sul sistema scolastico, sarei tentato di cavarmela affermando: “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, prendendo in prestito il titolo del bellissimo romanzo di Erich Maria Remarque, nel quale si narra la storia del giovane Paul Baumer, che, per potersi arruolare con i suoi amici, mente riguardo la sua età, e dovrà fare subito i conti con la tragica realtà della guerra. Niente di nuovo?...
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

La valutazione dei dirigenti scolastici
Un nuovo paradigma per la valutazione dei dirigenti scolastici:evoluzione normativa e prospettive future.
Mario Maviglia

Giudizi sintetici nella primaria: le nuove regole per la valutazione sommativa degli apprendimenti
Valutazione scolastica in trasformazione: dall’introduzione dei giudizi sintetici all’impatto sulla didattica e sugli studenti.
Filippo Cancellieri

L’educazione è un dovere sociale?
L’educazione come fondamento della coesione sociale: dal pensiero di Durkheim alle sfide della modernità.
Michela Lella

Argomenti

La qualificazione delle stazioni appaltanti per l’affidamento e l’esecuzione dei contratti di concessione 
La qualificazione delle stazioni appaltanti con specifico riferimento all’affidamento e all’esecuzione dei contratti di concessione per bar interno e distributori automatici.
Maria Rosaria Tosiani

Modello 730/2025 cosa cambia e quali sono le novità
Le principali novità riguardo la dichiarazione dei redditi percepiti nel 2024.
Carmelo Febbe - Angelo Orsingher

Il riallineamento della carriera con il sidi
Per impedire la prescrizione è necessario emettere i decreti di riallineamento in tempi brevi.
Luciana Petrucci Ciaschini

Indicazioni in materia di riduzione dei tempi di pagamento e gestione Piattaforma Crediti Commerciali
La corretta indicazione dei tempi di pagamento delle transazioni commerciali.
Rosanna Baldassa

Il danno all’immagine della pubblica amministrazione in ambito scolastico

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Esonero contributivo 2025 per le lavoratrici madri - Le istruzioni dell'INPS

Assegno unico e universale per i figli a carico: presentazione delle domande per il 2025

Assegnazione di assistenti di lingua straniera alle istituzioni scolastiche italiane. Anno scolastico 2025/2026

Carta Cultura e Carta Del Merito: 1.000 euro per studente

Criteri e parametri per assegnazione dei contributi alle scuole paritarie di ogni ordine e grado per anno scolastico 2024/2025

Nuovi codici IBAN che le scuole devono utilizzare per la restituzione delle somme al  bilancio dello Stato

Pronuncia della Suprema Corte Costituzionale sulla NASPI restituzione integrale della prestazione

La scuola nel confuso presente

Editoriale di Ivana Summa

Apriamo questo nostro editoriale prendendo a prestito il titolo di un recentissimo saggio di Corrado Augias, Breviario per un confuso presente, in questo numero magistralmente recensito da Flavia Marostica. Il testo riporta in apertura una citazione tratta da Francesco Petrarca: Simul ante retroque prospiciens (guardando contemporaneamente il passato e il futuro). Ed è questo l’approccio del nostro giornalista e scrittore che, con maestria e sapienza, si rivolge a personaggi ed eventi del passato dai quali si possa ricavare un significato ancora utilizzabile ai nostri giorni”, quindi volgendo “uno sguardo nello stesso tempo al passato e al futuro” per constatare “il tramonto di consolidati punti di riferimento” e “una rivoluzione senza precedenti nella storia umana” che può “migliorare la qualità della vita… o distruggerla”. Infatti, oggi sono tramontati “consolidati punti di riferimento” e siamo nel vortice di “una rivoluzione senza precedenti nella storia umana” che può “migliorare la qualità della vita… o distruggerla”. Che dire se non che è difficile per tutti noi orientarsi e, purtroppo, lo è anche per tutte le istituzioni. Così, tra gli uni e tra gli altri emergono comportamenti contraddittori poiché alcuni pensano di poter inoltrarsi nel futuro riesumando i valori del passato, mentre altri si sforzano di interpretare i segni del presente per individuarne i trend, ovvero gli sviluppi di lungo periodo. In entrambi i casi, si cerca di dare un senso all’inquietante presente e tracciare una direzione per incanalare la speranza che rimane, in ogni caso, accesa. Augias ci fornisce  formidabili stimoli in trenta pillole di  riflessione, attraverso le quali  si comprende chiaramente  come la speranza resta accesa soltanto  se si mette in campo  un grande impegno intellettuale.

EDITORIALE Ivana Summa

La scuola nel confuso presente
Apriamo questo nostro editoriale prendendo a prestito il titolo di un recentissimo saggio di Corrado Augias, Breviario per un confuso presente, in questo numero magistralmente recensito da Flavia Marostica.

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità

Rivedere le indicazioni nazionali sul curricolo per il primo ciclo Gian Carlo Sacchi

Edutainment, Gamification e Game-Based Learning: Un Viaggio Attraverso l’Innovazione Educativa Bruno Lorenzo Castrovinci
La formazione del docente nella società della conoscenza per essere testimone del desiderio di sapere Eva Raffaella Maria Nicolò

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: riflessioni

Verso un profilo professionale del pedagogista scolastico Andrea Porcarelli

Argomenti

Ricostruzione della carriera: le modalità per inserire i servizi al SIDI
Seconda parte - La prima parte è stata pubblicata sul n.2 di Amministrare la Scuola di Febbraio 2025.
Luciana Petrucci Ciaschini

Conto Consuntivo 2024
Come effettuare il controllo incrociato per far quadrare i dati del conto consuntivo. L'adempimento è previsto per il 15 marzo 2025.
Raffaella Scibinico

Perchè è importante verificare la consistenza dei residui prima di redigere il Conto Consuntivo 2024
Marta Brentan

Rinnovo delle RSU nelle istituzioni scolastiche
Disciplina, funzioni e compiti delle RSU.
Angelo Muratore

Dalla società che cambia ci giunge la richiesta di un “insegnante counselor”

Giacomo Mondelli, Anna Maria Mossa

Il “cambiamento” che, senza soluzione di continuità, si propaga nella società contemporanea, di volta in volta definita complessa[1],  globale, multiculturale, tecnologica e dell’informazione[2], ecc., sta   modificando sotto i nostri occhi, se non proprio rivoluzionando, i modi di vivere, di relazionarsi, di lavorare, di apprendere e studiare della generalità degli individui ed in particolare dei soggetti più giovani e in formazione.                                                                           

La società del e nel cambiamento

Il “cambiamento” che, senza soluzione di continuità, si propaga nella società contemporanea, di volta in volta definita complessa[1],  globale, multiculturale, tecnologica e dell’informazione[2], ecc., sta   modificando sotto i nostri occhi, se non proprio rivoluzionando, i modi di vivere, di relazionarsi, di lavorare, di apprendere e studiare della generalità degli individui ed in particolare dei soggetti più giovani e in formazione[3].

Il processo generalizzato di cambiamento non poteva, perciò, non interessare la famiglia, la scuola, la cultura, i mezzi di comunicazione e di formazione e, più in generale, la gran parte dei contesti di vita, di esperienza e di conoscenza delle donne e degli uomini. Però, occorre -a nostro avviso- sottolineare che il cambiamento e la stessa attuale configurazione della società globalizzata non possono essere considerati percorsi e processi di tipo unidirezionale ovvero generati esclusivamente dalla cosiddetta “società globalizzata” e imposti a contesti di vita, di relazione e di lavoro, oltre che agli individui tutti. Non è andata e non sta andando così. 

Preparazione alla prova orale

11 Webinar specifici finalizzati alla preparazione della prova orale

Costo del corso 150,00

La Casa Editrice EUROEDIZIONI TORINO  organizza  un corso di preparazione  al  concorso per Dirigenti Scolastici finalizzato al superamento della prova orale.

Per apprezzare pienamente il programma dei webinar, è necessario tenere presente  quanto previsto dall'art. 8 del Bando di concorso, il quale  tra l'altro, prevede:

  • la trattazione di un quesito  sulle materie oggetto della prova scritta volto a verificare la preparazione professionale;
  • la soluzione di un caso, che ha lo scopo di verificare la capacità di esercitare la funzione del dirigente scolastico.

Come si può notare,  il quesito punta sulle conoscenze, mentre il caso  è orientato a far emergere la capacità (e le connesse competenze) di assumere la funzione dirigenziale.

Questa parte della prova orale è particolarmente  complessa e diventa decisiva per  il punteggio di valutazione.

In vista del prossimo incontro del nostro ciclo di serate ASST, I mercoledì della salute sessuale, programmato per il 26 febbraio, trovate in allegato a questo articolo:

- la locandina generale delle serate

- la locandina dell'incontro del 26 febbraio

- la scheda di iscrizione per parteciparvi

 

Le iscrizioni gratuite andranno effettuate entro il 25 febbraio mediante la compilazione della scheda di iscrizione da inviare a asst.torino@yahoo.com

COME FARE I PROVVEDIMENTI DI RICOSTRUZIONE DELLA CARRIERA  DEL PERSONALE DOCENTE, DOCENTI DI RELIGIONE  E DEL PERSONALE ATA

Il corso sul riconoscimento dei servizi ai fini della ricostruzione della carriera che vi proponiamo è aggiornato con le ultime  novità che sono state  introdotte con il decreto legge  n.69/2023, convertito in legge n. 103 del 10 agosto 2023

Vengono offerti 6 webinar per complessive n.12 ore di formazione per mettervi in condizione di fare i provvedimenti sulla ricostruzione della carriera

Il corso ha il taglio pratico operativo per mettervi in condizione di predisporre attraverso il sistema informatico del SIDI i decreti di ricostruzione della carriera del personale docente, docenti di religione personale amministrativo.

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Campus didattici istituti tecnici e professionali e filiera tecnologico-professionale

Determinazione saggio interessi legali per il 2025

Filiera tecnologico-professionale: attivazione di nuovi percorsi quadriennali sperimentali

Iscrizioni alunni per l'a.s. 2025/2026 prorogate al 10 febbraio

Nuove regole per l’esecuzione dei giro fondi disposti mediante OIL

Comunicazione delle mail istituzionali dei dipendenti alle organizzazioni sindacali

Concorso ordinario funzionari E.Q. (DSGA): apertura termini presentazione candidature a componente di commissione

Contributi obbligatori PA: prescrizione sospesa fino al 31 dicembre

L'INFORMAZIONE IN BREVE

Circolare sulle modalità di presentazione delle domande di partecipazione all’esame di Stato - Maturità 2025

Proroga per il collaudo nell'ambito del Piano Scuola 4.0

Precisazioni del Garante Privacy - No a foto di minori di 14 anni sui social senza il consenso di entrambi i genitori

Gestione Separata: il nuovo codice attività UNIEMENS

Suggerimenti ai genitori per limitare la diffusione online di contenuti che riguardano i propri figli

Attività di avviamento alla pratica sportiva e Competizioni sportive scolastiche

Anagrafe Nazionale dell’Istruzione. I cittadini potranno scaricare in autonomia titoli di studio ottenuti e certificati di frequenza scolastica

Assegno unico e universale: il nuovo servizio predisposto dall'INPS per la presentazione della domanda

La nostra “irrequieta” scuola

Editoriale a cura di Vittorio Venuti

Ad ogni cambio della guardia, in quel di Viale Trastevere 76/A in Roma, accade che tutto il prima di una nuova legislatura venga rimesso in discussione, seppure senza controparte che non sia della stessa parte. Senz’altro ci sono ragioni a sostegno, però conveniamo sul fatto che bisognerebbe chiederlo … all’interessata, a chi nella scuola vive. Ogni nuova idea che si riversi sulla scuola determina uno “sbancamento”, quando poi le idee figliano altre idee, beh! Allora si rischia lo sbandamento e una correzione di rotta verso una nuova destinazione, che si coglie “tra le righe” ma che resta un po’ avvolta nella nebbia, perché si sa già che quel che si sta delineando rischia fortemente di saltare col prossimo cambio di guardia (sarà il complesso di Penelope?).

Altra cosa sarebbe se, anziché limitarsi a estemporaneità, per quanto prodotte da autorevoli personaggi, si mettesse mano a rivedere i nodi strutturali del sistema scuola per darle più respiro e fondare una nuova consapevolezza di sé e del ruolo che è chiamata a svolgere, una scuola che riesca a seguire e valorizzare gli alunni in tutti gli steps che compongono l’intero loro percorso scolastico.

Un po’ alla volta il ministro sta presentando la riforma che ha in mente, frutto evidente di una riflessione critica su una idea di scuola che viene reputata come deviata su un binario morto per contrapporre una scuola che è “ritorno al futuro”.  Comunque, al momento siamo davanti a proposte, ma buonsenso vuole che si aspetti che vengano definite, cucite insieme e poi ancora ridefinite.

Non ho apprezzato l’intensa, scomposta e irriverente critica che ha accolto la proposta di ulteriori “Indicazioni Nazionali” solo sulla base di qualche intervista del Ministro. Sono state presentate delle punte di argomenti, ma non sono gli argomenti. Quindi, personalmente mi astengo dal commentare e attendo. Certo, però, che chiamare in ballo Antonio Gramsci per la proposta del ritorno del latino, mi sembra azzardata, forse anche un po’ fuori luogo.

In questo numero:

Argomenti

La nostra “irrequieta” scuola
Ad ogni cambio della guardia, in quel di Viale Trastevere 76/A in Roma, accade che tutto il prima di una nuova legislatura venga rimesso in discussione, seppure senza controparte che non sia della stessa parte. Senz’altro ci sono ragioni a sostegno, però conveniamo sul fatto che bisognerebbe chiederlo … all’interessata, a chi nella scuola vive. Ogni nuova idea che si riversi sulla scuola determina uno “sbancamento”, quando poi le idee figliano altre idee, beh!
Editoriale a cura di... Vittorio Venuti

La regolamentazione dell’utilizzo del cellulare in classe e le problematiche ad essa connesse
Sulla delicata questione a margine uno schema di regolamento che le scuole possono adattare  e uno schema di fattispecie sanzionabili.
Pietro Netti

La gestione del piano educativo individualizzato: ruoli e funzioni
Seconda parte - La prima parte di questo lavoro è stata pubblicata sul n. 1 di Dirigere La Scuola di Gennaio 2025.
Tullio Faia

Sindacabilità dei criteri fissati dal consiglio d’istituto per decidere la priorità nell’accoglimento delle domande di iscrizione degli alunni
La richiesta di accesso alla visione delle graduatorie di iscrizione e degli elenchi degli alunni non ammessi.
Stefano Callà

Argomenti

La Riforma dell’IRPEF: cambiano le aliquote e le detrazioni
Con la legge di bilancio 2025 vengono messe a regime le disposizioni relative alla riforma dell’IRPEF previste dall’art.1 del DLgs. 30.12.2023 n. 216 per il periodo d’imposta 2024.
Maria Rosaria Tosiani

Le misure contenute nella Legge di Bilancio 2025 che riguardano le famiglie
La legge di bilancio 2025 prevede alcuni bonus e altre misure a favore delle famiglie.
Raffaella Scibinico

Ricostruzione della carriera: le modalità per inserire i servizi al SIDI - Prima parte
Luciana Petrucci Ciaschini

CONGEDO PARENTALE: la Legge di Bilancio 2025 eleva a tre i mesi retribuiti all’80%
Per il personale della scuola il primo mese è già retribuito al 100% fino ai 12 anni di vita del bambino quale trattamento più favorevole previsto dal CCNL.
Rocco Callà

Educare alla vita

Editoriale di Ivana Summa

Spesso parenti ed amici chiedono ai bambini: cosa vuoi fare da grande? I bambini, ovviamente, rispondono a seconda dei modelli di riferimento familiari e ispirandosi al personale immaginario, prodotto dall’interazione tra il mondo reale, sociale e familiare e, soprattutto, mondo mediale. L'immaginario qui è inteso come una dimensione non "altra" e opposta a quella reale, ma al contrario funzionale alla ricostruzione della realtà e delle rappresentazioni sociali. Mi ha provocato questa riflessione il bel contributo di Loredana De Simone, intitolato L’orientamento comincia dalla culla, nel quale viene ricordato che “le prime forme di orientamento prendono forma sin dalla nascita quando, nella culla, ogni bambino è stimolato a interagire con i familiari e con la realtà circostante. È in questo modo che si avviano le prime forme di apprendimento non formale che guidano il bambino alla scoperta e alla conoscenza di se stesso, della propria identità fisica, psichica e sociale. È sin dalla nascita che, attraverso stimolazioni adeguate, il bambino viene gradualmente orientato ad esprimere le proprie potenzialità e a dirigersi verso uno sviluppo armonico e integrale...” La scuola ha consapevolezza che l’orientamento è un processo complesso da sempre affidato, anche se esplicitamente soltanto da qualche decennio (L. De Simone è riuscita ad individuare il filo della storia pedagogica dell’orientamento), alla scuola in quanto luogo di formazione personale e sociale, chiamando in causa il diritto di tutti e di tutte alla costruzione, e a volte ricostruzione, di un progetto di vita significativo. Ma la complessità è inscritta nelle molteplici variabili che entrano in gioco durante il lungo processo dell’orientamento che, come abbiamo visto, comincia dai primi anni di vita e, nella sua lunga processualità, ha risvolti imprevedibili. E l’imprevedibilità dipende non solo dalla fenomenologia dell’accadere che, di fatti, caratterizza la vita umana, ma anche dalla formidabile ed accelerata fase di transizione che la società, a tutti i livelli, sta attraversando.

EDITORIALE Ivana Summa
Educare alla vita
Spesso parenti ed amici chiedono ai bambini: cosa vuoi fare da grande? I bambini, ovviamente, rispondono a seconda dei modelli di riferimento familiari e ispirandosi al personale immaginario, prodotto dall’interazione tra il mondo reale, sociale e familiare e, soprattutto, mondo mediale.

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità

Ragioni istituzionali per la definizione della figura di un pedagogista scolastico - Andrea Porcarelli
Tempo di scelte, tempo di futuro: il ruolo strategico dell'orientamento scolastico - Bruno Lorenzo Castrovinci
Ri-orientare al tempo dell’intelligenza artificiale - Eva Raffaella Maria Nicolò
Ri-Educare ai sentimenti già si può - Maria Rosaria Mazzella

TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: riflessioni

Prospettive per l’organizzazione del Consiglio di Classe - Renato Candia
Malattie sessualmente trasmesse - Pirchia Schildkraut

Il curricolo per competenze nella scuola dell’infanzia e del 1° ciclo

Trent’anni dopo il Testo unico sull’istruzione

Editoriale di Anna Armone

Direttore Responsabile

Quarant’anni fa entrava in vigore il Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti relative alle scuole di ogni ordine e grado. È stata la legge delega n. 421/1991 a dare il via alla costruzione, da parte del Governo, della raccolta normativa tutt’oggi vigente.

L’intento di fondo è stato, allora, coordinare disposizioni talora contrastanti o di ambigua interpretazione, anche se il Testo unico non riusciva già allora e non riesce ad esaurire la disciplina in materia di istruzione. Infatti, per avere un quadro completo dal punto di vista normativo, è fondamentale considerare le seguenti altre fonti:

le disposizioni relative alla contrattazione nazionale;

la disciplina del pubblico impiego che trova applicazione anche per il personale della scuola;

tutte le norme di fonte secondaria escluse dal Testo Unico;

gli interventi legislativi intervenuti successivamente a regolare la materia scolastica.

Intanto si apriva lo scenario europeo e, con il trattato di Maastricht si fissavano gli obiettivi comuni, tra cui istruzione e formazione. Nell’incontro di Lisbona del 2000, il Consiglio europeo ha riconosciuto che l’Unione si trovava dinanzi a una svolta epocale a causa dalla globalizzazione e dall’economia fondata sulla conoscenza. Partendo da queste premesse, la Commissione Europea ha elaborato un progetto sui traguardi comuni per i diversi sistemi U.E. di istruzione e formazione.

Intanto, in questi trenta anni, nel nostro Paese, è rimasta intatta la struttura portante del sistema. In particolare, il concetto di partecipazione introdotto nel 1974 che ha anticipato uno degli obiettivi attuali della policy complessa della cittadinanza attiva. La partecipazione è stata declinata nella presenza dei genitori nel consiglio di istituto, ma anche nella forma decisionale dei collegi che avrebbe dovuto portare ad un sistema responsabilizzante. Il riconoscimento dell’autonomia decisionale del collegio dei docenti, in particolare, avrebbe dovuto stimolare la professionalità verso una sua declinazione concreta, finalizzata ad una rendicontabililtà seppure interna al gruppo sociale. In questo assetto era prevista la figura dirigenziale di vero primus inter pares, espressione del naturale sviluppo professionale del docente. Il profilo del capo d’istituto emergente dall’art. 396 declina, ancora oggi, l’esercizio equilibrato di poteri di indirizzo e coordinamento, nel rispetto della libertà professionale del docente, singolarmente o nella dimensione collegiale.

Fino al 2000 le cose della scuola sono rimaste ancorate al disegno originario pur con interventi isolati e molecolari. Il Ministro Berlinguer, alla guida dell’Istruzione dal 1996 al 2000, tenta di marcare una discontinuità con la politica degli interventi spezzettati e parziali dei governi precedenti. Pertanto, progetta una riforma dell’intero sistema di istruzione, attuata attraverso la “strategia del mosaico” composta da un insieme organico di interventi normativi capaci di delineare un nuovo percorso di studi che vada dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado alla formazione post-diploma, all’educazione degli adulti, all’università. Da quel momento si entrerà nel vortice delle riforme legate al cambio di poltrona. L’attribuzione dell’autonomia alle istituzioni scolastiche e la correlata dirigenza conferita ai capi di istituto ha fatto il resto. Il disegno autonomistico, inserito nel più vasto disegno del federalismo a Costituzione invariata, ha perso per strada gli obiettivi e la scuola è rimasta sola nel deserto non solo “bassaniniano” ma anche successivamente nel deserto della post riforma costituzionale del 2003.

In questo scenario la l. 107 ha previsto la “semplificazione e la codificazione delle disposizioni legislative in materia di istruzione” e al comma 181 “la redazione di un testo unico delle disposizioni in materia di istruzione già contenute nel testo unico di cui al decreto legislativo 16 Aprile 1994, n. 297, nonché nelle altre fonti normative”. È stata insediata una commissione di lavoro, articolata in quattro sottocommissioni, a seguito della delega al Governo per la semplificazione e codificazione in materia di istruzione, università, alta formazione artistica, musicale, coreutica e di ricerca. Iniziati i lavori, insediatosi il Governo successivo, i lavori si sono arenati, nel solito deserto dei tartari.

Ma in questo deserto dei tartari la figura dirigenziale è stata caricata delle incombenze che gravano su tutti i dirigenti pubblici, ma con un aggravio davvero paradossale: la considerazione della scuola come una delle amministrazioni pubbliche destinatarie primarie di tutta la normativa generale. E questo perché l’art. 1, comma 2 del d.lgs. 165/2001 la include tra le amministrazioni pubbliche.

La situazione che si è venuta a creare nel corso di questo trentennio è la seguente: un assetto collegiale che, seppure fondato su una funzione definita “consultiva”, condiziona ancora, e tanto, la funzione dirigenziale che, a questo punto, si presenta assai diversa dagli altri dirigenti pubblici di seconda fascia. Il dirigente scolastico, a differenza, o meglio ad integrazione di quanto descritto nell’art. 396 del Testo unico, svolge la funzione datoriale con tutte le incombenze del caso, ma la mansione più importante del datore di lavoro è la gestione del rapporto di lavoro. Nel sistema scolastico, troviamo un caso, unico nella PA, in cui concorrono competenze dell’organo gestionale con quelle di un organo tecnico, il collegio. L’art. 7 del Testo unico è ancora vigente e lascia al collegio dei docenti la competenza relativa ad un atto di gestione fondamentale, il piano delle attività del personale docente. Senza fare alcuna considerazione di merito, come può funzionare un’organizzazione nella quale, successivamente a proposte del consiglio e parere del collegio, l’organo di gestione propone e l’organo tecnico delibera nella materia? Se questo è un aspetto critico emergente dallo sviluppo del sistema e dalla mancanza di una rivisitazione del Testo unico, l’aspetto ancora più critico di questa architettura è la mancanza della possibilità per il dirigente di intervenire sull’esercizio della professionalità docente. Se il disegno partecipativo e garantista del Testo unico, basato peraltro su prerogative costituzionali, è quello ritenuto più funzionale per gli obiettivi del Paese, allora bisogna avere il coraggio di chiarire in modo definitivo la relazione funzionale del dirigente con i singoli docenti. Magari cambiando modello di scuola... ... .

E veniamo al contenuto di questo numero della rivista. In continuità con l’editoriale, Francesco Nuzzaci richiama due sentenze che interpretando le norme di settore riconoscono una serie di poteri dirigenziali, in verità poco coerenti con l’attuale persistente Testo unico, fonte, peraltro, di pari grado al d.lgs. 165/2001. In ogni caso, l’autore ricostruisce uno stato delle cose che risulta coerente con una visione pienamente datoriale della funzione dirigenziale, alternativa, se con contrapposta al modello collegiale e partecipato. Sempre più urgente appare un intervento normativo che chiarisca l’intero quadro dei poteri e delle relazioni interorganiche.

Renato Loiero illustra le politiche nel settore dell’istruzione e della formazione come risposta alla “grande trasformazione” del mercato del lavoro. Richiama i risultati dello studio OCSE Educationat a Glance del 2024 che evidenziano per il nostro Paese (e negli altri Paesi occidentali) dei miglioramenti dei risultati scolastici e delle opportunità nel mercato del lavoro per i giovani adulti a rischio di esclusione. Secondo l’OCSE le ragioni di questi dati positivi sono da attribuire principalmente al miglioramento del mercato del lavoro(in Italia la disoccupazione al 30 agosto 2024 è scesa al 6,2% e il tasso di occupazione è aumentato al 62,2%) e a un maggiore investimento nella spesa pubblica sull’istruzione, compiuto in Italia a partire dalla prima infanzia. Partendo dallo scenario delineato dall’OCSE, il Governo italiano attraverso il primo Piano Strutturale di Bilancio di medio termine (PSB) ha cercato di individuare gli interventi necessari per continuare e consolidare l’andamento positivo che la scuola italiana ha intrapreso negli ultimi anni. Tuttavia, nei prossimi anni, l’Italia intende compiere ulteriori sforzi per raggiungere la media UE e colmare divari territoriali tra Nord e Sud e di genere, nonché, in una visione sistemica, assicurare che il sistema di istruzione e formazione meglio risponda alle sfide delle cosiddette “transizioni gemelle”, digitale e green. Per raggiungere questi obiettivi, il PSB intende mettere in atto diverse linee di azione che perfezionino e amplifichino quanto già avviato con le riforme e gli investimenti del PNRR.

Federico Bizzeti e Patrizia Giorgi affrontano in maniera davvero sistemica il tema dell’orientamento, ma centrando la riflessione sulla valorizzazione dell’autodeterminazione. Seguendo il cambiamento dei modelli internazionali, concludono gli autori, si dovrà assecondare il passaggio a una concezione dell’orientamento sempre più centrato “sulla progressiva responsabilizzazione e consapevolezza del soggetto nello sviluppare capacità di apprendere, orientarsi, costruire e ricostruire una propria identità personale e professionale”.

Alessia De Pasquale affronta un tema davvero contemporaneo, l’etica animale e la possibilità, se non necessità, di inserirla nei programmi di studio. Non esistono a livello europeo delle direttive o delle politiche comuni nel campo dell’educazione all’etica e ai valori, anche se le dimensioni dell’etica e dei valori nella scuola sono implicitamente presenti in numerosi documenti chiave, come componenti essenziali di una società sostenibile, inclusiva e basata sulla conoscenza. In questo contesto, ed in questo momento storico, l’introduzione dell’etica animale nelle scuole emerge come una necessità urgente e benefica. L’autrice propone alcuni approcci artistici per insegnare l’etica animale nelle scuole che possono costituire un metodo efficace e coinvolgente. Peraltro, sembra utile citare un estratto del protocollo d’intesa MIM e Lega Anti Vivisezione che ben sintetizza il pensiero dell’autrice: “Il MIM riconosce, tra i propri obiettivi, quello di avvicinare i giovani ai principi e ai valori dettati dalla Carta costituzionale:

favorisce la corretta attuazione dell’insegnamento trasversale dell’educazione civica e la conseguente revisione dei curricoli di istituto per l’adeguamento alla nuova disposizione normativa;

valorizza l’educazione alla convivenza civile e al rispetto degli esseri viventi, senza distinzioni di specie, quale componente fondamentale del processo educativo dei giovani”.

Francesco Baccolini analizza, in modo compiutamente esaustivo, l’innovazione apportata al codice penale dal Ministro Nordio attraverso l’abolizione del reato di abuso d’ufficio e la contemporanea introduzione dell’art. 314 bis c.p.. La riflessione sulla riforma è tutt’ora in atto, anche a seguito, in particolare, dell’ordinanza del Tribunale di Firenze, depositata in data 24 settembre 2024, che ha rimesso alla Corte Costituzionale la questione di legittimità dell’art. 1, primo comma, lett. b) della legge 114/2024, in riferimento, da un lato, all’art. 97 Cost. e dall’altro, agli articoli 11 e 117, primo comma, della Costituzione, rispetto agli artt. 7, comma 4, 19 e 65, comma 1 della Convenzione di Merida, adottata dall’Assemblea Generale dell’Onu il 31 ottobre 2003, ratificata dall’ordinamento italiano il 9 dicembre 2003 e resa esecutiva con l. 116/2009.

L’articolo di Vanna Monducci esplora le caratteristiche peculiari della formazione VET, acronimo di Vocation Education and Training, un tipo di istruzione e formazione professionale che si concentra sull’apprendimento pratico e sullo sviluppo delle competenze specifiche richieste dal mondo del lavoro. La Commissione Europea promuove in maniera attiva e continuativa l’istruzione e la formazione mettendo a disposizione un fondo di 700 miliardi di Euro per gli anni dal 2021 al 2027 per lo sviluppo del settore, con una forte attenzione a garantire sostenibilità e inclusione. La VET è fortemente promossa in tutta Europa attraverso iniziative come il programma Erasmus+, che sostiene la mobilità per studenti e insegnanti. L’impegno della Commissione Europea si esplica inoltre attraverso il sostegno ai centri di eccellenza professionale (CoVE), veri e propri “ecosistemi di competenze” che rendono l’istruzione e la formazione professionale “fattori abilitanti per la ripresa e giuste transizioni verso le economie digitali e verdi”. In Italia, il sistema VET comprende sia Istituti tecnici e professionali sia percorsi di alta formazione tecnica come gli ITS. Il Ministero dell’Istruzione e del merito ha promosso interventi significativi in questo senso mediante la riforma dell’istruzione tecnico-professionale con il modello della filiera del 4+2, un percorso di quattro anni di scuola superiore e due negli ITS Academy, integrati con esperienze a contatto con le aziende. L’articolo si conclude illustrando un esempio eccellente di progetto CoVE, che ha come capofila l’Italia; il progetto GIVE (Governance for Inclusive Vocational Excellence), un progetto di respiro europeo, volto a sviluppare un modello di formazione professionale eccellente ed inclusiva

Federica Marotta nell’articolo previsto per questo trimestre ha voluto, mediante l’analisi della sentenza n.748/2023 emessa dal T.A.R. Reggio Calabria, approfondire la tematica del progetto individuale, nomenclatura con cui si vuole fare riferimento ad uno strumento attraverso il quale la persona con disabilità, riconosciuta ai sensi dell’art. 3 della L. 104/1992 (o chi la rappresenta) può richiedere una presa in carico globale, che tenga conto dei suoi reali bisogni, desideri e aspettative nei diversi contesti di vita (sanitario, sociale, scolastico, familiare, lavorativo, etc.). Anche perché la normativa in materia si interseca indissolubilmente con il Dlgs 66/17 (attuativo della L.10/2015) rubricato “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”, nel quale si regolano i rapporti tra il Progetto Individuale e l’inclusione scolastica per i destinatari che frequentano la scuola.

Giancarlo Sacchi fa una disamina critica della formazione iniziale dei docenti, inquadrando la tematica anche alla luce de PNRR. L’analisi è approfondita e analiticamente riportata nei diversi ambiti della formazione del docente. Vengono considerati i ruoli dei diversi soggetti istituzionali preposti all’attività formativa, le logiche accademiche e le nuove figure professionali nella scuola. Un universo complesso e scoordinato che continua a marginalizzare, come risultato, il ruolo e la funzione del docente.

Giuliana Costantini recensisce tre libri che presentano, ognuno a suo modo, profili di interesse per coloro che si occupano di educazione ed istruzione. Il primo libro, di Pierpaolo Perretti, Lo studio. Senso, sconcerto e bellezza, descrive lo sforzo, l’interesse e la volontà di studiare. L’autore, profondo conoscitore del tema, trasmette il suo entusiasmo per la cultura quale necessità di vita, ricordandoci e ricordando di ricordare ai nostri giovani che la conoscenza è soprattutto libertà. Il secondo libro, di Enrico Macioci, L’estate breve, è una storia di adolescenza vissuta in periferia, carica di nostalgia quando, a distanza di anni, il protagonista torna nei luoghi del passato inevitabilmente cambiati. Il terzo libro, di Paolo Rumiz, La rotta per Lepanto, ripercorre la storia offrendo una serie di particolari che riguardano i protagonisti ma anche i simboli.

Vincenzo Palermo propone un primo film della regista Patricia Font “Il maestro che promise il mare”. Il film racconta la biografia di Antonio Benaiges, un maestro elementare catalano, che nel 1935 viene assegnato ad una scuola di un piccolo paesino nella provincia di Burgos. Il giovane insegnante rivoluziona i canoni scolastici dell’epoca implementando un metodo educativo moderno e attento ai bisogni dei bambini, fin quando non viene assassinato dai falangisti durante la guerra civile spagnola, poiché ateo, “rosso” e fuori dai criteri socialmente accettati dal regime. Il secondo film, del regista Amarsaikhan Baljinnyam, racconta la storia di Tulgaa che fa ritorno dopo anni al suo villaggio natale nelle steppe della Mongolia per assistere l’anziano padre malato. Dopo la sua morte, sceglie di restare nella gher paterna fino «al calare dell’ultima luna piena di settembre», per mantenere una promessa fatta al padre. Nel corso della sua permanenza conosce il piccolo Tuntuulei, che vive coi suoi nonni, al quale si affezionerà come a un figlio, interpretando per il bambino la parte del genitore amorevole che a lui è mancato. Ma la data prefissata si avvicina, e Tulgaa si rende conto che gli sono rimasti pochi giorni da passare insieme a Tuntuulei prima del suo ritorno in città. Il terzo film, del regista Guillaume Nicloux, narra di una maternità surrogata. L’ultrasessantenne Joseph, vedovo restauratore di mobili antichi di Bordeaux, riceve la notizia della morte del figlio Emmanuel, rimasto ucciso in un incidente aereo con il compagno Joaquim. Da quel momento la sua missione sarà quella di rintracciare la ragazza - mamma surrogata.

Buon lavoro. X

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